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Diritto di critica | December 26, 2024

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Quel bosone che conferma Dio - Diritto di critica

Quel bosone che conferma Dio

L’ANALISI – “Dio non gioca a dadi”. Con questa frase Albert Einstein sintetizzava il rapporto tra la scienza e quell’Uno descritto da appena tre lettere – Dio – chiamato in causa dall’universo mondo giornalistico (e scientifico) quando ieri il Cern ha annunciato di aver scovato “la particella di Dio”: il bosone di Higgs. E i meriti di questa scoperta vanno anche e soprattutto all’Italia che in questa ricerca ha investito scienziati e diversi milioni di euro. In parole povere, il bosone di Higgs “garantisce” la massa a tutte le particelle di cui siamo fatti. E’ l’elemento primordiale ed essenziale.

Dopo l’annuncio della scoperta, però, sul web si sono scatenati i soliti cani sciolti dell’anticlericalismo spicciolo, sempre pronti – con slogan vuoti e frasi fatte – a fare confusione tra Dio, scienza e religione. Diversi i commenti e i post sui Social Network, inneggianti la “morte della religione” che sarebbe stata sconfitta dal “bosone”, ente fisico ignoto ai più fino a meno di 24 ore fa. Addirittura alcuni – anche tra gli scienziati – si sono spinti a dire che la particella teorizzata sessant’anni fa da Higgs “è Dio”.

La realtà è ben diversa e non si può ridurre una simile scoperta ai minimi termini. Il bosone (o qualsiasi scoperta scientifica), il concetto di Dio e la religione, infatti, sono tre concetti differenti. Il primo è un’emanazione – un “segno” – del secondo, mentre la terza – la religione, qualunque essa sia – tenta di interpretare il secondo dando regole di buona condotta ai fedeli che decidono di abbracciarla. E proprio mentre alcuni si ostinano a ripetere che la scoperta del Cern segna la sconfitta del concetto di Dio e delle religioni, l’evidenza racconta che – in base al principio nihil ex nihilo – il bosone è la miglior conferma che un Dio che “non gioca a dadi” esiste e ha una mente matematica. E anche la matematica – a modo suo – potrebbe essere intesa come una religione interpretativa, con regole proprie, principi inderogabili e dogmi.

Prima di lasciarsi andare a facili interpretazioni che mischiano e confondono religione, religiosità, scienza e Dio, dunque, sarebbe il caso di fermarsi a riflettere sull’evidenza del creato in cui ci muoviamo ogni giorno, ripetendo quella domanda continuamente ignorata ma sempre presente nella mente di ciascuno: chi – nei perfetti rapporti interni che lo legano – ha dato inizio a tutto questo? Di certo non chi scrive né chi legge. Diverso il concetto di religione, di Chiesa (universalmente intesa, non solo quella Cattolica) e di religiosità, concetti ancora diversi e tra loro differenti.

Prima di cantare una presunta quanto improbabile vittoria nei confronti di un presunto concetto di Dio o di religione, dunque, il grande esercito dei fedeli all’ateismo (a tutti gli effetti si tratta di una fede: si credere una negazione, lasciando però aperte le domande fondamentali di cui sopra) dovrebbero riconoscere che più la scienza scopre e indaga le relazioni interne all’universo, più ci si rende conto della sua complessità, della sua “creazione” derivata non dal caso ma da una serie di interconnessioni talmente raffinate da non poter essere casuali. Perché “Dio non gioca a dadi”, (Albert Einstein).

Comments

  1. allora………….la definizione di particella di DIO…………. e’ stata a suo tempo una sbagliata traduzione dall’inglese statunitense all’italiano…….da un’esclamazione spigata bene ieri da un fisico ospite a sky tg 24. Non tiriamo sempre in ballo stronzate che non anno niente a che fare con la scoperta in se .

  2. Oo

    Il bosone è un segno di dio?
    L’ateismo è una religione?
    E’ stupido dire che il bosone elimina dio, ma bisognerebbe piuttosto dire che lo conferma??????

    Ma che analisi è? Scritto irricevibile.

