Doping, il ciclista Contador a processo. Rischia due anni di squalifica - Diritto di critica
Carne contaminata. Un’auto-trasfusione finita male. Queste le tesi di accusa e difesa che sono emerse dal processo per doping a carico del ciclista spagnolo Alberto Contador, già vincitore di 3 Tour de France e 2 Giri d’Italia.
Risultato positivo al clenbuterolo, una sostanza stimolante rinvenuta in parti infinitesimali nel suo sangue, dopo un controllo a sorpresa nel 2010, il corridore rischia fino a due anni di sospensione. In queste ore il dibattimento al Tribunale d’arbitrato sportivo (Tas) di Losanna, con un dossier di 4 mila pagine da analizzare e oltre 20 testimoni da sentire; il verdetto, invece, non si avrà prima di Gennaio 2012.
I difensori di Contador sostengono che il ciclista, all’epoca dei fatti, abbia mangiato una fetta di vitello contenente la sostanza incriminata (spesso somministrata agli animali e resistente alla cottura), e la stessa versione ha convinto la Federciclismo spagnola, che ha prosciolto “Il pistolero” lo scorso febbraio e gli ha permesso di continuare a gareggiare.
Torna così alla ribalta, mentre a Losanna proseguono le udienze tra il massimo riserbo, la questione della disparità di giudizio delle varie Unioni ciclistiche nazionali e della comunità scientifica in merito al doping.
Contro il campione spagnolo, invece, l’Unione Ciclistica Internazionale (che lo ha tenuto fermo dal luglio 2010 al febbraio 2011) e l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) ipotizzano un’auto-trasfusione allo scopo di migliorare le prestazioni (teoria avallata dalla presenza, nelle analisi di Contador, di sostanze plastiche riconducibili alle sacche che conservano il sangue), e per questo sono ricorsi al Tas.
Il clenbuterolo, presente in molti farmaci indicati per la cura dell’asma, dell’ipertensione o anche per una semplice emicrania, è un broncodilatatore (favorisce quindi la respirazione e la resistenza), e consente, sul lungo periodo e non senza controindicazioni, l’aumento della massa magra e la conseguente perdita di grasso. Secondo uno studio della Wada la probabilità di venire a contatto con carni infette è molto bassa (1 su 15mila); diversamente molti atleti (i bodybuilder per esempio), per risultare negativi al controllo antidoping, sospendono l’utilizzo di steroidi anabolizzanti e li sostituiscono con il clenbuterolo, al fine di limitare la perdita di massa muscolare.
I media spagnoli riferiscono che qualche settimana fa, durante un viaggio negli Stati Uniti, Contador ha accettato di sottoporsi alla prova della macchina della verità, presso un luminare dell’Università dello Utah. L’esperimento ha accertato la conformità delle dichiarazioni del ciclista con l’andamento dei grafici della macchina. Ora il Tas deciderà se ritenere o meno il risultato un prova aggiuntiva a favore del corridore.
Nel frattempo la Corte d’Appello di Tolosa, in Francia, ha confermato la condanna per doping a Riccardo Riccò, risultato positivo all’Epo durante il Tour de France del 2008. Per lui 2 mesi di reclusione (con la condizionale) e un’ammenda di 3mila euro.