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Diritto di critica | November 22, 2024

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Giustizia lenta e costosa? Colpa di Aieie Brazov - Diritto di critica

Giustizia lenta e costosa? Colpa di Aieie Brazov

Forse non tutti ricorderanno uno dei migliori sketch che Aldo, Giovanni e Giacomo abbiano mai realizzato nella loro carriera. Si svolge su un autobus di linea dove uno sventurato viene beccato dal controllore senza un biglietto valido, scaturendo cosi una discussione accesa seguita da un incredibile inseguimento a piedi. Cosa c’entra questo con la giustizia italiana? C’entra con il biglietto del povero Aieie Brazov, interpretato dal simpatico Aldo Baglio.

Il giudice Piercamillo Davigo, ex del pool Mani Pulite e ora alla Corte di Cassazione , ospite alcune sera fa da Serena Dandini a Parla con me faceva appunto un esempio parlando del biglietto di un mezzo pubblico, collegandolo alla lentezza e alle eccessive spese della giustizia italiana:

«Noi facciamo una serie di processi inutili che in altri paese non verrebbe mai in mente di fare[…] faccio un esempio: Ogni tanto depenalizzano, cioè trasformano dei reati in illeciti amministrativi. Per esempio quando io ero bambino le norme sulla circolazione stradale erano punite come reato. Se uno non faceva l’ oblazione (causa di estinzione di reato ndr) arrivava un decreto penale del pretore, se uno faceva opposizione si faceva un processo penale, anche per essere passato con il semaforo rosso. Oggi tutte queste sono violazioni amministrative, quasi tutte […] Per esempio nell’ultima grande depenalizzazione hanno depenalizzato, fra gli altri, la sfida a duello. Io questo lavoro lo faccio da 32 anni, ma un processo per sfida non lo mai visto, non ne ho neanche mai sentito parlare da chi aveva già 40 anni di esperienza quando io ho incominciato. Anche se non lo depenalizzavano era lo stesso perché dal punto di vista del carico di lavoro non cambiava nulla, però non hanno depenalizzato il delitto di cui l’articolo 462 del Codice penale : Falsificazione o alterazione dei biglietti delle imprese di pubblico trasporto. In parole poveri quelli che cancellano il biglietto della metropolita con la gomma e lo timbrano un altra volta. Allora, per un biglietto da un euro noi facciamo 3 gradi di giudizio: 1° grado, appello e Cassazione. Perché?  Perché di norma chi fa queste cose non è un Lord inglese, è un disperato che non ha neanche un euro per pagare il biglietto e per lo più è anche irreperibile perché ha dato generalità..senza documenti ai controllori dell’azienda trasporti, non è arrivata la polizia ad identificarlo quindi non abbiamo le impronte, non sappiamo neanche se è vero che si chiama cosi, non lo troveremo mai più quindi tra l’altro è difeso d’ufficio da un avvocato che è pagato dallo stato, ed è pagato dallo stato in base agli atti che compie, quindi li compie tutti. Era meglio regalargli il biglietto. Quando io ero  in servizio alla corte d’appello di Milano ogni tanto mi trovavo questi appelli in cui il difensore diceva: “Ma chi l’ha detto che il biglietto è cancellato?” Il controllore dell’Atm. “Ma perché sono dei chimici , dei fisici i controllori dell’Atm, vogliamo fare una perizia per vedere se è vero che il biglietto?” E uno doveva scegliere se buttare altri 1000 euro o 1500 euro dei contribuenti per fare una perizia o in alternativa scrivere 2 o 3 pagine per spiegare perché non era necessaria la perizia, con tutte le cose che avevamo da fare , portava via un’ ora, un ‘ora e mezza. Pensavo tra me e me , “ma se potessi dare un euro di tasca mia all’Atm e la piantiamo li?” Ma non lo possiamo fare.»

Un semplice esempio unito al problema dell’appello, di cui nessuno ne fa a meno perché non “pericoloso”,  del numero di avvocati che nella sola Roma raggiunge il totale dell’intera Francia  o dei ricorsi in cassazione ( 1000% in più degli Stati Uniti). Tutte cose che fanno dell’Italia il paese più farraginoso al mondo quando si parla di giustizia. Nonostante tutto ciò la riforma che si vorrebbe fare a breve parla essenzialmente di intercettazioni o di separazioni di carriere, mostrando come anche questa volta i vari problemi sollevati dagli addetti ai lavori  non corrispondano a quelli identificati dai governanti. Lavorare insieme per risolvere il tutto sarebbe una delle soluzioni anche se resta da capire  se la voglia di  migliorare c’è veramente in entrambe le parti.

Comments

  1. La follia della giustizia italiana è tragicomica. Si inscenano le peggiori pagliacciate per giustiziare un ladro di pane, o un drogato che vive di stenti, ma si lasciano pascolare gregge di delinquenti dai colletti bianchi o da titoli altisonanti quali “onorevole”.