    • EmilioFabioTorsello

      Sì ma quindi? Che significa questo commento? Argomentiamo per favore….per favore…

      • sinir696

        il bosone è un segno di dio

        perchè?

        l’ateismo è una religione!
        quindi i credenti hanno due religioni (quella per credere nel proprio dio e quella per non credere a quella degli altri)

        E’ stupido dire che il bosone elimina dio, ma bisognerebbe piuttosto dire che lo conferma!

        confermare dopo questa scoperta che dio esiste è ugualmente stupido di dire che non lo conferma!

        d’altro canto voi dite che la scoperta conferma dio… in che modo?

        curioso che si chiede di argomentare ad una di risposta di un articolo che di argomentazioni ne porta ben poche

      • ciccio

        intanto il nome “particella di dio” è stato assegnato senza ALCUNA finalità religiosa o di altra natura: un nomignolo.. nessuno (tranne qualcuno che affretta conclusioni senza logica) afferma che dimostra l’assenza di dio, ma sarebbe anche assurdo dire che ne conferma l’esistenza …e come? Si può filosofeggiare fin che si vuole ed ognuno può esprimere la propria idea, ma non farla passare per verità .. la scienza non si pone il problema se dio c’è o non c’è..

      • L’ateismo non è un religione. Non ne ha nessun connotato. Non credere in qualcosa che non ci sia nessuna prova esista non vedo cosa centri con l’esser devoti ad un ipotetico creatore. Portami evidenze dell’esistenza di un “signore” e cambierò idea (cosa che una religione non ammette).
        Dire che il bosone è un segno di dio è un’affermazione semplicemente senza forza. Cosa te lo fa pensare? Non solo, come la prova dell’esistenza dei bosoni conferma l’impianto divino? Ma non bisognava tenere separati religione e scienza?
        E poi perchè se una cosa è molto complicata, allora è evidentemente opera divina (come fai trasparire nell’ultimo pensiero)?

        Questo non è un articolo, è la tua visione della fisica delle particelle in salsa creazionista. Non ci sono argomentazioni. Un luogo comune e interpretazioni azzardate di ciò che si è dimostrato.

  3. ran

    sinceramente non sono ne credente né ateo, ma semplicemente agnostico. Sicuramente provo un sincero disgusto per gli ipocriti baciapile che ad ogni soffio di vento tirano fuori il loro concetto di dio (per poi cmq scusare in tutti i modi quei corrotti pedofili che afferiscono a quella struttura marcia e storicamente determinata rappresentata dalle gerarchie ecclesiastiche.
    Allora il nome di particella di dio proviene semplicemente dalla storpiatura e censura della frase inglese “the goddamn particle” (quella maledetta particella), come si può vedere più dettagliatamente qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Higgs (purtroppo gli ipocriti non sono solo in italia). Per il resto non starei a farmi troppe masturbazioni mentali su una notizia che deve essere tutta confermata, e chissà se lo sarà mai. Gli ipocriti e gli arrivisti non sono mica solo nella chiesa: anche la ricerca mi pare abbastanza infarcita di personaggi che si atteggiano molto a paladini della scienza quando sono precari, ma che diventano i peggiori squali disposti ad affermare qualsiasi cosa pur di fare carriera o vincere un premio nobel

  4. santroccio

    “il bosone è la miglior conferma che un Dio che “non gioca a dadi”
    esiste e ha una mente matematica. E anche la matematica – a modo suo –
    potrebbe essere intesa come una religione interpretativa, con regole
    proprie, principi inderogabili e dogmi.”

    Coosa?!? Quanto a parlare a vanvera direi che se la gioca bene anche questo giornalista.

    • EmilioFabioTorsello

      Ce la fa ad argomentare invece di limitarsi a un mero copia e incolla e qualche facile insulto?!? Da quanto vedo, temo di no…

      • sinir696

        posso dire la stessa cosa di te… la matematica non ha fede! la maggior parte delle teorie sono dimostrate e quelle poche non dimostrate funzionano.
        la presenza di dio non è minimamente provata e non è che pregando riesci a sollevare un uomo da terra o curare cancri…

        Il primo è un’emanazione – un “segno” – del secondo: Argomentazioni?

        in base al principio nihil ex nihilo – il bosone è la miglior conferma che un Dio che “non gioca a dadi” esiste e ha una mente matematica Argomentazioni?

    • erica balduzzi

      parla a vanvera chi insulta, non chi argomenta. Il giornalista ha portato una sua analisi, lei invece che analisi porta?

