Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Diritto di critica | November 22, 2024

Scroll to top

Top

Sempre più «Piddìmenoelle»: il caso delle primarie a Milano - Diritto di critica

Sempre più «Piddìmenoelle»: il caso delle primarie a Milano

Ogni volta che Beppe Grillo definisce il Partito Democratico «Piddìmenoelle», comparandolo di fatto al Popolo delle Libertà (PdL), molti tra esponenti e iscritti si sentono offesi. Una reazione più che logica vista la presunta collocazione politica del PD agli antipodi del partito di Silvio Berlusconi.  Il problema è che molte volte si fa fatica a dimostrarlo.

L’ultimo esempio ci arriva dalle primarie di Milano. La vittoria dell’esponente di “minoranza”, Giuliano Pisapia, ha messo subito in movimento una parte del partito, tra cui la veltroniana Mariapia Garavaglia, dichiaratasi incredibilmente disponibile a sostenere un altro candidato. Si tratterebbe di Gabriele Albertini, sindaco del capoluogo lombardo per ben due mandati (nel 1994 e nel 1999) con il partito di Berlusconi e «pronto per un’eventuale chiamata di Bersani» già il giorno dopo le primarie milanesi. Un ipotetico candidato del nuovo “terzo polo” che verrebbe sostenuto da una coalizione formata dall’Api di Rutelli, dai finiani, dall’Udc e da alcuni democratici.

Pisapia ha subito dichiarato di essere «sorpreso delle dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd che invocano la discesa in campo di altre figure più qualificate per battere la Moratti. In questo modo si compie un grave atto di delegittimazione dell’esito delle primarie e si manca di rispetto alla volontà espressa da alcune decine di migliaia di elettori di centrosinistra». Dello stesso parere l’ex responsabile nazionale della segreteria PD, Filippo Penati (dimessosi all’indomani della sconfitta di Boeri, il “suo uomo” alle primarie meneghine): «ci sono troppi guastatori all’interno del Pd che dopo le primarie grondano buoni consigli e proposte di collaborazione da tutti gli artigli. Chiedere al Pd di non riconoscere l’esito delle primarie significa dare uno schiaffo ai tanti milanesi che hanno partecipato e minare l’onorabilità del Pd. A Milano si sta cercando di girare pagina e si sta costruendo l’unità del Pd per battere la Moratti». Un tentativo di ribaltone che ha dei precedenti proprio nel partito di maggioranza, Il PdL.

Alcune settimane fa, infatti, Massimo Gramellini su La Stampa aveva reso nota una nuova delibera del Popolo delle Libertà. Il documento, nei punti 1-2-3-4-5 stila le regole su come scegliere democraticamente – attraverso un voto interno – il proprio rappresentate nei congressi locali, provinciali e regionali del PDL. Ma c’è un “ma” ed è al punto 6:

«Il Presidente può a suo insindacabile giudizio, e senza l’obbligo di motivare la decisione, non dare seguito alle indicazioni delle Assemblee»

Gramellini cita ironicamente questa regola, «Abbiamo scherzato», proponendo al suo posto «il punto unico»: «decido tutto io e non rompetemi le scatole».
Un delibera che avrebbero voluto utilizzare anche  alcuni del PD  annullando il voto (e le 2 euro minime a testa) di domenica 14 novembre a Milano. Avrebbero perché in questi giorni i vertici del Partito Democratico hanno ritrattato, parlando di un totale sostegno al vincitore delle primarie anche da parte dei veltroniani.
Pace fatta? Tutto come prima? Sicuramente per quanto riguarda il versante politico ma non così, purtroppo, per quello mediatico. Il solo sapere che all’interno dei democratici c’è qualcuno che ha pensato di potersene infischiare del voto dei suoi elettori non gioverà minimamente all’immagine del partito, anzi.
Un partito di opposizione che nonostante l’attuale momento di crisi del governo non solo non guadagna voti ma incredibilmente li perde. Probabilmente è proprio la continua rincorsa a Berlusconi, uno dei più urgenti problemi della sinistra italiana. In questi anni, il Pd e tutta la sinistra hanno fatto propri modi e pensieri non propriamente consoni alla sua storia. Tutte “new entryideologiche, morali e giudiziarie inutili contro il Cavaliere e il berlusconismo perché prive del loro punto forte: Silvio Berlusconi.

