La gogna mediatica di Benedetto XVI - Diritto di critica
Il papa non sarà processato per gli abusi sessuali commessi da sacerdoti in America e nel mondo. La questione, strumentalizzata da quanti aspettano soltanto che il Vaticano perda la sua credibilità e capitoli, non è lo specchio di una paventata immunità nella colpevolezza ma la diretta conseguenza del diritto. Lo stesso diritto che nel 2001 papa Ratzinger inasprì per quel che riguarda le pene relative ai reati di abusi sessuali.
Mentre oggi molti gridano – giustamente – allo scandalo per i casi di pedofilia nella Chiesa cattolica, infatti, in pochi ricordano le misure che Benedetto XVI prese per contrastare il fenomeno in tempi non sospetti. L’allora cardinale Joseph Ratzinger firmò nel 2001 un documento volto ad inasprire le procedure e ad avocare i delitti di pedofilia all’ex Sant’Uffizio, sottraendoli alle diocesi locali per evitare insabbiamenti. Allo stesso modo la Santa Sede ha annunciato di voler rimuovere il termine della prescrizione per i reati di pedofilia, oggi fermo a dieci anni. La domanda che sorge spontanea a questo punto è una sola: quale fu il ruolo di papa Giovanni Paolo II nel contrasto degli abusi sessuali commessi da sacerdoti? Gli anni riportati nelle cronache, infatti, erano quelli del suo pontificato (e di Paolo VI, già chiamato in causa) eppure nessuno sta toccando la questione. In gioco c’è una causa di beatificazione che potrebbe vacillare.
Benedetto XVI, comunque, non sarà processato negli Stati Uniti. A “salvarlo” dai tribunali, l’immunità diplomatica in quanto capo di uno Stato estero ma non solo. Per chiarirci: è come se un avvocato italiano qualunque un giorno si alzasse e pretendesse di portare in tribunale Barack Obama, Nicolas Sarkozy o la regina Elisabetta.
C’è poi la questione dei sacerdoti-dipendenti del Vaticano, circostanza per cui – ancora una volta – il capo supremo di quest’azienda dovrebbe rispondere per le colpe e gli errori dei suoi sottoposti. Anche qui siamo al populismo. I sacerdoti, infatti, sono “dipendenti” delle singole diocesi che fanno capo al vescovo e rispondono in prima persona per gli errori commessi dai preti. Il caso della diocesi di Boston – fallita per bancarotta a seguito dei risarcimenti alle vittime di pedofilia – vale per tutti. «La Chiesa – ha spiegato ieri al Corriere della Sera il capo del Tribunale vaticano, Giuseppe dalla Torre – non è una multinazionale. Ogni vescovo ha responsabilità giuridica piena nel governo della propria diocesi». È come se Giorgio Napolitano fosse chiamato a rispondere in tribunale per ogni abuso amministrativo o penale commesso da un dipendente di una Regione italiana: insieme a Ottaviano del Turco, sarebbe finito a processo anche Napolitano. La segretezza dei processi, infine, riguarda solo il procedimento canonico e non quello in sede civile o penale.
Tutte varianti che dovrebbero essere prese in seria considerazione prima di sferrare attacchi che sanno più di slogan e non di sano diritto di critica. La giustiza deve fare il suo corso senza sconti anche in nome di una coerenza che la Chiesa deve dimostrare vigorosamente di avere nei confronti di se stessa e dei fedeli.
Approfondimento: I casi di pedofilia in Italia, mappa interattiva.