      • ciccio

        mi pare che le ARGOMENTAZIONI tanto richieste agli utenti NON ci siano nell’articolo in questione…sono delle semplici conclusioni non suffragate da alcuna prova…opinioni. Nulla più…Comunque non è questo il luogo per fare disquisizioni scientifiche.

  5. Mattia

    Gli atei a volte esagerano, ma gli anti-atei non se la cavano meglio… definire l’ateismo una fede è una di quelle argomentazioni che ti aspetti da un bambino di 3 anni… anche il relegare l’ignoto (o meglio, il non ancora spiegato) a una non-casualità è un filosofeggiare abbastanza vago e spicciolo…

    Non capisco perchè a fronte della leggerezza e superficialità dell’ateo medio bisogna rispondere con altrettanta superficialità….

    • EmilioFabioTorsello

      L’ateismo è a tutti gli effetti un atto di fede, banale anche doverlo sottolineare

      • Mattia

        L’ateismo non prevede di credere in nulla, quindi non c’è nessuna fede.
        L’ateismo non deve dimostrare la non-esistenza di nulla, quindi non c’è nessuna fede.
        L’ateismo non ha la presunzione di sapere, e il non-sapere (temporaneo) non richiede alcuna fede.

        Almeno le basi.

        • erica balduzzi

          intanto lei sta enumerando i “principi base” dell’ateismo come fossero i dogmi di una qualunque altra fede, e con la stessa lapidaria presunzione (spesso attribuita solo ai credenti) di essere innegabilmente nel giusto. Se n’è reso conto? :)

          “L’ateismo non deve dimostrare la non-esistenza di nulla” : eppure lo fa, rabbiosamente e con un qualunque pretesto, mischiando anticlericalismo spiccio con pseudo-analisi personalizzate del concetto di fede (e spesso senza fondamento, ma credete davvero che i credenti credano – scusa il gioco di parole – ad un dio barbuto seduto sulla nuvoletta o al creazionismo?! ) .
          “L’ateismo non ha la presunzione di sapere”: da tutti i commenti di chi si dichiara ateo, mi pare di evincere il contrario. O tutti color che si dichiarano atei sono scienziati, oppure molti si riempiono la bocca di frasi altrui, purché attacchino semplicemente chi crede.
          Resta il fatto che come non esistono prove empiriche dell’esistenza di dio (ma forse basterebbe il dubbio che dietro alla complessità e alla perfezione dell’universo e della natura ci possa essere una qualche forma di volontà intelligente, dal momento che dal caos non nasce mai nulla di perfetto o equilibrato…), non esistono nemmeno prove che la neghino. E allora?

          • Quando si parla di religione il senso della logica viene sovvertito. Visto che non si riesce a provarne l’esistenza si chiede di provarne la non esistenza. Assurdo. Con questo ragionamento io posso dire che il creatore di questo universo ha le sembianze di un grande e maestoso albero, un bel faggio secolare, situato in un posto inaccessibile. Certo non ci sono prove di ciò che dico, ma sfido chiunque a dimostrare (empiricamente!) che ciò che ho scritto è falso. Le ho fatto venire il dubbio?

            • erica balduzzi

              @facebook-1513907255:disqus francamente noto una tendenza piuttosto diffusa a non voler capire ciò che gli altri intendono. alla faccia del razionalismo.

              Per favore, esca dall’assurda convinzione tipica di chi sfotte i credenti secondo cui il dio dei credenti ha una forma fisica, di faggio o di persona, fluttua sulla nuvoletta, lancia fulmini e saette o cavolate affini. Restiamo nell’ambito di un discorso serio, se vi è possibile.
              Mi spieghi la logica dell’ateismo, allora. In che cosa si differenzia da una qualunque religione? Ha i suoi dogmi di partenza che guai a metterli in discussione (prova ne è l’atteggiamento offeso degli atei militanti qua sopra appena il mio collega ha sostenuto la tesi per cui potenzialmente anche la scienza e la matematica possono essere manifestazioni della sacralità intrinseca del mondo), le sue professioni di fede (“non credo!” ha la stessa indimostrabilità dell’ “io credo!”) e – volendo considerare un tipo di fede combattiva come paragone – ha anche la stessa militanza contro chi ha una visione diversa (attacchi e sfottò contro i credenti). Ora, di grazia, mi spieghi in che cosa si distingue l’ateismo da una religione.

