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Diritto di critica | November 22, 2024

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I giovani "viziati", si accontentano di 900 euro al mese - Diritto di critica

I giovani “viziati”, si accontentano di 900 euro al mese

Viziati e svogliati? Macché. I giovani italiani si accontentano di stipendi decisamente bassi pur di portare a casa qualcosa. E non è così vero che si rifiutino di andare a lavorare lontano da mamma e papà. È quanto emerge da una ricerca sui disoccupati under 35 pubblicata da DataGiovani.

Mille euro al mese, anzi…927. Il 75% dei giovani disoccupati è alla ricerca di un lavoro dipendente, soprattutto al nord dove si raggiunge l’84%. La stragrande maggioranza di questi (94,9%) sogna un posto a tempo indeterminato, ma allo stesso tempo è dispostissimo ad accontentarsi di un contratto a scadenza (95%). E lo stipendio? Altro che viziati bamboccioni come talvolta i politici, i “tecnici” e i commentatori politici disegnano i nostri giovani. Si accontentano di poco: addirittura meno di 1.000 euro. Per la precisione 927 euro. e pensare che il 37,8% si accontenterebbe di uno stipendio anche inferiore agli 800 euro.

Attaccati alla gonna di mamma? Macché! Il 23% dei giovani disoccupati è disposto a muoversi da casa. L’8,2% è disposto ad andare anche all’estero per cercare un’occupazione soddisfacente. Quelli non disposti ad allontanarsi dal comune di residenza per lavorare sono il 13,8%. Nonostante gli stereotipi che li vedono fortemente attaccati alla gonnella di mamma, sono proprio i meridionali quelli più disposti a muoversi. Al nord i giovani non disposti a lasciare casa per trovare lavoro sono l’85,1%, il 79,1% al centro e il 71,4% al sud.

Raccomandazioni o segnalazioni, così cercano lavoro. Che si tratti di mal costume o di necessità poco importa. Il 79% dei giovani cerca lavoro rivolgendosi prevalentemente ad amici e parenti, mentre il 75% invia il proprio curriculum alle aziende nella speranza di essere richiamato. Prevale quindi il fai-da-te. Anche perché i centri per l’impiego non sembrano affatto adeguati alle aspettative. La percentuale dei giovani che si affida ai vecchi uffici di collocamento sono quasi il 30%, in calo rispetto agli scorsi anni.

Flexsecurity, un lontano miraggio. I giovani iscritti al centro per l’impiego che non hanno più contatti con questo da più di 3 anni sono il 29,6%. Chi ha avuto contatti nell’ultimo anno è stato prettamente per rinnovare lo status di disoccupato o per sapere se ci fossero opportunità di lavoro. Solo l’1,1% è stato contattato per un’offerta di lavoro. Percentuali bassissime anche per i corsi di formazione: 1,2% quelli contattati per un corso di formazione professionale, il 2,9% per orientamento e consulenza. Dati, questi, che dimostrano la necessità impellente di riformare il sistema dei centri per l’impiego. “È impossibile parlare nel nostro Paese di Flexseurity per i giovani prendendo a modello le buone pratiche europee senza riformare profondamente il sistema dei centro per l’impiego”, sottolineano i ricercatori di Datagiovani. Questi centri dovrebbero “rappresentare il punto di congiunzione tra domanda e offerta di lavoro fornendo servizi efficaci per chi si deve collocare sul mercato del lavoro”.

Comments

  1. Eroscy

    Confermo che i centri per l’impiego NON servono a niente ma da anniiii,
    ho sempre trovato da me o tramite conoscenze il lavoro, se aspettavo il Cpi stavo fresca, non sanno proporre, nè avvicinare gente rimasta senza lavoro oltre gli anta a nuove opportunità
    nè sensibilizzare i giovani verso nuovi lavori,sembra che stiano lì e aspettano che te proponi a loro che cosa vuoi fare,sembra quasi che diamo fastidio se ci rivolgiamo a loro,riformare il Cpi sarebbe la cosa più intelligente da fare, perchè con l’evento del pc le info le trova direttamente l’interessato senza consultare il Cpi che diventa superfluo e inutile,creare un database Cpi-online sarebbe utile fornito di pass personale dove l’aggiornamento di disoccupazione
    curriculum e altro diverebbe più utile e veloce ma stà tecnologia la vogliamo usare o no?

  2. due palle

    UFFICI DI COLLOCAMENTO ??? secondo me è più facile trovare lavoro leggendo gli annunci scritti nei bagni dell’autogrill… che inutile disservizio di merda  ,come al solito in italia ,e li paghiamo pure …..

  3. Enzo Di Natale

    Non è vero, il centro per l’impiego serve a dare lavoro a tutti quelli che ci lavorano dentro. Basterebbe allargarli enormemente fino ad assorbire un paio di milioni di persone :-)

  4. Comedico

    confermo l’inutilità dei centri d’impiego……………io non sono molto disposto ad andare lontano da casa, ma credo di essere giustificato in quanto persona disabile,e con medici e famiglia vicino,sono più tranquillo………….anche perché cambiare residenza, e quindi ospedale di competenza, con la tempistica italiana, diventa un macello!
    Io, 30 enne, mi accontenterei di meno di 900 € al mese, ma nienteeeeeee, nessuno si assume la responsabilità di assumere una persona con Handicap, che schifooooooo………..

  5. Erique

    anche avere gente preparata sarebbe ultile ai centri per l’impiego…