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Tirare in ballo i Pontefici precedenti è da codardi. E', innanzitutto, come incolpare quacluno che non può difendersi perchè assente, ma significa – cosa ancor più scandalosa – dare per scontate certe situazioni che invece, di scontato, non hanno niente! Anzi, tutt'altro! L'integrità spirituale e morale di un Giovanni Paolo II° fa rima con santità e nessuno osi infangare il nome e l'opera di chi scagliò la rabbia dello sdegno, in nome della giustizia di Dio, contro ogni crimine ai danni dell'uomo e della persona. L'immagine di quell'invettiva con il dito puntato verso il cielo presso il tempio greco di Agrigento resta il simbolo indelebile dell'inflessibilità verso gli obbrobri delle violene! Stessa cosa per Paolo VI°: chi istituì la giornata della difesa della vita? Omertà di chi allora tacque e non denunciò, così come informare il Papa di certe situazioni, non da diritto ad automatiche sentenze contro la Chiesa ed i suoi rappresentanti. Qui ci si deve fermare e ci si deve interrogare sui veri intermediari, forti già loro dell'autorità per agire, che presero o no direttamente decisioni sbagliate. Ed è ora di dire solo stop, basta a questi volgari ed esagerati, oltre ogni misura e buon senso, attacchi infamanti! Ormai è chiara la volontà di allargare all'intero pianeta l'odio (e qui si tratta veramente di odio) verso la Chiesa ed il suo rappresentante massimo. E, sinceramente, non ce ne può fregar di meno se l'indice di gradimento o la popolarità è scesa al 20% tra i tedeschi o al 40% tra gli americani: il Papa non è una fiction TV o un candidato alle elezioni! Non siamo all'isola dei famosi nè al GF. Il Papa non deve essere “nominato” da nessuno e non c'è auditel, share, sondaggio o exit-poll che regga. La pedofilia è una piaga – tra le tante aberranti – di scala mondiale. La Chiesa, fatta di moltissimi Santi (uomini, donne e bambini) è anch'essa macchiata da uomini bestiali, coperti senza giustificazione da autorità porporate deboli – alla “don Abbondio” – che di fatto tradiscono per primi quella Chiesa che è, per volontà storica dei fondatori, fonte di solidarietà e dignità della persona. Benedetto XVI°, come il suo predecessore, è stato ed è il vero “pastore tedesco” contro i crimini sui bambini. Chi lo accusa lo sa ma preferisce mentire. Le colpe ci sono e vanno cercate in altri individui infedeli.
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Vincenzo, nessuno sta facendo il “giudice”, ma anzi, l'autore dell'articolo è decisamente pro-chiesa. Quello semmai fortemente distante dalle idee del Vaticano sono io.
A prescindere da ciò io vorrei solo ricordare che, alla luce di scandali, reati e rivelazioni, è LEGITTIMO criticare, attaccare e smontare ciò che un'organizzazione per nulla coerente ma fortemente ipocrita ha costruito. E mi riferisco in particolar modo all'omertà e al sistema di protezione dei sacerdoti pedofili. E tu critichi chi attacca il colpevole, solo perchè ritieni il colpevole una vittima di se stessa? Lo trovo eccessivo. Non credo alle favole da anni.
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“Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, invia ispettori a Milano dopo le dichiarazioni del procuratore aggiunto di Milano, capo del pool specializzato in molestie e stupri, sui sacerdoti coinvolti in reati sessuali.”
Sarebbe la prima cosa giusta che fa da quando l'ho sentito nominare.
A parte ciò io ci tengo a dire la mia. Non cado dalle nuvole e non seguo più la Chiesa cattolica da lustri. Non mi sorprendono certe rivelazioni perchè mi sono già documentato in passato su questo “aulico” mondo e i suoi vizi poco aulici. I cattolici, soprattutto italiani, sono incapaci di scindere la fede dall'istituzione religiosa. Nei loro cuori e nei loro cervelletti catechizzati essi sono due elementi univoci e l'infallibilità del papa è un vero e proprio precetto indiscutibile.
Non spetta a me accusare Benedetto XVI di presunti reati commessi dai suoi “sottoposti”, ma non tollero innanzitutto che un sacerdote possa sottrarsi alla giustizia ordinaria per farsi processare da quella ecclesiastica (ma stiamo scherzando?), e oltretutto non riesco a digerire l'ingerenza e l'intromissione continua di uno stato straniero nelle vite dei cittadini italiani, spadroneggiando su temi come famiglia e lavoro quando la chiesa in primis si è macchiata di reati d'ogni tipo e NON lavora ma vive di rendita.
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Ciao Diego. Sono io che ho capito male o tu? Ho letto che gli ispettori li ha mandati perché il giudice ha detto che i vescovi non denunciano mai…e quindi li ha mandati per difendere la chiesa…
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Ah si scusami, ho letto davvero poche righe e non ho approfondito. Colpa mia. Ritiro tutto, è decisamente un politico prono a 90° nei confronti della Santa ed “innocente” Chiesa. Nausea.