Comments

  1. Virginia Invernizzi

    mi pare una cosa molto buttata lì. come se contasse di più una singola esternazione di Mariapia Garavaglia che tra l’altro è una parlamentare e non un esponente del Pd milanese di tutte le dichiarazioni di chi a partire dal segretario Bersa…ni ha dichiarato che ora bisogna senza se e senza ma sostenere Pisapia. O di chi come Penati ha lasciato il suo posto nel Pd nazionale per occuparsi personalmente del sostegno a Pisapia. Trovo ingeneroso che nessuno evidenzi che il buon Grillo i candidati lì nomina direttamente dall’alto(niente primarie per nessuno) e che Idv non ha partecipato alle primarie rilasciando dichiarazioni a campagna in corso sul fatto che non sapeva se avrebbe sostenuto Boeri ed anche a Torino non intende farle. Sel dal canto suo le primarie interne non sa neanche cosa siano e Vendola a scisso in due un partito del 4% per aver perso un congresso. Non è che si vuole scaricare la rabbia per l’attuale pantano politico sul soggetto che sta facendo di più , dal porta a porta, alle proposte di legge in parlamento sui rifiuti di Napoli, l’infanzia, gli ammortizzatori sociali, alle mozioni in Parlamento da quella a Bondi a quella contro il Governo.
    p.s io sono di Milano, non sono nè tesserata nè iscritta al Pd e non faccio partedi nessun circolo, ho sostenuto Boeri ed adesso sto facendo campagna per Pisapia. Un giorno buttata giù la tristezza e si è ripartiti e non sono la sola.

    • Ma infatti ho riportato le dichiarazioni di Penati, di Pisapia e anche del Pd che ha fatto sapere di sostenere il vincitore senza se e se ma.
      Ma non ti sorprende appunto che, dopo la vittoria delle primarie, un partito debba anche ribadire e confermare che sosterrà il candidato vincente?

      Il problema è l’immagine. La notizia è passata e il Pd ha fatto un altra brutta figura, e mi son dimentica di citare le molte volte che personalità di spicco (non deputate “nessuno”) hanno provato a eliminare le primarie per evitare risultati come a Milano.

  2. Sauro

    Bravissima, Virginia! Sei un esempio. E’ grazie a persone come te che si può e si deve continuare a sperare e ad impegnarci nella politica.

  3. Virginia Invernizzi

    ma si sa, noi non esistiamo, esiste solo Mariapia Garavaglia che conferma Beppe Grillo e Gramellini per il parallelo col Pdl. io l’ho vissuta sta campagna per le primarie a Milano, fa male vederla ridotta alle sole esternazioni della Garavaglia, come se non contasse di più Boeri che va alla festa per la vittoria di Pisapia o i due insieme il pomeriggo del voto al presidio di via imbonati per gli stranieri… ma questo del Pd non lo racconta mai nessuno…come non si racconta il pranzo in viale Padova e la tavolata con gli stranieri o Boeri a chinatown. So che è libertà di ognuno scegliere cosa scrivere e cosa raccontare però il tutto visto da fuori da’ l’idea di una sentenza già scritta su un Pd milanese tosto e giovane che ha messo su delle primarie con tre personalità, quattro con Sacerdoti, molto valide, la dove si votava il meglio in assoluto e non il meno peggio.
    Mentre scriviamo l’attuale comune di Milano sta sgomberando l’ennesimo campo rom, l’ennesimo gruppo di bambini perderà giorni di scuola preziosi, vestiti, cartelle, e io mi vergogno un po’ di essere qui a polemizzare. Ma forse l’unica via per vincere è stare uniti, anch’io sono capace di tirare sassi, non è difficile. Non è difficile passare come uragani e portare via tutto, io me lo potrei permettere cambiare tutto perchè nulla cambi ed io coi soldi di papà al caldo dietro la scrivania. Ma i bambini che sgomberano no! Dobbiamo, per loro, per i poveri criminalizzati, recuperare questa città. Per questo mi spiace sentire le primarie raccontate così, ho paura che ci farà perdere. Affossare il Pd non è una vittoria per la sinistra i passaggi fra partiti della sinistra -1 Pd +1 Sel sono a somma zero, sono gli indecisi che dobbiamo mobilitare e non lo faremo dicendo che tutti i partiti fanno schifo, aumenteremo solo gli astenuti, Chiedo scusa all’autore,la sua in fonda è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ne ho stima è persona che ha opinioni e le argomenta anche bene. Spero non prenda troppo male questo mio contributo

