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Diritto di critica | November 22, 2024

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Il vescovo, la Ndrangheta e quella soluzione di comodo

IL GRAFFIO – La soluzione agli “inchini” delle statue dei Santi e delle Madonne davanti alle abitazioni dei mafiosi in Italia non si risolve facendo in modo che le soste non avvengano più e assicurando il corretto svolgimento delle processioni religiose. No. In Italia l’alternativa all'”inchino” al mafioso è la soppressione della manifestazione. Come dire: o così o niente.

Il vescovo di Oppido Mamertina, infatti, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ha deciso non di garantire che un comportamento simile in futuro non si sarebbe mai ripetuto. Tutt’altro: la notizia è che, fino a data destinarsi, tutte le processioni religiose sono soppresse . Un assurdo, una vittoria per la Ndrangheta che quindi invia un messaggio indiretto ma chiaro alla popolazione: o si fa l’inchino oppure non si farà più alcuna processione, fino a data da destinarsi.

C’è poi un terzo aspetto che non emerge: con questa decisione, infatti, il vescovo si dichiara sconfitto, probabilmente incapace di incidere sui livelli locali della Chiesa, cui si dovrebbe chiedere di passare davanti alle case dei boss e di tirare dritto. Uno smacco che difficilmente verrebbe tollerato in terra di Ndrangheta. Meglio quindi abolire del tutto la processione piuttosto che costringere parroci e sacerdoti ad essere coerenti e a prendere – nei fatti – le distanze da boss e mafiosi?

@emilioftorsello