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Diritto di critica | November 22, 2024

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E a Montecitorio scoppia la rivolta: "Vogliamo le nostre ferie"

E a Montecitorio scoppia la rivolta: “Vogliamo le nostre ferie”

“E che diamine! Anche quest’anno ci lasceranno solo qualche briciolo di ferie”, si lamenta un deputato seduto alla buvette della Camera. Tra gli inquilini di Montecitorio c’è fibrillazione dopo l’annuncio del calendario dei lavori estivi. Il rischio è che si arrivi quasi a ridosso di Ferragosto. Niente ferie e niente Maldive. D’altronde c’è la crisi.

Niente vacanze. Certo, i parlamentari italiani già lo scorso anno dovettero rinunciare al tanto desiderato riposo. Quel dolce far nulla che con la calura romana d’agosto è quasi necessario. Ma chi pensava che quest’estate con Monti si sarebbe andati in vacanza, si è sbagliato di grosso. La crisi è ancora lì e il governo non vuole perdere tempo prezioso. Così, almeno fino al 12 agosto, yacht, pinne e Maldive rimangono solo un sogno.

Cicchitto portavoce dei vacanzieri. “Io ve lo dico: se ci volete far stare qui fino al 13 agosto, sono problemi vostri. A quel punto ve la dovrete trovare voi una maggioranza: in bocca al lupo!”, urla stizzito Cicchitto nei confronti del timido ministro Giarda che, raccontano, è rimasto letteralmente a bocca aperta. E non è la prima volta che l’esponente del Pdl si fa portavoce dei mal di pancia ferragostani. Lo scorso anno protestò, appunto, nei confronti della data di rientro dalle ferie. “Non parlo per me: vado in ferie a due ore di auto da qui, ma gli altri non ci saranno”. Troppo caldo.

Eppure a Montecitorio, da vari anni c’è l’aria condizionata. Certo, non c’è l’acqua cristallina di Malè, non ci sono i gabbiani di Porto Ercole, non ci sono le palme delle Bahamas. E soprattutto c’è il ministro Giarda. Un vero e proprio incubo. “Ma i tecnici in ferie non ci vanno mai?”, si chiede un altro deputato seduto alla buvette di fronte ad un esotico succo tropical. Il rischio, ora, è che i parlamentari senza ferie possano peggiorare i dati sul numero di italiani che quest’estate rimarranno a casa a causa della crisi: ben il 55%. Maledetta crisi.

Twitter: @PaoloRibichini

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