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Diritto di critica | November 21, 2024

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Tafazzi a sinistra, Ingroia sarà il miglior alleato di Berlusconi

Berlusconi con IngroiaÈ guerra a sinistra. Sandra Amurri, giornalista del Fatto e candidata con Ingroia, e Antonio Di Pietro continuano a colpire duro contro il Pd. Il punto del contendere rimane sempre lo stesso: “Bersani ci ha chiesto di ritirarci in Lombardia per avere in cambio nelle liste del Pd due senatori sotto copertura”, ha spiegato venerdì la giornalista davanti alle telecamere di Omnibus La7. Concetto già espresso da Di Pietro solo qualche giorno prima a Genova, parlando addirittura di “voto di scambio”. Insomma, dentro Rivoluzione Civile c’è la volontà politica di insistere su questa vicenda che lo stesso Bersani ha più volte smentito. Non sui programmi, beninteso, ma sul “patto di desistenza”, un patto che rientrerebbe nella normale dialettica politica e che sarebbe giustificato di fronte ad una legge elettorale che ha un alta soglia di sbarramento. Infatti, Rivoluzione Civile è data, secondo l’ultimo sondaggio Swg, al 4,1%, ben al di sotto della soglia di sbarramento al Senato (8%) e appena sopra – con il rischio di finirci sotto – alla Camera (4%).

Il regalo a Berlusconi. Ma i duri e puri “rivoluzionari”, metà giustizialisti e metà comunisti (e pensare che solo qualche anno fa le due anime di questa lista si odiavano profondamente), non conoscono l’arte politica del compromesso. Anche se loro non avranno seggi al Senato, non si tirano indietro dalla competizione. Anzi, a qualcuno dentro Rivoluzione Civile farà anche piacere sgambettare il Pd, al quale non è mai stato perdonato di aver “ucciso la sinistra” nel 2008, rifiutandosi di allearsi con Rifondazione Comunista dopo la disastrosa esperienza del governo Prodi. Poco importa poi se per far un torto ai democratici si regala un successo a Berlusconi.

Attaccare il Pd per vie traverse. Ingroia continua a dire che “Berlusconi è oramai finito e che il vero nemico è Mario Monti”. Eppure i sondaggi dicono ben altro. Il Cavaliere è lì ad un passo. Un passo che può equivalere ad una vittoria, se si pensa allo svantaggio che aveva solo due mesi fa. Ma soprattutto sottovalutarlo significa compiere lo stesso errore di Romano Prodi nel 2006. Ma Ingroia (e chi c’è dietro e manovra nell’ombra) è realmente così sprovveduto? Forse no. Forse dietro c’è solo un problema di comunicazione politica: dire che il vero nemico è il Professore – il quale potrebbe allearsi con il Pd – equivale a dire che il vero nemico è proprio il centro-sinistra di Bersani e Vendola; solo attaccandoli può aumentare il suo consenso.

I veri alleati del Cav. Ma la politica non è fatta solo di consenso. E non è fatta nemmeno solo di lotte e piazze. La politica è fatta anche e soprattutto di governo e responsabilità. Così Ingroia, nella sua battaglia contro Sel e Pd potrebbe alla fine diventare il miglior alleato di Berlusconi con questa legge elettorale. Che Di Pietro e l’Amurri non sappiano? Lo sanno bene. Ma senza Berlusconi molti dentro Rivoluzione Civile rischiano di sparire per sempre. Per questo averlo al governo non può far altro che rafforzarli. E chissenefrega dello spread, dei conti pubblici e dei precari. L’importante è mantenere lo status quo che fa comodo a tanti.

Twitter: @PaoloRibichini

Comments

  1. Lanfa

    nn condivido l’analisi di comodo fatta.. finora l’unico alleato di B. è il PD che ci sta governando insieme ora.. per nn considerare tutte le incoerenze degli ultimi anni e le incapacità dimostrate a favore del nano, nn per ultimo il fatto di aver fatto recuperare il consenso al Pdl grazie alla NON-campagna di Bersani che pensava di vivere x 3 mesi quel po di successo avuto con le primarie senza far pressocchè nulla.. qual è il programma PD? o meglio qual è la visione del paese? far pagare i soliti noti, chi lavora, gli onesti come è stato fatto prima con Berlusconi e poi con Monti, magari nn è la soluzione e i cittadini nn votano in massa pd.. l’unica cosa che si propone è di votare pd xkè sennò vince B., sta cosa poteva funzionare gli anni passati ma ormai i cittadini sono stanchi del nulla visto in questi anni..il pd nn prende voti xkè nn ha credibilità! e per fortuna ci sono delle alternative.. poi xkè il pd insegue Monti e nn ha provato a stringere un legame/accordo con Ingroia che l ha proposto + volte o almeno aprire un dialogo futuro, se è vero che Ingroia lo farebbe perdere? ci vuole una bella faccia tosta poi a pretendere una desistenza.. Ingroia è stato considerato un avversario e dovrebbe desistere?? ma da dove scappa fuori un idea tanto sciocca? chiedetela a Monti la desistenza che è futuro alleato del PD.. e poi penso che ogni cittadino possa decidere liberamente chi votare, nn è che i voti sono di Ingroia.. chi vota Ingroia il pd nn lo voterà di certo!

    • Sottoscrivo tutto(1). Questo dico rotto del “voto utile” so’ 20 anni che ce lo propinano. Voto futile.

      1) tranne i “nn” e i “xkè”. Pure i cellulari c’hanno il T9 ora, basta co’ ‘sto gergo da pischelli anni ’90.

  2. Personalmente, e come me molti che conosco, se non ci fosse uno schieramento come quello di Ingroia non voterei perchè ogni altro schieramento mi dà il voltastomaco. Casomai sono SEL e 5 Stelle che perdono in favore di Ingroia, di nuovo, a causa della loro condotta, non perchè Ingroia entri in casa loro nottetempo a rubare voti.

    “Il Cavaliere è lì ad un passo”: si, grazie al PD, non grazie ad Ingroia. Se il PD avesse voluto distruggere Berlusconi sarebbe andato alle elezioni un anno fa, questo non è accaduto perchè il PD – non Ingroia – era del tutto privo di proposte esattamente come adesso, un anno dopo, continua ad essere dando sponde a Berlusconi.

    Tutto è molto semplice: se il PD voleva Ingroia fuori dalla gara non doveva fare altro che proporre un programma serio di governo. Fino a che non l’avrà, ben vengano schieramenti che invece si fanno votare per quello. Se il PD attualmente ha tutti quei voti è solo perchè per abitudine gli italiani votano il partitone, se nel Paese ci fosse più senso critico ora il PD rosicchierebbe il 4 e Rivoluzione Civile il 28. Non perchè sia “meglio”, eh, semplicemente perchè è QUALCOSA.