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Diritto di critica | December 23, 2024

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In Italia l'agricoltura è rosa, parola del NYTimes - Diritto di critica

In Italia l’agricoltura è rosa, parola del NYTimes

L’agricoltura vincente, in Italia, è donna: a stabilirlo è il New York Times, che lo scorso 4 gennaio ha dedicato l’articolo “Growing beyond the fields” a tre generazioni di imprenditrici agricole di Pontinia, in provincia di Latina, scelte come esempio di agricoltura multifunzionale in cui il “fattore femminile” unito al fattore made in Italy si è rivelato vincente.

Sotto l’esame del NYT è finita infatti l’azienda agricola “La Mia Terra” di Pontinia, diretta da Tiziana Lauretti, sua madre Iolanda Di Girolamo e la nonna Fia Maria (91 anni): nata su un terreno paludoso bonificato sotto Mussolini e partita dalla vendita di frutta – in particolare le prugne e le Favette di Terracina, fragole molto dolci tipiche dell’area – l’azienda è stata costretta negli anni a diversificare la sua offerta per potere fronteggiare l’incombente crisi economica e la volatilità dei prezzi alimentari. «Oggi non si può sopravvivere soltanto vendendo fragole e susine – ha spiegato Tiziana Lauretti al quotidiano americano -: o si dispone di una grande azienda, oppure si tenta di diversificare l’offerta, come abbiamo fatto noi». Ecco allora che “La Mia Terra” è diventata un agriturismo dotato anche di piscina, nel quale è possibile soggiornare, stare a contatto con gli animali e comprare prodotti naturali a chilometri zero.

Un esempio simile a tanti altri sul suolo italiano – soprattutto per quanto riguarda le piccole aziende agricole che tentano di sopravvivere a questo periodo nero dell’economia – ma che sottolinea una tipicità specifica dell’agricoltura italiana: la forte presenza imprenditoriale femminile nell’ambito agricolo, nonostante il problema della mancanza di fondi e della troppa burocrazia.

Una situazione confermata anche dai dati preliminari del Censimento 2010, che mostrano come il numero delle aziende agricole in Italia sia sì calato del 32,2 %, ma anche come ad abbandonare i campi siano stati più gli uomini che le donne: ad oggi, circa un terzo delle aziende agricole sul nostro territorio è gestito da una donna.  «L’agricoltura del futuro – ha affermato Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna – sarà per la maggior parte femminile, come è sempre stata anche in passato»: Segrè ha sottolineato in particolar modo il sempre maggiore spazio che le donne stanno trovando nelle aree multifunzionali del settore, quali ad esempio l’agriturismo o l’agricoltura biologica.

La presenza di forza lavoro femminile nel settore agricolo è molto più massiccia in Italia che negli altri paesi dell’Europa occidentale. Secondo dati Eurostat, infatti, nel nostro Paese sono 1,3 milioni le donne impegnate nell’agricoltura, contro le 340 mila in Stati come la Francia o la Germania. Persino in Spagna, altro Paese europeo tradizionalmente agricolo, le donne che lavorano nel settore sono circa 660 mila, la metà rispetto a quelle italiane.

«Il coinvolgimento delle donne nell’agricoltura multifunzionale – ha spiegato al NYT Mara Longhin, presidente di Donne in Campo – ha aiutato la società in ambiti come la sicurezza alimentare, lo sviluppo rurale e la salvaguardia dei paesaggi naturali». Un potenziale che, tuttavia, fatica ancora ad essere riconosciuto a livello istituzionale: il nuovo ministro dell’Agricoltura Mario Catania ha già fatto presente che a causa della crisi «non ci sono risorse da mettere sul tavolo per l’agricoltura in rosa» da parte dello Stato. «Si fa un gran parlare di pari opportunità – ha affermato al riguardo Silvia Bosco di Coldiretti – ma in pratica sono molto limitate. E il supporto del Governo all’impresa femminile è praticamente inesistente».

Comments

  1. Johhny-11

    Moltissimi casi sono dovuti a donne prestanome per poter consentire al marito o ai figli un secondo lavoro come giardiniere o tuttofare in generale…ovviamente con redditi bassissimi e tutto il resto in nero!!! Logico che poi risulta un’azienda registrata ad una donna ma che poi alla fine è una casalinga comune!!!!