Il colpo di coda del governo Berlusconi: le nomine dell'ultimo minuto - Diritto di critica
Mentre il governo cercava di far fronte all’attacco speculativo, il ministro Galan, annusata l’aria pesante pensava bene di fare alcune nomine. Non si sa mai. Così, il 2 novembre, il ministro della Cultura, invece di cooperare con i suoi colleghi ministri per predisporre le misure da presentare al G20, ha deciso di firmare il decreto con il quale nomina la Commissione per la cinematografia: 18 componenti chiamati a giudicare dal 2012 al 2013 film, cortometraggi e opere prime, per capire chi ha diritto ha finanziamenti pubblici e chi no.
Una torta da spartirsi. Se è vero che per la crisi i soldi che il ministro può devolvere sono sempre di meno, si tratta comunque di una fetta di quasi 30 milioni di euro l’anno. Nessun colpo di mano, si badi bene. Si trattava di un atto previsto da tempo, ma certamente fuori luogo di fronte alle ormai certe dimissioni di Silvio Berlusconi. Un colpo di coda per tenere sotto controllo un settore, quello cinematografico, da sempre ritenuto importante per creare consenso, nominando parenti di amici.
Partiamo dalle mogli di… Il ministro dei Beni culturali ha nominato Valeria Licastro Scardino, sposata con il commissario Agcom Antonio Martusciello, ex deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario ai Beni culturali nel lontano 1994. La su consorte non sembra avere grandi competenze cinematografiche. Infatti, in passato è stata segretaria di Confalonieri, dirigente di Fininvest e di Mondadori. A far compagnia alla Licastro, anche un’altra moglie di…: Antonia Postorivo, sposata con il senatore Pdl Antonio D’Alì, collega di Cesare Previti e cara amica di Niccolò Ghedini. La Postorivo era stata nominata già due anni fa. Ora cambia solo funzione: si occuperà, nel prossimo biennio dei lungometraggi.
Marzullo, dalla notte alla commissione. Un’altra riconferma è quella di Anselma Dell’Olio, moglie di Giuliano Ferrara, critica cinematografica. Almeno una persona competente. La passionaria Anselma lavora nella trasmissione di Gigi Marzullo, “Il Cinematografo”. E proprio il conduttore della notte è stato nominato da Galan commissario per la Cinematografia.
Trasparenza, questa sconosciuta. E pensare che l’associazione dei professionisti del cinema e di televisione, 100autori, aveva chiesto maggiore trasparenza e ricambio, con un turn over di 6 mesi. Invece no, il criterio di selezione rimane un grande mistero. Anche perché oltre alle mogli di, ci sono molti dipendenti ex dipendenti delle aziende di Silvio Berlusconi.
Un ex ministro in cerca di lavoro. Ora, dopo aver dato lavoro a tutti, Giancarlo Galan ora è senza impiego. Ha lasciato la presidenza della Regione Veneto per un posto da ministro. Ma adesso, dopo le dimissioni di Berlusconi, si ritrova disoccupato, visto che non è nemmeno parlamentare. Ci sarà ancora posto in qualche commissione?