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@diego: concordo pienamente con vincenzo; diego, mi sorprende che la tua intelligenza ti faccia generalizzare in modo così banale i cattolici come una massa amorfa di gente idiota e “catechistizzata”, come fai nel primo intervento… dato che ti posso confermare, in quanto cattolica e in quanto cattolica impegnata, che non è assolutamente così. Essere cattolici non vuol dire difendere sempre e comunque il Papa, usciamo da certi luoghi comuni da anticlericale militante
per quanto riguarda il fatto che è giusto fare in modo che la giustizia faccia il suo corso, su questo siamo più che d’accordo. La pedofilia è un crimine aberrante, e come tale va trattato; nel caso della chiesa, si parla anche di un abuso di fiducia, perché la chiesa dovrebbe rappresentare determinati valori… E su questo siamo d’accordo, come sul fatto che un sacco di volte non lo fa. Ma non dimenticare di distinguere la Chiesa come gerarchia ecclesiastica, dalla Chiesa intesa come comunità di persone –comuni- che credono, e che si riservano il diritto e il dovere di guardare alla gerarchia in modo critico. Critico, non polemico; e ciò significa riconoscere tanto gli errori quanto ciò che c’è di positivo.-
Erica io non ce l'ho contro i cattolici in quanto tali, ma contro quelle persone che a fronte di TONNELLATE di fatti concreti continuano a dare linfa vitale ad un sistema malato e scandaloso, perfino contrario agli stessi precetti che insegna.
Già ne parlammo di persona del sistema "Chiesa" e ricordo che la tua faccia fu tutt'altro che contraria alle osservazioni assassine che feci sulla santa chiesa. Il fatto è che le cosiddette "brave persone" che tu difendi all'interno della Chiesa di fatto non contano un fico secco. Il Vaticano possiede la banca più ricca e potente del mondo, gestisce tanti di quei quattrini da far impallidire la Cina. Ha una sua giustizia parallela alla giustizia normale e decide arbitrariamente ciò che è giusto o sbagliato. La verità è che, analogamente a quanto fa il nostro caro Premier, utilizza la fiducia e la credenza di milioni di persone per mantenere il proprio potere egemonico e controllare e influenzare la società, in particolar modo quella italiana.
Mi dispiace Erica, ma continuo a credere che un vero credente sia quello che sta a 300 mila anni luce dal Vaticano e che si legge la Bibbia per fatti suoi, interpretando e seguendo i precetti che quel sacro testo custodisce senza che vi sia un "sant'uomo" che si faccia carico di PENSARE AL POSTO MIO.
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oggi si celebra un mito, quello della morte e della resurrezione:mito ben più antico di jesus e ottima metafora dei cicli naturali.
uso questa premessa per dire che quello di cui ha bisogno la chiesa per arrivare a una sostanziale trasformazione del suo 'essere' nel mondo sono RIFORME.quindi ratzinger è colpevole,ma non per pedofilia, solo per essere conservatore, come tutti gli altri.
via il celibato, via il divieto di sacerdozio per le donne,via dogmi ridicoli come l'immacolata concezione e moltissimi altri che creano solo idolatria e annebbiano il messaggio morale dei vangeli.via dalla politica.. quello che è di cesare è di cesare,quello che è dell'uomo è dell'uomo.
stop al dispensare santità a destra e a manca, creando degli idoli iconografici e ottenendo come unico risultato l'allontanamento dell'esempio positivo che questi presunti santi potrebbero portare alla comunità; basta con tutto quello che di deresponsabilizzante c'è nel cristianesimo.. la politica di cristo (a prescindere dal fatto che sia completamente un mito o una persona reale) era improntata al qui e ora e all'assunzione di responsabilità morali non indifferenti a prescindere dal quadro politico-istituzionale della propria realtà.quello che la gerarchia dovrebbe comunicare alla base per riallacciare i contatti è proprio questo: siamo cristiani qui e ora e il cristianesimo non è l'idolatrare un santo,il partecipare a un rito sterile,andare in chiesa: è solo assunzione di responsabilità individuale rispettando le scelte degli altri senza pretendere di stravolgere le regole della società civile.non sono d'accordo con diego quando dice che la chiesa intesa come comunità di persone si identifica in maniera acritica nella gerarchia, anzi: non si identificano nemmeno nella propria morale! figurati come potrebbero identificarsi in una gerarchia superiore e lontana dal proprio orticello.
