Renzi lancia "Wiki Pd", ma sbaglia l'etimologia - Diritto di critica
Nella vecchia stazione Leopolda di Firenze, il sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi, ha radunato coloro che vengono considerati i “rottamatori” del PD. L’obiettivo è quello di ringiovanire – dal suo punto di vista – quello che doveva essere il maggiore partito della coalizione di centro-sinistra, sempre più ingabbiato nella morsa di Sinistra Ecologia e Libertà e dell’Italia dei Valori. Serviva una canzone persuasiva per dare un senso all’evento: “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang“, uno degli ultimi singoli di Jovanotti, è un simbolo di novità che fa da sfondo a un prosperoso crescendo di neologismi e nuovi paragoni.
Quelli chiamati una volta “sepolcri imbiancati” vengono identificati ora come “dinosauri” nella convention, con le immagini dei rettili arcaici proiettate alle spalle del leader. Le critiche non vengono risparmiate e sul palco si alternano i rampanti Pippo Civati (blogger e consigliere regionale in Lombardia) e Giulia Innocenzi (già opinionista da Santoro e rappresentante dell’area radicale). Ne emerge un attacco generalizzato ad una politica che deve essere fatta dai “giovani” e deve essere rivolta ad essi. Ma sul palco fiorentino sono attesi anche Parisi o Chiamparino, non propriamente la “new-generation” della lista. Prima ancora il parallelo tra D’Alema o Veltroni e i Gormiti.
Eppure Renzi avrebbe voluto parlare “non di polemiche, coalizioni, alleanze” ma “delle questioni vere, degli italiani”. Difficile, se l’obiettivo di fondo è quello del “rottamare”, del fare una sorta di “rivoluzione interna” – seppur pacifica – dei democratici. Un altro segnale evidente per dimostrare il concetto è il ricorso alle nuove tecnologie: per concretizzare l’idea, il primo cittadino fiorentino non esita a parlare di “Wiki-PD”. Con molta probabilità, il senso con cui Renzi intende la parola “wiki” è quello di “facilità”, di “comunità” (sul modello islandese, come è stato più volte detto). Tuttavia, per avvicinarsi e parlare al mondo web bisognerebbe conoscerlo in modo corretto. L’etimologia di “wiki” deriva infatti dalla lingua hawaiiana e significa “velocità”: la rapidità, in tal senso, non va pienamente d’accordo con la nostra politica né con le dinamiche interne del PD.
Una scommessa, quella di Renzi, che dovrebbe essere fondata su basi solide. A partire dalla conoscenza del vero significato dei termini usati per “raccontare” la comunità in cui – a suo giudizio – dovrebbe trasformarsi il PD. Il resto è politica.
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Il compito “affidato” a Renzi non è quello di diventare segretario del Pd, ma quello di fargli perdere le elezioni o nel caso il Pd le dovesse vincere, di far prevalere all’interno del partito la linea Prodi-Veltroni. In tema di economia, le ricette proposte da Renzi coincidono con quelle dei padroni della speculazione finanaziaria internazionale che vogliono costringere la politica a fare le privatizzazioni, le liberalizzazioni insieme alla completa deregulation del mercato del lavoro. In sostanza Renzi, con un ritardo di 20 anni, propone come nuove le ricette dell’ultraliberismo di Reagan e della Tatcher, proprio quelle che hanno portato il mondo sull’orlo del baratro. Renzi “in primis” dovrebbe rottamare se stesso in quanto espressione plastica della politica più spregevole.
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Caro Matteo, i dinosauri devono essere relegati all’opposizione dell”opposizione. Questa è una delle 100 cose da farsi. Sono pienamente convinto che le tue idee, se messe veramente in pratica, raccoglieranno consensi dalla Lega, oggi in crisi di credibilità, e dalla parte giovanile di Pdl e Udc, in forte crisi di identità. La politica governi onestamente le banche, la politica torni dalla parte della gente, la politica torni ad ascoltare, la politica serva ad arricchire il paese non i politici. Grazie Matteo. Gianluca Cardin Monselice (PD)
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Renzi sfacelo . Ha fatto di Firenze il rottame della cultura. Dopo il big bang andrà ad Arcore a portere il resoconto. Chi va al mulino si infarina ..e infatti ecco a voi il nuovo partito dei rottamatori: Forza Sinistra .
Renzi come Veltroni è per colpa loro che la sinistra perde.
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Addirittura! Quindi, anche secondo te, Renzi non avrebbe neppure verificato l’origine del “wiki” del prefisso? ^_^
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