  4. Virginia Invernizzi

    Scusami Simone, il mio secondo messaggio l’ho scritto prima della tua replica che trovo puntuale, l’immagine che passa è quella che abbiamo fatto passare. Mi dispiace. Volevan togliere le primarie vero, ma nessuno le ha tolte. Sono lì ed ogni tanto ci pigliamo pure qualche batosta, pane quotidiano per chi voglia sostenere il csx qualunque partito in Italia. Ho avuto l’impressione forse dettata anche dal fatto che questa sia l’immagine che è passata che si sia nascosto altro però. Forse più importante, ma questo è un mio parere. mi è sembrato anche che la tua tesi di fondo fosse quella che il Pd sta inseguendo Berlusconi, non mi sembra. Ho visto programmi molto diversi da quelli di cdx a Milano.

    • Non ti scusare Virginia. Le tue parole nascono dalla tua voglia e dal tuo impegno, specialmente vissuto in prima persona. C’è ne fossero di persone con la tua passione nei posti che contano del PD. Gente come Civati..
      Hai ragione quando dici di mobilitare gli indecisi..il 20% vale come 4 Udc…allora ti chiedo..perchè i dirigenti del PD corrono dietro ad un solo UdC, quello di Casini con pui impegno di quello che usano per convincere gli indecisi ( in percentuale 4 “udc”) ? E non dirmi che non è vero? ;)
      Io ho scritto quest’articolo ben cosciente di beccarmi delle critiche..ma è normale. Un sito come il nostro che fa della critica ( c’è anche nel nome ;) ) il suo pane deve parlare di questi controsensi, di questi strani comportamenti,etc. Poi ci sono le moltissime cose buone fatte dal Pd..nessuno lo nega..ma non siamo un sito di propaganda partitica..anzi..se leggerai i nostri articoli vedrai che non abbiamo risparmiato nessuno ,nemmono Idv o lo stesso Grillo. Vabbè, Berlusconi e pdl sono come sparare sulla croce rossa ;) e noi lo facciamo cmq..

      Un paio di altre cose:
      1)Il parallelo l’ho fatto io, non il povero Gramellini. Lui prendeva in giro solo il Pdl..;)
      2) Io, quando scrivo di” correr dietro a berlusconi” intendo a livello nazionale. A livello locale si scherza meno..bisogna differenziarsi maggiormente per vincere

    • Ho dimenticato una cosa.
      Su Vendola ti do ragione. Ha perso le sue primarie e invece di restare nel partino, ne ha formato uno suo. Mi diranno che c’era problemi e altre storie…e in quale partito non ci sono? ma se ogni perdente di igni primaria fonda un suo partito..che facciamo.
      Su Grillo no. Se non sbaglio lui non li scegli i candidati dall’alto”. Si vota su internet in una specie di primaria elettronica..se poi internet è considerata una cosa “alta” :D
      Ciao e grazie dei tuoi commenti.

  5. Antonio

    Le primarie dimostrano quanta democrazia vi è nel PD, sono un qualcosa che nessun partito può vantare e che dobbiamo tenerci strette. Condivido quasi totalmente il pensiero di Grillo ma non sono d’accordo che non c’è differenza tra pd e pdl è una frase che fa presa in persone superficiali. Se il pd riuscisse a mandare via personaggi che hanno avuto un grosso peso nella storia della politica italiana da Dalema a Veltroni e se Baersani prendesse veramente in mano le redini del partito il PD schizzerebbe al 34% come ai vecchi tempi. A Bersani chiedo più coraggio a Veltroni dopo quella orribile lettera contro il partito chiederei di andare a casa..
    Un saluto

    • Certo. Grillo lo faanche per spingere i voti verso il 5 stelle: “Sono tutti uguali, tranne noi”. Non nego questo, anche se simpatizzo per il Movimento e i risultati reali che ottengono con i pochi mezzi che ha.
      Ti do ragione anche su bersani. Con i poteri che ha come segretario potrebbe fare quello che vuole,liberasi dei rompipartito, dei vecchi inciuciatori, dei complottisti sempre pronti a fregarlo, lasciando un partito a gente sempre più giovane e capace. Ma no lo fa..e questo mi fa incavolare.