credo che la base del cristianesimo, estremamente variegata, soffra perlopiù di una sorta di 'cristianesimo culturale',dove la cosa più importante è il senso di comunità, di appartenenza.
all'interno di questa comunità c'è chi è da sempre molto critico verso il vaticano -anche molti preti- e c'è chi difende a spada tratta: c'è di tutto..e in questo esserci di tutto c'è molta più varietà rispetto ai non cristiani, di solito propensi a sganciare bombe sulla religione appena se ne presenta l'opportunità. -
Segnalo due articoli sull'argomento:
Pedofilia, il NYT: “La Chiesa ha bisogno di un sessorcista” http://www.giornalettismo.com/archives/57957/chie…
Preti pedofili, altre accuse dagli Usa: “Il papa coprì un sacerdote”
http://www.giornalettismo.com/archives/57922/pret…-
Grazie alessio!
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Oh di nulla, e' un piacere.
Ecco un altro articolo correlati:Pedofilia, la stampa estera attacca il messaggio di Pasqua
http://www.unita.it/news/mondo/97026/pedofilia_la…
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Per il Sig. Tomasoni,
guardi chi c'è a capo del NYTimes Company. E' la società che gestisce il NYTimes e il Tribune Herald inglese. guarda caso i 2 Paesi ( l'Irlanda è inglese…. )dove è scattato lo scandalo pedofilia.
Bene a capo di questa società ci sono un paio di ebrei, nel senso di doppio passaporto americano e israeliano.
E agli ebrei gli sta sul cazzo un Papa tedesco. E gli ebrei sono i primi a insegnare congiura e colpi di stato nelle migliori ambasciate di tutto il mondo.
Cordiali saluti
Paolo Renzi-
La prego Renzi, non mi dia del "signore". In tutta onestà non mi curo molto se ai vertici delle testate che sputtanano il Vaticano ci sono Ebrei, Musulmani o monaci tibetani. Ciò che conta è la verità. Questo tipo di "premura" è tipicamente italiana ed è frutto della dottrina Berlusconiana più becera. "Il giudice è di sinistra? Allora sono innocente".
I due quotidiani sono guidati da due ebrei? Chissenefrega, i preti cristiani hanno stuprato migliaia di bambini, e questo è un dato di fatto! Inconfutabile!
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Paolo,
che il NYT sia nelle mani di alcuni ebrei americani e' risaputo, ma questo non prova la tua congettura. Esistono anche ebrei americani liberali e onesti intellettualmente, che cioe' (al contrario del nostro premier tycoon) non influenzano i giornalisti che lavorano con loro. Inoltre, sarebbe piu' cortese controbattere in merito piuttosto che attaccare personalmente la persona che scrive o quella che detiene la maggior quota della societa' editoriale per cui il giornalista scrive.
O almeno questa e' la mia opinione, indipendemente dalla mai religione, nazionalita', etnia o "razza". -
@ diego: siamo d’accordo su quasi tutto, so perfettamente che la banca vaticana fa girare un casino di soldi, che la chiesa da comunità di pari nel corso dei secoli è diventata anche gerarchia egemonica che ha influenzato e continua a influenzare diversi campi civili; così come siamo assolutamente d’accordo sul fatto che sia GIUSTISSIMO E DOVEROSO che i preti pedofili si debbano sottoporre alla giustizia civile, e che questo non sia in dubbio! Ciò che la chiesa nasconde, che tenta di nascondere e che ha nascosto nel corso dei secoli è vergognoso, e te lo dico da cattolica; non è possibile alcuna giustificazione!!
quello che mi dà fastidio non sono affatto le critiche o il “tirare fuori dalla sabbia” queste vicende, anzi, è indispensabile che vengano alla luce… Ciò che mi dà fastidio è l’atteggiamento di “cecità polemica”, chiamiamolo così, di chi sembra aspettasse solo un episodio di questo tipo per scannare qualunque cosa abbia a che fare con ciò che è cristiano.
