Calcio scommesse: 40 giocatori coinvolti e 10 nuove partite truccate - Diritto di critica
Una lista nuova di zecca di calciatori coinvolti nell’inchiesta. Una quarantina in tutto e alcuni dirigenti chiamati in causa dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni nell’interrogatorio davanti al procuratore di Cremona Roberto Di Martino il 27 dicembre scorso. L’iscrizione generalizzata – fanno sapere gli inquirenti – è un atto dovuto per far luce su 10 nuove partite, tre delle quali di Serie A, rispetto a quelle note agli inquirenti.
L’ex difensore di Parma e Roma Luigi Sartor è agli arresti domiciliari nella sua residenza di Parma. L’accusa è quella di essere il ‘contabile’ del gruppo, incaricato di avere contatti con gli uomini di Singapore. Nello specifico, gli inquirenti hanno ricostruito la ‘contestualità tra l’invio a Sartor di oltre 300mila euro (in data 01/03/2011) e le partite Inter-Lecce (vincita non andata a buon fine), Benevento-Pisa e Brescia-Lecce, che sarebbero state manipolate dal gruppo di Bologna (Signori e i suoi commercialisti), dopo gli incontri con Erodiani (il gestore di alcune agenzie di scommesse ndr) e il coinvolgimento dell’ex capitano del Bari Antonio Bellavista. La rete intricata di collegamenti avrebbe garantito agli asiatici la possibilità di puntare 300mila euro sulle suddette partite, con sicuri guadagni.
Il gruppo di Singapore è definito dagli inquirenti come “un’organizzazione dedita a promuovere la manipolazione di partite in Europa realizzando ingenti e illeciti guadagni. Ciò emerge dall’insieme dell’ordinanza di custodia cautelare e in particolare dalle conversazioni telefoniche, dalle accertate presenze-lampo negli alberghi e negli scali aeroportuali italiani degli uomini di Singapore e dalle confessioni di Perumal Wilson, di Singapore, rese all’Autorità finlandese e in sede di rogatoria (e anche da Cvrtak Marjio, sentito in Germania)”.
I giudici cremonesi continuano a indagare sui presunti conti svizzeri di Signori. Da chiarire la posizione del calciatore della Lazio Stefano Mauri, Luciano e Pellissier del Chievo, Benassi, Corvia e Ferrario del Lecce, il centrocampista del Padova, ex Genoa, Milanetto, Rickler del Bologna, Masiello, Bentivoglio, Padelli, Rossi e Parisi, ex del Bari e l’attaccante della Sampdoria Bertani. A rischiare, in caso di accertamento della colpevolezza dei calciatori, sarebbero le società per responsabilità oggettiva. Almeno tre punti di penalizzazione, per ogni atto illecito commesso da un singolo tesserato, oltre a un punto di aggravante per il raggiungimento del risultato frutto dell’illecito e un altro punto per l’aggravante della molteplicità. A rischio Lazio, Atalanta, Lecce, Novara, Chievo e Genoa.
L’unica certezza è la totale estraneità di Marco Di Vaio, che in un primo momento sembrava essere stato coinvolto a causa di alcune fatture di pagamenti. Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che erano solamente bollette liquidate dall’attuale capitano del Bologna nel periodo in cui abitò nella casa di Signori.
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