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Diritto di critica | November 6, 2024

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Listaouting pubblica i primi 10 nomi. Contro le discriminazioni, discriminando - Diritto di critica

Listaouting pubblica i primi 10 nomi. Contro le discriminazioni, discriminando

Dieci politici, tutti di centro-destra. Ecco la prima lista di parlamentari, ministri e sottosegretari gay (o presunti tali) che nella vita pubblica avrebbero un atteggiamento omofobo. Insospettabili alcuni, meno altri. Ma sta di fatto che gran parte di questi è vicina a posizioni di Comunione e Liberazione. Tuttavia la scelta di pubblicare questa breve lista sul blog “Listaouting”, annunciato da vari giorni, sembra voler colpire alcuni esponenti della maggioranza e del governo in carica, più che voler sensibilizzare la popolazione alla causa omosessuale.

Non pubblicheremo qui la lista perché riteniamo fortemente scorretto discriminare queste persone per il proprio orientamento sessuale. Non solo riportare qui la lista viola la carta deontologica dei giornalisti, ma lede anche principi costituzionali importanti. Appare comunque un non-senso il fatto che dietro questa pubblicazione ci siano associazioni omosessuali che lottano contro discriminazioni di orientamento, discriminando a loro volta chi invece non ha mai fatto coming out.

“Questo è uno strumento politico duro ma giusto per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano perduri la regola dell’ipocrisia e della discriminazione”, si leggeva sul blog fino a pochi minuti fa. L’iniziativa, tuttavia, ha sollevato nei giorni scorsi, polemiche nel mondo omosessuale. “Essere gay non è un’offesa o un insulto, io non mi offendo se mi dicono che sono lesbica”, ha dichiarato nei giorni scorsi Paola Concia del Pd, scettica sulla decisione di pubblicare questa lista. Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd e omosessuale dichiarato, è ancora più duro: “Non mi dissocio dalla rivendicazione dei nostri diritti ma questa pratica non contribuisce a costruire un paese più civile”.

Comments

  1. Oscar

    Ma almeno il link alla lista potevate metterlo no? mica la avete pubblicata voi!
    listaouting su wordpress.com/

  2. Fabio

    Rivelare l’omosessualità di qualcuno significa infangare o discriminare? Essere omosessuali è dunque un fatto negativo se equiparato alla “macchina del fango” che alcuni giornalisti attuano nei confronti di esponenti politici?

    • L’orientamento sessuale è un fatto privato. Decide l’interessato se rivelare di essere gay, etero, bisessuale o se ama andare con più donne contemporaneamente. Mettere online una lista di nomi, tra l’altro nemmeno verificabile, significa mettere in moto la macchina del fango. Essere gay non è un fatto negativo. Però, allora spiegatemi perché si minacciano liste di questo genere se si ritiene che “non c’è nulla di male”. Gli anti-bigotti sono diventati bigotti. Che tristezza

      • Simonros

        Forse perchè le persone dell’elenco sono tutti sostenitori della “famiglia naturale” e offendono dalla mattina alla sera la comunità omosessuale. La minaccia ovviamente è per la loro credibilità, mica per altro.
        Qui non si sta offendendo nessuno, il punto è un altro, smascherare l’ipocrisia di politici che la mattina vanno a farsi benedire e passano il tempo a rilasciare dichiarazioni omofobe, mentre la sera tornano a casa dal proprio compagno. Non credo ci voglia molto per capirlo.

  3. pietro

    questi signori dimostrino con prove certe la loro eterosessualità…

    • Non penso che sia un’affermazione degna di un paese democratico.

  4. Io credo che la propria sessualità sia un fatto estremamente privato, ma credo anche che un politico, se intraprende una linea d’azione volta a discriminare gli omosessuali pur facendone parte, forse dovrebbe in qualche modo essere sottoposto al giudizio dell’elettorato.

    Sono combattuto tra il rispetto della privacy e il senso di giustizia nello sputtanare chi mente ai cittadini professandosi in una direzione ma comportandosi in maniera opposta.

    Non è forse una truffa ai danni dei cittadini?

  5. watchdogs

    anche l’amicizia è un fatto privato ma scommetto che se si scoprisse che un politico antimafia è amico di un mafioso tutti sareste favorevoli a che la notizia si divulgasse

    • Bhe, attenzione. Essere amici di un mafioso è un reato, essere omosessuali e omofobi è semplicemente ipocrisia. Non è punibile per legge.