Diego, pensi veramente che ci sia qualcuno che “pensa al posto mio”? credi veramente che dico ciò che dico senza averci prima pensato giorni, mesi, anni? di certo ci sono cattolici che fanno ciò che dice il papa solo perchè lo dice il papa, seguendolo come pappagalli senza alcuno spirito critico obiettivo, ma personalmente non le riterrei grandi persone nemmeno se non fossero cattolici, perchè sono sullo stesso livello di chi vota berlusconi solo perchè “non sa cosa votare e dice che lui abbassa le tasse”… E soprattutto, credimi, la maggioranza dei cattolici non è così. Non lo dico per difendere la “categoria”, ma perchè ti posso garantire che non è così. credo che questa visione del cattolico imbecille bigotto e buonista sia un tantino demodè e stereotipata; per come la vedo io, ritengo che abbiano fatto più cose GRANDI all’interno della Chiesa (marcia, questo te lo concedo perchè è vero) non quegli uomini o donne che si sono chiamati fuori da essa perchè “tanto è marcia, io mi tiro fuori”, ma quelli che si sono tirati su le maniche per cambiare, o provare a cambiare, questa chiesa marcia, e al tempo stesso anche la società: penso ad un don Mazzi, don Gallo (di cui ti consiglio gli scritti….), padre Zanotelli, madre Teresa di calcutta, e via dicendo…. gli esempi sono tantissimi. Non credo che uno che vive esclusivamente da solo la sua fede possa fare grandi cose; penso piuttosto che tenderà ad isolarsi nella torre d’avorio della sua fede personalizzata.-
"Ciò che mi dà fastidio è l'atteggiamento di "cecità polemica", chiamiamolo così, di chi sembra aspettasse solo un episodio di questo tipo per scannare qualunque cosa abbia a che fare con ciò che è cristiano".
Non ho bisogno che scoppino scandali con migliaia di preti stupratori per starmene alla larga dalle Chiese. Mi basta un libro di storia, internet e un pò di coerenza con ciò che ritengo i miei valori personali.
"Diego, pensi veramente che ci sia qualcuno che "pensa al posto mio"? credi veramente che dico ciò che dico senza averci prima pensato giorni, mesi, anni?"
Tu no, ma evidentemente milioni di persone pronte a prendere le difese del santo pontefice anche a costo di morire per peccati allucinanti nascosti dallo stesso peccano un tantino di amor proprio, lucidità e cultura. Non dico che tutti debbano conoscere la dottrina dell'illuminismo, ma la distorsione del libero arbitrio che perpetua oggi l'insegnamento Vaticano non lascia spazio a troppi dubbi a riguardo.
"credo che questa visione del cattolico imbecille bigotto e buonista sia un tantino demodè e stereotipata".
Eppure la Chiesa vieta ancora il sacerdozio alle donne, il riconoscimento degli omosessuali e perfino degli handicappati, l'unione matrimoniale tra un prete e una donna, e tantissimi altri punti che farebbero risollevare un'istituzione ormai allo sbando. Alla faccia dell'anti conformismo!
Per come la vedo io essere un fedele significa mettere i pratica i dettami del proprio credo, non partecipare forzatamente ad un siparietto allegorico dove il vero dio è il denaro. Questa è la Chiesa Cattolica.
E' come se pretendessi che io continuassi a guardare il calcio pur sapendo che le partite sono truccate e i giocatori si drogano. Dovrei farlo in nome dello sport? Sbagliato, cambio prospettiva in nome della verità. Spengo il televisore così come chiudo la porta del sagrato, e possibilmente ci tengo lontane le persone che voglio proteggere.
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Complotto contro il Papa: e' terribile! http://www.giornalettismo.com/archives/58141/comp…
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Complotto giudo-massonico-ateo-comunista-radicale-repubblica-espresso-Economist-New York Times contro Arcore e Vaticano?
ECONOMIST, S.SEDE COME BERLUSCONI, TUTTO E’COMPLOTTO
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2010/04/07/visualizza_new.html_1760575304.html
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Ridicoli!
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