Israele furiosa con i deputati 5 stelle
I grillini sbarcano all’estero e scoppia un incidente diplomatico. In missione a Gerusalemme, sei deputati 5 stelle si sono rifiutati di incontrare i parlamentari israeliani, mentre hanno fatto visita solo alle autorità palestinesi, oltre ad aver viaggiato a fianco di un’attivista che – come spiega l’ambasciatore di Israele in Italia Naor Gilon – “nega lo stesso diritto all’esistenza dello Stato di Israele”.
Tel Aviv furiosa. A Tel Aviv non è andato giù l’atteggiamento dei deputati M5S in missione, ad iniziare da Manlio Di Stefano che ha pubblicato su Facebook una foto di Gerusalemme aggiungendo in didascalia “Buongiorno Palestina”. Così, il governo israeliano non ha atteso altro tempo per attaccare il MoVimento attraverso il proprio ambasciatore a Roma che ha scritto una lettera stizzita al capogruppo grillino Riccardo Nuti e alla presidente Laura Boldrini.
“Occasione sprecata”. L’ambasciatore spiega di non essere stato informato della missione. “Se si è trattato di un viaggio di lavoro, al fine di conoscere la realtà sul campo, non mi resta che esprimere rammarico per l’occasione sprecata”, spiega Gilon. “Il viaggio è stato organizzato dalla signora Luisa Morgantini, attivista ben nota per le sue posizioni estremiste”, prosegue l’ambasciatore, spiegando che non c’è stato alcun incontro con i parlamentari israeliani.
“Il sionismo? Una piaga”. Gilon se la prende anche con chi di quella delegazione non faceva parte: Paolo Bernini, sempre del MoVimento 5 Stelle. Tutta colpa di alcune dichiarazioni che hanno lasciato sconcertati i diplomatici israeliani. “Il sionismo è una piaga”, ha così dichiarato Bernini lo scorso sabato. “Una simile affermazione, che nasce probabilmente dalla mancanza di minime nozioni di storia, supera la linea rossa che costituisce il discrimine tra una critica costruttiva e una vera e propria istigazione e negazione della legittimità di esistenza dello Stato d’Israele”, conclude duramente l’ambasciatore.
Insomma, parole come pietre che possono compromettere seriamente i rapporti che il MoVimento ha finora avuto con la comunità ebraica italiana. E forse, dopo le lezioni di diritto pubblico e scienza politica, Grillo sarà costretto ad assoldare anche docenti di storia e di relazioni internazionali.
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Rispetto per questi deputati….
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bell’articolo…una voce fuori dal coro. Una sola precisazione, il governo Israeliano e’ a Gerusalemme e non a Tel Aviv
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Il bimbominchia Tour 2013 non smette mai di elargire soddisfazioni.
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