              • Sembrava chiaro che quanto scrivevo evidenziasse l’impossibilità di dimostrare l’inesistenza di qualcosa. In ogni caso la prova è di chi afferma. E’ sempre cosi, non vedo perchè qui dovrebbe essere diverso. Io sono ateo, ovvero non credo dio esista, perchè non c’è alcuna evidenza che attesti il contrario. Applico semplicemente la logica che uso per tutto ciò che faccio nella mia vita. Senza dogmi o altro, di cui tra l’altro ora vorrei mi facesse qualche esempio.

                • @facebook-1513907255:disqus @dae2c3ff5059fdf9bb756dd9d797989b:disqus l’ateismo di per sé deriva solo da un pensiero logico e induttivo. Non c’è alcun atto di fede nel “non credere”, se di fronte a quella domanda che va a ritroso fino all’origine di tutto, che alla fine è l’unica che possa dare origine ad una opinione ragionata, cioè “perché?”,ci si risponde “Non lo so, ma una spiegazione fisica che non riguarda un Dio ci può essere”. Questo semplicemente perché come abbiamo visto sgretolarsi le spiegazioni divine a tutti quei “perché” del passato (perchè piove? perchè Giove mi piscia in testa) si può benissimo pensare che analogamente ci sia una spiegazione che esuli dio da tutto. A contrario, un spiegazione per la fede c’è, ed è lo sviluppo di una porzione di corteccia cerebrale posta nella fronte, che ci cerca di dare una spiegazione a tutto, e che, di fronte all’ignoto, inventa.

      • no, la fede è credere in qualcosa di indimostrabile senza porsi domande, la fede è per definizione irrazionale e ferm; l’ateismo è invece la conseguenza di una riflesione personale che porta una persona a decidere di uscire dalla religione di massa che nel 90% dei casi è stata insegnata dalla famiglia e dalla società e cercare risposte personali.

        l’ateismo è quindi una scelta razionale, una rinnucia ad una facile consolazione ed una continua ricerca di risposte.
        Se fossero portate le prove della esistenza di Dio l’ateismo non avrebbe più senso di esistere al contrario portando ad un credente le prove della non esistenza di dio si ottiene violenza e rifiuto ed irrazionalità… come l’interpretazione cristiana dei fossili come di trabocchetti messi da dio per trarre in inganno e far perdere la fede :-D ridicolo….

        non voglio stare qui a portare prove della non esistenza di dio, basterebbero a mio avviso il paradosso dell’onnipotenza, o il paradosso di epicuro … ma in fin dei conti l’onere della prova dell’esistenza di un essere sta a chi lo sostiene… come per babbo natale

        • Tiziana

          Di grazia…quali sono le prove della non esistenza di Dio? Non per difesa della fede ma per genuina curiosità, vorrei saperlo. Chi era, forse Antonino Zichichi che ha affermato che la scienza effettivamente non ha le prove che Dio non esista?
          I paradossi portati come esempio sono prove indirette, ragionamenti che si reggono sulla logica ma non hanno fondamento empirico – quell’empiricità che tanto piaceva a Galileo Galilei -, come i linguisti che provano a ricostruire l’indoeuropeo procedendo a ritroso dalle lingue di cui abbiamo reperti analizzabili, senza però avere la certezza che effettivamente fossero proprio quelle le parole utilizzate decine di millenni fa.
          Riconosco che questo articolo non sia poi una gran prova di giornalismo, non sento affatto soddisfatta la mia voglia di capirci qualcosa nel dibattito bosone-Dio-fede. Ma smettetela di sparare a zero pure voi, portatori della rabbiosa bandiera dell’ateismo a tutti i costi, per favore.

