La Repubblica festeggia, la redazione minaccia lo sciopero contro i tagli - Diritto di critica
Cinque giorni di sciopero contro l’editore, Carlo De Benedetti, e il direttore, Ezio Mauro. Motivo del contendere: 78 licenziamenti che sarebbero all’orizzaonte nell’ambito dell’organico di Repubblica. Sì, proprio il giornale che – insieme ad altri quotidiani “di sinistra” – da sempre difende i precari e si batte per i diritti dei lavoratori. Ma sempre quelli degli altri.
Secondo quanto riporta Libero, infatti, che cita fonti del Comitato di Redazione di Repubblica, “L’idea di Mauro e De Benedetti sarebbe lasciare a casa 78 persone. All’interno della redazione starebbe già passando di mano in mano la bozza di un piano di riduzione del personale. E oggi (ieri, ndr) l’azienda ha sbattuto le porte in faccia al Cdr che chiedeva il mantenimento di alcuni impegni […] Nel comunicato, il Cdr accusa l’azienda di non proporre alcun progetto di sviluppo, ma solo di continuare a operare tagli di spesa. La critica più pesante […] si riferisce all’utilizzo “improprio” di pensionati e collaboratori”. E per uso improprio si intende la possibilità – per chi è stato prepensionato – di continuare a lavorare in redazione, circostanza per cui nell’ottobre 2011 l’Inpgi multò Repubblica per tre milioni di euro.
Lontano dalla kermesse autocelebrativa di Bologna, con aitanti cinquantenni che si confessano “innamorate” del direttore Ezio Mauro, dunque, la situazione sembra ben diversa e molto più drammatica.
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La settimana prima che il Papa arrivasse a Milano (dove è stato inneggiato dalle folle venute da tutto il mondo in tutta la città ) Repubblica-spalleggiata dagli altri giornali- ha fatto una campagna giornaliera contro Benedetto cercando di rovinare la visita.
Eppure non aveva considerato che il Papa avevava già fatto decine di visite in Italia all’estero e-sebbene i media avessero tentate di rovinarle – il mondo del voltontariato e dell’associazionismo cattolico aveva sempre vinto e il Papa era sempre stato accolto come una rock star da folle oceanich in tutto il mondo e da tatntissim giovani (differenza con le rock star: mentre queste dicono quello che i fan vogliono sentire il Papa fa sempre discorsi impegnativi e forti). La Domenica l’evento culminante. 1 milione di persone di ogni contintente e di 17o paesi a Milano per il Papa( la sera prima star quali Ennio Morricone avevano suonato e cantato per il Papa) Ma il giorno dopo la notizia non era sulle prime pagine.dUNQUE SE IL PAPA RADUNA UN MILIONE di persone a Milano non merita la prima pagina mentre la Kermesse di R è sulla prima pagina del giornale da una sett. Poi: nei giornidi Milnao i fedel hanno raccolto 500.000 eruo per i terremotatti. La CEI (GRAZIE ALL’OTTOper mille che per Repubblcia andrebbe abolito)ne aveva stanziati 3 milioni.Repubblica non ha dettto nullladi tutto ciò ma ha propagandato il fatto che isuoi giornalisti strapagati rinucniano a mezza giornata distipendio…tralasciandodi dire che ii Vescovi, e su indicazione dei Vescovi diversi preti-che prendono sicuramente molto meno dei giornalisti d iRepubblica-in occasione del terremoto dell’Aquila-avevano RINUNCIATO A UN MESE di STIIPENDIO
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