Epurati 5Stelle, Grillo caccia per raccomandata. E la lista si allunga
Beppe Grillo espelle dal partito per raccomandata e lo fa intimando questo o quel consigliere a non utilizzare il simbolo del Movimento 5 Stelle. Ieri è toccato a un esponente del M5S in Piemonte.
“La decisione del sig. Grillo – si legge nella raccomandata – di revocare l’autorizzazione all’utilizzo da parte sua del nome e del marchio del Movimento 5 Stelle di cui egli è esclusivo titolare, invitandola a volersi astenere, per il futuro, dal qualificare la sua azione politica come riferibile al Movimento stesso o, più in generale, come ispirata dalla persona del mio cliente”. Il simbolo è mio e me lo gestisco io, pare dire Grillo. E chissenefrega dell’impegno politico, della buona volontà e delle opinioni differenti (il dialogo è il sale della crescita e della democrazia).
Dopo Valentino Tavolazzi a Ferrara e Sandra Poppi a Modena, questa è l’ennesima espulsione. Senza dimenticare la Salsi a Bologna e Favia in regione Emilia Romagna, entrambi già nell’occhio del ciclone. Grillo espelle per raccomandata. Ed è tutta questione di postini e buche per le lettere: basta non farsi trovare a casa e si è ancora a bordo del carrozzone 5Stelle. Ancora per un po’. Almeno, per il tempo sufficiente prima che la raccomandata venga considerata consegnata. Comunque.
E tanto la raccomandata quanto il messaggio indiretto che questa prassi veicola sono chiari: caro deputato, per me hai smesso di contare qualcosa. Io ti ho permesso di arrivare dove sei e io ti revoco la fiducia. Come? Per raccomandata. Perché nemmeno perdo tempo ad ascoltare le tue ragioni. Farà tutto un comodo postino e i miei legali. Avanti un altro.
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MI fa davvero specie che questo “garante” autoproclamato si attivi a TRE anni TRE di distanza, accorgendosi che il tal dei tali non ottempera alle richieste di adesione al M5S.
A questo punto, o ci sei o ci fai.
Se ci fai, non sei onesto, come garante.
Se ci sei, non sei adeguato, come garante.IN ogni caso, ci serve un altro garante.
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o ci sei o ci fai tu!
gia i partiti ammettono di non conoscere i propri candidati alle lezioni (politiche ed amministrative) eppure possono vantare circoli e sedi in tutta italia oltre ai fondi dei rimborsi elettorali x poter conoscere meglio chi propongono come amministratori.
figuriamoci se Grillo con un movimento senza soldi e dove è lasciato ai cittadini decidere chi siano i candidati da mandare al voto puo controllare ad uno ad uno le persone!!! ecco eprche lui spinge verso la partecipazione attiva della cittadinanza! recentemente, nei comizi siciliani, non faceva che ripetere ai cittadini che dovevano essere loro a scrivergli notizie sui candidati perchpè lui, da solo, oggettivamenete non puo sapere chi sia realmnete un candidato dopo aver letto un curriculum.
allora, ti invito a ragionare prima di postare!
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Consiglio vivamente a Beppe Grillo di istituire una commissione di vigilanza delle regole del movimento. La raccomandata con suo nome ha un peso politico accentratore e presto verrà utilizzata come arma politica.
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sono perfettamente d’accordo. questo tipo di azioni seppur lecite e coerenti con lo statuto del movimento (due anni di mandato e a casa) sono prese dai media come azioni che minano la democrazia interna al movimento, cosa peraltro non vera. Chi aderisce al movimento deve giustamente sottostare alle regole che questo impone altrimenti è liberissimo di iscriversi a qualunque partito o farsi un proprio movimento e non sfruttare quanto di buono è stato messo in piedi da Grillo.
i giornalisti deviati non aspettano altro per denigrare e sparare contro il m5s, ma poco fanno per informare veramente sulle proposte e le azioni portate avanti dallo stesso. vedo piu fascismo nei giornalisti che in qualsiasi altra fazione politica…
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Il M5S prevede due (2) soli mandati elettorali di qualunque istituzione, tra comunali, regionali e politiche. Chi è iscritto al Movimento lo sa e non può fare poi il finto tonto candidandosi una terza volta.
Il principio del Movimento è “cittadini prestati alla politica”: volontà e onestà sono i requisiti.
BASTA con la politica di mestiere. La politica NON è un mestiere.
Il simbolo del M5S è registrato a nome del sig. Beppe Grillo, quindi si, può fare quello che vuole e, se lo ritiene opportuno o necessario, vietarne l’utilizzo a questo o a quello.
Il sig. Grillo ha ben presente chi sono le persone, i cittadini, che aderiscono al Movimento, e sa chi può candidarsi ancora a nome del Movimento e chi no, in base alle regole presenti nello Statuto del Movimento.
Caro sig. Torsello, non si atteggi dunque a sostenitore della democrazia su argomenti di cui Lei è visibilmente poco informato. -
Te l’ho gia scritto e lo ripeto: neppure il più elementare senso del pudore ti scuote dal vomitare informazioni che ti hanno ordinato di scrivere.Ma chi vuoi prendere in giro? Sei davvero convinto (almeno ci provi) che riusciresti a convincerne almeno uno a non considerare l’M5S ? Sei un rosicone che vorrebbe non esistessero leggi e misure per regolamentare un organizzazione.Non ci dormi la notte vero?Ti vedo mentre spulci e inventi, e ti immedesimi in un virus che infetta una cellula. Hai perso Torsello, hai già perso.NON C’E’ UN SOLO COMMENTO IN RISPOSTA AI TUOI SCRITTI CHE TI DIA RAGIONE……e questo mi basta, mi avanza e c’e nè ancora. Ti proporrò a Grillo. Al posto delle raccomandate ci mandiamo te, così rendiamo la cosa meno formale. Però devi mangiare tutto, da bravo,ci sono i croccantini di pollo che ti piacciono tanto ! Alla prossima amenità, Torsello.
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