          • No ma scusa…come faccio a dimostrare l’inesistenza di dio se in quel campo la comune logica applicata a tutti i contesti umani non è accettata? Se uno afferma che dio esiste è suo l’onere della prova. Altrimenti esistono anche chessò… alladin ed il genio della lampada. Sono sicuro che non riuscirai a provare la loro non esistenza

            • Tiziana

              Certo, come non ci sono prove inconfutabili dell’esistenza di Dio – superfluo spiegare per l’ennesima volta proprio il significato della parola “fede” -, altrettanto non ci sono prove inconfutabili che non possa esistere. Considero sbagliato il voler imporre i dogmi ed i doveri di una fede ad esempio ai cittadini di uno Stato senza dar loro libertà di scegliere se fare i bravi cristiani (una religione a caso) o se “peccare”, ma questa è un’altra storia. I fedeli hanno l’onere della prova: vero, così come ce l’hanno anche i non credenti, altrimenti diventa una coercizione del medesimo livello. Se io fossi una (estremamente) brillante bambina delle elementari e un maestro mi dicesse “Bambini, l’universo è stato creato così e cosà”, potrei replicare “E chi ha messo insieme tutti i gas e le cose che sono state sparate dal Big Bang? E se c’erano già da prima, da dove vengono? Come si fa a creare qualcosa dal nulla? E come mai c’era la giusta combinazione per creare il nostro universo e non un altro, o addirittura non avere la combinazione giusta perché si formasse qualcosa che potesse avere un equilibrio durevole e non scatafasciarsi dopo un paio d’anni?”. A riguardo, consiglio “DIO E LA SCIENZA” di Guitton, oltre che tutti i suoi scritti in generale.
              Tante cose ancora non sappiamo, eppure troppo spesso ho trovato persone che si ammantano di un dubbio approccio scientifico, pensando che basti un ragionamento da sofisti per azzerare qualsiasi argomentazione di un credente. Non è che la scienza sia un'”arma” migliore, non è che chi si riempie la bocca di parole prese dal settore scientifico si pone automanticamente ad un livello di consapevolezza, o di attendibilità, superiore.
              E comunque ci sono persone che credono negli alieni, i bambini credono al mostro sotto il letto e adulti che considerano attendibile l’astrologia. Lasciando da parte il mago Oronzo, perché non si può considerare l’argomento Dio (e tutti i sottoargomenti che ne derivano) come l’occasione per confrontarsi, discutere, ragionare e magari far fare qualche passo avanti alla conoscenza umana? Dove mi giro mi giro, trovo persone che si considerano depositarie della Verità Assoluta, l’ostracismo nei confronti della fede (confondendo spesso Dio con il Vaticano o i mullah o chi per loro) è la prassi comune, e non ci si rende conto che si diventa dei crociati della Dea Scienza non meno ottusi degli integralisti religiosi. Tutto qua.

      • al massimo è un atto di NON fede, e credo ci sia una bella differenza! Un ateo al momento di decidere se credere o meno decide di non credere, è la fede che ti porta a credere, l’ateo non sente la fede.. direi che razionalmente definire l’ateismo un atto di fede è pesante :D

        • erica balduzzi

          @facebook-1004021965:disqus : “non credo perchè ho deciso di non credere”? Tutto qua lo sbandierato razionalismo?? :D
          Come vedi, anche l’ateismo parte da una convinzione personale, un dogma (di razionalismo spinto, ma comunque dogma) non dimostrabile. Esattamente lo stesso principio base da cui nasce un atto di fede. Quindi come vedi, la differenza non c’è, checché ne diciate.

      • Natnai

        Caro Emlio non credo che tu abbia mai compreso la vera essenza di come e cosa sono dovuti al niente. Quello che vorrei farti capire è che non si può e non si deve, anche se si crede dovuto, esemplificare una cernita cosi profonda di argomentazioni non decidibili.

      • fabio

        l’ateismo è una assenza di credenza quindi non puo essere una fede in nessun caso, l’ateo dice “non ci credo” alle assurde sparate religiose che sono , quando l’argomento è dio, assolutamente senza prove. io sono ateo e NON credo all’esistenza di un dio. ora dimostri come possa la mia assenza di credenza diventare una credenza o una fede. sono proprio curioso di vedere come lo dimostrera e si ricordi che se essere atei è una fede non-collezzionare francobolli è appena diventato un hobby .

  6. Hush

    Francamente non trovo alcun senso a questo articolo, se non quello di alimentare il polverone nato da un errore di traduzione e al contempo riaffermare il primato della religione sull’etica. Quindi secondo lei “nihil ex nihilo” riporterebbe comunque qualsiasi scoperta ad origini divine? Questa è una posizione soggettiva e di fede, per me non ha nessun valore.
    Posso solo immaginare la reazione dei matematici, trovando la loro disciplina paragonata ad una religione, per il resto replico con una massima di Bill Maher: “L’ateismo è una religione come l’astinenza è una posizione del sesso”.

