Berlusconi verso i servizi sociali
Berlusconi sarebbe tentato di chiedere l’affidamento ai servizi sociali per evitare di perdere l’agibilità politica. Prima di lui, anche un suo caro amico, Cesare Previti, subì la stessa sorte. Condannato in via definitiva, accadde di vederlo alla messa di Natale del Ceis di don Mario Picchi, dove stava “scontando” i servizi sociali. Correva l’anno 2007.
A conti fatti, per Berlusconi potrebbe essere questa la strada meno dolorosa e più dignitosa: non chiederà la grazia, quindi non ammetterà alcuna colpa (sebbene pare che una domanda in tal senso da parte dei figli sia già pronta), tenendo la barra a dritta circa sulla propria innocenza ed eviterebbe anche gli arresti domiciliari (che scatteranno il 15 ottobre, in mancanza di una richiesta di affidamento ai servizi sociali). In caso di arresti domiciliari, tra l’altro, Berlusconi potrebbe incontrare solo chi risiede ad Arcore e anche i figli dell’ex premier dovrebbero fare richiesta di autorizzazione per vedere il padre. Una via ben poco praticabile per il leader dell’attuale centrodestra.
C’è però un particolare di non poco conto che certo non sarebbe gradito al premier: se il Senato (con voto segreto) dovesse votare la decadenza di Silvio Berlusconi prima del 15 ottobre, ad attendere il Cavaliere ci sarebbero i carabinieri che, dopo averlo identificato, lo condurrebbero nella sua abitazione. Una scena che rischia di essere il fatale epilogo di una carriera politica giunta ormai al termine. e questa potrebbe essere solo la prima di una serie di sentenze in arrivo che pendono sulla testa di Silvio Berlusconi.
Comments