  6. Nicola Fusco

    Noto una stranezza: la signora Invernizzi da un lato dice: “l’unica via per vincere è stare uniti”, “mi spiace sentire le primarie raccontate così, ho paura che ci farà perdere”, “Affossare il Pd non è una vittoria per la sinistra”, “sono gli indecisi che dobbiamo mobilitare e non lo faremo dicendo che tutti i partiti fanno schifo”.
    Dall’altro, dice: “il buon Grillo i candidati lì nomina direttamente dall’alto”, “Idv non ha partecipato alle primarie”, “Sel dal canto suo le primarie interne non sa neanche cosa siano”, “Vendola a scisso in due un partito del 4% per aver perso un congresso”.
    Io ci trovo due errori: uno “logico”, ovvero l’invocare “unità” e contemporaneamente dare addosso ai possibili alleati; uno “morale”, ovvero sostenere che ciò che realmente importa non è la verità dei fatti o la correttezza dei comportamenti, bensì ciò che è “utile” al fine di “vincere”.
    Io personalmente una siffatta impostazione la trovo aberrante… ma probabilmente sbaglio: si vede che non sono allineato allo “zeitgeist”…

    • L’obligatorieta dell'”uniti per vincere” ha portato a una cosa sola : l’Unione con Mastellone e soci..n’ha schifezza.

  7. Giancarlo

    Stesso principio per cui Bersani, vincitore su Marino e Franceschini, ha stupito tanti di sinistra ma noon dl PD. Dopo le dichiarazioni di essere favorevole al nucleare, quindi dichiarazioni pubbliche antidemocratiche ( vistro l’esito del referendum) ha vinto le primarie. Sta a tutti noi cambiare questi controsensi, con il voto. votiamo chi riteniamo più pulito e più coerente, bypassando PD e PDL. Bersani si è notevolmente ridimensionato, soprattutto sul nucleare, e questo gli fa onore. Ma avrebbe dovuto risparmiarsi certi commenti in tempo di primarie. Nonostante non se li sia risparmiati è diventato il segretario del PD. Masochismo di massa.

    • Infatti, nel programma di Veltroni del 2008 c’erano un sacco di punti identici al programma di Berlusconi tra cui appunto il nucleare. E non parliamo poi della Legge Bavaglio targata Mastella/centrosinistra del2007. ancor peggio di quella che voleva fare il Cavaliere.

  8. saturninox

    scusate, io non sono di milano, ma vista da qui la cosa che ha stupito sono state le dimissioni dei dirigenti, seguite dalle dichiarazioni della garavaglia (che non sembrava parlare solo per se stessa). L’impressione è stata brutta, come se si pensasse che le rpimarie vanno bene solo se vince il proprio candidato.

    • é quello che ho scritto…saturnixox..nonostante tu venga da molto lontano..:) c’hai visto giusto..l’impressione è stata bruttissima…

  9. Virginia Invernizzi

    @ Nicola Fusco, hai ragione infatti normalmente cerco di nn dire mai male degli alleati né di DI Pietro né di Vendola é che mi colpisce un po` aver a che fare con persone che da un lato criticano il Pd x le primarie dall’altra accettano di peggio dai loro leader. Cmq sí ho sbagliato é che ho vent’anni e l’arrabbiatura quando mi viene nn sempre la controllo. Allo stato attuale sto cercando di parlare con amici cattolici x spiegargli chi é Pisapia e perché non mangia i bambini e nn é comunista questo intendo quando dico ‘uniti si vince’ anche perché so tratta di render piú equa una cittá nn di darsi a partite di Ramino. Ció non vuol dire cancellare il giusto elo sbagliato, ma avere una scala di valori e mettere le persone che soffrono prima delle idee o delle ideologie, se x aumentare i sussidi di disoccupazione a chi é senza lavoro,mi devo alleare con l’udc va bene anche lui.
    @ ringrazio Simone per l’ospitalitá e le correzioni ( si impara sempre qualcosa) mi informeró meglio sulle primarie on-line di Grillo e ridó a te ció che é tuo ed a Gramellini ció che é di Gramellini. Su Milano si lavora per spiegare al centro chi é e cosa vuole Pisapia. Le dimissioni dei vertici milanesi io le ho viste come un atto di respomsabilitá: abbiamo sbagliato? Bene, rimettiamo all’assemblea che ci ha eletto il nostro mandato e li chiediamo di considerare se siamo ancora noi le persone migliori per rappresentare il Pd. Sono stati tutti riconfermati tra l’altro….
    Buona notte

  10. Gianvito Rutigliano

    Condivido il pensiero di Virginia Invernizzi. L’autore del pezzo lo sa. E ha anche condiviso i miei appunti, tranquilla Virginia. Forse il titolo fa più rumore del contenuto dell’articolo e quindi è un po’ infelice. La tesi è molto meno chiassosa di quanto il titolo dica. ;)