  7. articolo decisamente superficiale e di parte, degno più dell’Avvenire che di un organo di informazione…
    innanzitutto, il termine particella di Dio è stato coniato a puri fini editoriali, il nome originale era “The Goddamn Particle” cioè la particella maledetta, trasformato in “the God Particle” che tradotto sarebbe la particella Dio che poi in Italia è stato ulteriormente travisato in “la particella di Dio” perchè facesse presa sulla massa come evidentemente ha fatto…non vi era alcuna intenzione di ricondurre tutto ciò alla religione.

    Mischiare religione scienza e dio non porta mai buoni risultati, sono d’accordo con l’autore, peccato che l’articolo non ne rispecchi i propositi; io vi leggo uno sterile attacco verso l’ateismo tacciato di essere una fede confondendo il dogmatismo religioso con il metodo scientifico, la sterilità delle posizioni fideistiche con il questionare e la ricercare prove razionali.

    L’esistenza del bosone supporta la teoria del modello standard in quanto conferisce massa alle particelle, cioè per semplificarla molto indica che la massa di genera spontameamente dalla rottura della simmetria (http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_standard), questo non dimostra proprio nulla su o contro Dio nè tantomeno può essere considerato una sua emanazione o personificazione. Si tratta solo di un termine in una teoria che nonostante sia enormemente complessa ancora non riesce a contemplare particelle ed energie oscure (ancora non rilevabili) che formano più del 90% dell’universo.
    La fisica quantistica è una scienza ancora giovane e molto complessa… in continua evoluzione e pronta a negare se stessa…

    ora in ultimo la cosa che più mi infastidisce è l’uso improprio della citazione di Einstein… sicuramente è stato un grande fisico ma le sue citazioni vengono sempre strumentalizzate e travisate: lui non è mai stato un deista e quella citazione è sbagliata e fuori contesto… il dio di Einstein è un principio creativo razionale, sicuramente molto diverso dalla visione umanizzata delle religioni tradizionali:

    « … Per
    me, la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto
    dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma
    primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna
    interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su
    questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è
    un’incarnazione delle superstizioni più infantili … »

    «Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi
    siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa
    biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che
    qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le
    lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso
    ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi
    sembra la situazione dell’essere umano, anche il più intelligente, di
    fronte a Dio. La convinzione appassionante della presenza di un
    superiore potere razionale, che si rivela nell’incomprensibile universo,
    fonda la mia idea su Dio»

    « Non
    riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia
    dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio
    concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica;
    lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo
    egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero
    dell’ eternità della vita
    e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme
    al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola,
    della Ragione che si manifesta nella Natura. »

    la frase corretta era:
    «Sembra difficile dare una sbirciata alle
    carte di Dio. Ma che Egli giochi a dadi e usi metodi “telepatici” […] è
    qualcosa a cui non posso credere nemmeno per un attimo»

    e contesta le leggi probabilistiche del modello di Bohr, sostenendo invece la natura deterministica ma stando alle attuali conscenze in questo aveva proprio ragione Bohr
    http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_indeterminazione_di_Heisenberg

  8. maomao

    ma chi è questo demente che ha scritto questo articolo!!!! poveri noi

    • EmilioFabioTorsello

      Sicuramente non un ignorante che invece di commentare (evidentemente non è in grado di argomentare) è solo capace di dare del demente.

  9. Giancarlo De Palo

    Bravo, Emilio Fabio. E’ il tuo commento più bello che io abbia mai letto. Sottoscrivo in pieno. Lo statuto della scienza, Kant docet, non è assolutamente quello di indagare Dio, ma tu citi giustamente Einstein, che nel suo genio scorse le tracce di Dio nell’universo. Io per motivi miei combatto Dio e la religione, ma non sono così vile e così idiota da negarne l’esistenza. Invece sulla rete il penoso spettacolo è appunto quello a cui fai riferimento…

  10. ilpapabuono

    20 miliardi di euro spesi per dimostrare che esiste una particella che giustifica la massa…del 6% dell’universo. Il 94% mancante (energia oscura e massa oscura) come lo giustificheranno? Rapida proporzione: ci vogliono 313,3 periodico miliardi di euro.
    Quando si ha in mano un modello che fa schifo la cosa giusta da fare è cercarne un altro, non spendere tutto quello che si ha per dimostrarlo.
    Qualche deficiente adesso parlerà di “ricadute tecnologiche”. Peccato che producano più disoccupati che ricchezza.
    E lei vien qui a parlare di Dio che non gioca a dadi. Cialtrone.

