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Diritto di critica | November 25, 2024

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Berlusconi presidente della Repubblica? - Diritto di critica

BerlusconiIl Pdl vuole l’elezione diretta del Capo dello Stato. E per motivarla snocciola nomi di Paesi come la Francia, gli Stati Uniti e la necessità di rimotivare gli italiani nei confronti delle istituzioni. Tutto giusto – verrebbe da controbattere – ma siamo in Italia, con i politici italiani. Con i Berlusconi, i Gasparri, i Bossi, i Capezzone, le Santanchè, oppure i vari personaggi che a sinistra sono stati incapaci di vincere quando avrebbero potuto – davvero a mani basse – ottenere un ottimo risultato alle ultime politiche.

“Noi ci abbiamo provato l’anno scorso – ha dichiarato il vicepremier e ministro dell’Interno, Angelino Alfano – e purtroppo siamo riusciti solo al Senato e non alla Camera. Adesso penso che potremo farcela perché anche da parte del Pd si stanno aprendo significativi spiragli”. “Questa – ha proseguito – sarà anche un’ottima scelta per aumentare l’affetto dei cittadini nei confronti delle istituzioni”. “Noi lo diciamo da tempo: siamo assolutamente d’accordo e nel 2012 abbiamo fatto una grande battaglia. La strada giusta – ha proseguito – è quella secondo cui i cittadini devono poter eleggere il presidente della repubblica. Se viene eletto direttamente dal popolo i cittadini potranno partecipare ad una grande gara democratica come succede in Francia e in America”. Alfano ha sottolineato che “gli italiani già guardano con favore a quelle gare democratiche, quando si sceglie il presidente degli Usa o della Francia. Perché non consentirlo anche a loro?”.

Alfano, però, evita di sottolineare come non stia parlando alla Francia o agli Stati Uniti, dove le regole democratiche non conoscono neppur ipotetici conflitti di interessi, ma all’Italia, dove una legge di questo tipo – e qui le colpe sono ancora della sinistra che quando ha potuto non ha sanato il problema – non è mai stata fatta (e di certo con il governo Letta non si farà). Siamo il Paese dei politici nominati dai partiti e non scelti dai cittadini, chiamati a rendere conto non agli elettori ma a chi li ha messi in lista. Da chiarire poi i poteri del nuovo Capo dello Stato.

Ma a preoccupare, infine, è la formazione, lo spessore, la professionalità dimostrata negli anni da tanti, troppi politici. E se fino ad oggi l’elezione del Capo dello Stato ha permesso di avere sempre uomini “super partes” come Napolitano o Ciampi, se a decidere fossero i cittadini si rischierebbero candidature come quella del leader Pdl, Silvio Berlusconi, che ha dimostrato di avere ancora un lungo seguito tra i cittadini. A fronte di una sinistra che ha dimostrato di saper sciupare una vittoria che aveva in tasca, l’elezione diretta del Capo dello Stato – in un Paese che ancora non ha mai seriamente pensato di metter mano al conflitto di interessi – gioverebbe solo al Pdl. Merce di scambio nelle “larghe intese”.