  11. Michele Ortore

    L’ipotesi del multiverso ormai è una realtà comunemente accettata; quindi la constatazione delle regolarità e simmetrie dell’universo, o anche di quelle dissimmetrie (come nel caso del bosone di Higgs e della massa delle particelle) che hanno permesso l’evoluzione della materia fino alla nascita della vita, così come tutto ciò che possiamo chiamare “principio antropico”, non possono essere più presi come la prova di una mente intelligente all’origine dell’universo. Perché di universi nati subito dopo il big bang, se è vera la teoria del multiverso, ce ne sono tanti quante erano le possibili combinazioni fra le costanti fondamentali dell’universo. Quindi il nostro universo è semplicemente il risultato di quelli che potremmo chiamare “tentativi”. Le cose che secondo me si possono rispondere però sono 1) La teoria del multiverso è stata pensata proprio per spiegare le inaspettate regolarità dell’universo; dunque la scienza si è trovata ad affrontare una realtà naturale che sembrava confermare l’ipotesi di un creatore intelligente, proprio quando dalla scoperta dell’universo ci si aspettava, invece, un graduale abbattimento dell’ipotesi Dio. Il che vuol dire che le cose sono più complesse e sorprendenti di come tutti si aspettano 2) Avremmo un Dio, e lo dico da credente e appassionato di scienza, che sarebbe alquanto cretino se avesse creato un mondo in cui fosse possibile rintracciare la sua presenza o la sua assenza con un microscopio o un acceleratore di particelle. Ho sempre pensato che nell’esplorazione della natura si può cogliere un riflesso del divino, uno stimolo alla spiritualità, e non certo le risposte ultime alla/della teologia. Per lo stesso motivo, sono completamente d’accordo sul fatto che l’ateismo è una chiesa: e come nella chiesa cattolica, ci sono sia i bigotti sia le persone più aperte e critiche.

    • Arianna

      Uhm, Mi spiace ma non condivido il tuo ultimo pensiero. L’ateismo NON è una chiesa. Non ne ha i connotati. Non ha dogmi o regole da seguire. Il che lo rende qualcosa di differente da una religione o da una chiesa.
      Seguendo questo tuo ragionamento, comunque, si potrebbe dire che i credenti hanno due chiese: quella del loro dio, e quella del non credo degli altri dei.

  12. Higgs

    Quanto ignoranza in un solo articolo…

  13. Giancarlo De Palo

    Ho letto i commenti precedenti al mio: la conoscenza della lingua italiana è direttamente proporzionale al livello culturale del commento stesso: che miseria! C’è gente che non ha né il ritegno né la vergogna di scrivere PRIMA ancora di aver pensato. Certo che l’ateismo è un atto di fede. Chi ammette di non sapere infatti si dichiara agnostico. Emilio, non ti curar di lor, ma guarda e passa!

    • eh bhè certo :D Ribadisco, credere in dio è L’ATTO DI FEDE (vuole significare: non avrai mai prove dell’esistenza di Dio, Dio esiste se senti la fede che ti porta a creder in lui) .. se non sento tale fede posso decidere di non credere all’esistenza di Dio (ateismo) o decidere che non mi interessa sapere se esiste o meno (agnosticismo) in entrambi i casi è l’assenza di fede (quella prova del cuore che non si spiega razionalmente) che ti porta a decidere di non credere all’esistenza di Dio… vorrei capire cosa non ti torna …

  14. ciccio

    “particella di dio” è stata data NON da Higgs…. è un nomignolo…potevano anche chiamarla “particella del diavolo” … il concetto non sarebbe cambiato…. Dire che è la dimostrazione che dio c’è oppure che non esiste è una fesseria galattica, perché la scienza non ha come scopo quello di dimostrare se dio c’è o non c’è, ma cercare risposte a infinite domande…e ogni scoperta porta con se altre domande …. il fatto che l’universo sia “complesso” (concetto relativo..) non significa per forza che ci sia un creatore…

  15. silver76

    confermata l’esistenza di dio come la scopa di casa mia conferma l’esistenza delle streghe.
    ricordiamoci che il mondo è piatto e il sole gira in torno alla terra.
    secondo me il fatto che credano in un dio conferma il fatto che discendiamo dalle scimmie.

  16. Andrea

    Articolo sconcertante. Perché purtroppo per il suo autore l’indeterminazione a cui si riferiva Einstein (“Dio non gioca a dadi”) a quanto pare accompagna anche il bosone nelle sue acrobazie creative. Per commentare le scoperte della fisica contemporanea bisogna avere consapevolezza di ciò che si dice. Perché se Dio esiste, secondo la scienza attuale c’è una significativa probabilità che non abbia la barba e che si faccia una gran risata a vedere come i credenti si arrampicano sugli specchi.

  17. Luca

    Che pagliacciata di articolo. E sono un fisico.

  18. Vale

    L’ateismo non può essere una fede, ancora meno una religione. Avere fede, credere in una religione, significa credere in un’entità, in un “qualcosa” di trascendentale, seguendo principi di condotta morale che da questo “qualcosa” scaturiscono. Noi atei non crediamo in nulla, e seguiamo quelli che sono i nostri principi morali, scaturiti dalla nostra coscienza. Negato il concetto di ateismo=fede.

    Il resto dell’articolo si commenta da solo. Affermare che la particella è un chiaro esempio dell’esistenza di Dio fa parte proprio della mentalità cristiano/cattolica che si ostina a voler dimostrare l’indimostrabile.
    La Chiesa è sempre stata contro la Scienza, e ora che la scienza ha fatto una scoperta INCREDIBILE, tutti a correrci dietro per affermare che in realtà è una dimostrazione dell’esistenza di Dio. Siete talmente contorti che faccio fatica a starvi dietro.

  19. volevo solo far notare che il bosone di higgs dimostra l’esistenza di dio quanto quella di Babbo Natale e degli unicorni rosa. l’autore inoltre si dovrebbe vergognare di scrivere un articolo così blasfemo nei confronti di Babbo Natale!!!!!!

  20. tra le altre cose dio ancora non ha mandato un fax di smentita. forse gli atei hanno troppa fiducia in se stessi, ma anche i credenti hanno la loro bella presunzione nell’usare dio per ogni scusa… e lo dice uno che in dio vi crede

  21. Emillio fabio torsello, vai a lavorare, che il giornalista non sai farlo!
    Il Bosone di Higgs viene chiamato particella di Dio per censurare il titolo originale di un trattato in cui se ne parlava, veniva definito come THE GODDAMN PARTICLE, ovvero, la stramaledetta particella, censurato poi in the god particle dall’editore per non mettere del turpiloquio in copertina dell’opera.
    Tutto questo discorso, queste speculazioni, queste affermazioni sono costruite sulla FUFFA!
    Rinnovo il mio invito Emilio Fabio Torsello, trova un lavoro più consono alle tue inclinazioni, ma lascia stare il giornalismo scientifico.
    Ignorante.

  22. Tiziana

    Ecco, proprio questo intendevo! Un minimo di umiltà o, se vogliamo, di apertura mentale nei confronti dell’idea che, FORSE, non abbiamo necessariamente ragione. Questo non significa aderire a questo quel pensiero come una banderuola che non ha una direzione propria, autonoma, ma ammettere l’idea che per quanto siamo sostenitori di una corrente di pensiero, la parte “opposta” può eventualmente tirar fuori qualcosa di interessante.
    Per me non è attendibile l’oroscopo perché non ha le basi scientifiche che noi consideriamo necessarie per prenderlo sul serio; idem, non mi piacciono i credenti o gli atei che pensano che “gli altri” siano da correggere e riportare sul cammino della vera conoscenza, perché finché non la pensano come loro sono ciechi, idioti, ottusi e via dicendo.
    Per quanto riguarda il mostro sotto il letto…dopo aver visto L’esorcista sono tornata a credere al mostro sotto il letto a 23 anni suonati, anche se solo per una settimana; se non si costringono gli altri a farlo, è così terribile credere a qualcosa che vada oltre la materialità mondo sensibile?