  6. Leggetevi la Costituzione e la Carta europea dei diritti dell’uomo. Parlate di democrazia ma agite come il Giornale o Libero. Ricordiamoci di Marrazzo e Boffo. Qui ci sono famiglie che rischiano di essere rovinate da notizie incontrollate e non verificabili. Se non volete politici omofobi (gay o etero che siano) che votano contro il matrimonio gay e contro i Pacs, non c’è bisogno di sollevare la macchina del fango: Basta non votarli

    • Simonros

      E qui ci sarebbero anche migliaia di ragazzi che vengono presi per il culo dalla mattina alla sera perchè viviamo in un paese omofobo e razzista, che vivono in famiglie che li portano dallo psicologo quando vengono a sapere della loro omosessualità. E questo anche grazie a questi politici omofobi nell’agone politico e invece omosessuali nella loro vita privata. Liberissimi di farlo, per carità. Liberissimo io, cittadino, di voler vedere smascherate queste ipocrisie, visto che condizionano anche la mia vita. E smettiamola di pensare che questi si combattono solo con il voto. Io non li ho mai votati eppure sono tutti lì. L’unico aspetto debole di questa vicenda è quello della mancanza di foto o testimonianze a supporto.

  7. Davide

    Qui non si usa l’omosessualità come offesa. Io per lo meno non mi sento leso da questa cosa. Credo che qui si stia sottolineando il bipensiero di alcune persone, sviluppato appositamente per opportunismo: rinnegare la propria identità pubblicamente per mantenere una posizione privilegiata e un bel po’ di soldi… questo è devastante. Per i personaggi pubblici la questione delle “cose private” credo sia diversa, è qualcosa che fa parte della responsabilità che dovrebbero aver assunto queste persone nel momento in cui hanno preso la decisione di fare politica. Per quanto ormai la loro immagine si stia sgretolando agli occhi di molti sono ancora personaggi pubblici che facendo dichiarazioni pubbliche inevitabilmente finiscono per diffondere un pensiero, influenzando la percezione comune delle cose. Quando questi signori si sono presi le loro responsabilità su tutti noi, avrebbero dovuto pensarci. Ora, alla luce di questo già il fatto di nascondere la propria sessualità come se fosse qualcosa di sbagliato, sporco o che comunque bisogna nascondere, crea notevoli danni A TUTTI (e questa percezione è così radicata nella nostra cultura che una vita non basta a superarla…lo dico per esperienza personale). Se poi, non paghi di ciò, farciscono i loro dannosi silenzi con discorsi del calibro di CL, allora ci troviamo in piena tragedia. Io ritengo che l’unica cosa (legale) che si possa fare è tentare di screditarli al pubblico mostrando come il loro comportamento (quello politico e non quello sessuale) sia solo una questione di opportunismo che , come se non bastasse, crea danni enormi alla loro stessa “categoria” (perdonatemi il termine infelicissimo) nei confronti della quale hanno un potere (e quindi una responsabilità) ancora più grande dal momento che occupano una posizione dalla quale potrebbero (quindi dovrebbero) cambiare le cose.

  8. Emanuela Sasandari

    Ma qui nessuno ha da dire niente sull’orientamento sessuale di questi 10 o 100, a patto che questi a loro volta non scassino l’anima a chi ha il loro stesso orientamento sessuale!

    E’ come se io mò me ne vado in parlamento e faccio una legge dove dico che le donne prima di poter lavorare fuori casa devono badare ai figli e star dietro alle faccende domestiche, poi a casa io non faccio un tubo e lascio fare tutto a mio marito. Mica c’è niente di male, finché io e il marito siamo d’accordo, ma allora non ha senso che scasso per legge l’anima altrui.

  9. Luca

    Credo che troppe persone non abbiano capito il significato di questa pubblicazione.

    E’ fin troppo facile rilevare infatti che questa non è una lista di proscrizione anti-gay, ma vuole sottolineare quali sono (amesso che sia vero) i politici omosessuali che in tutti questi anni hanno sparato ogni sorta di nefandezza sugli omosessuali e le coppie gay.

    Ma davvero, amici di Diritto di Critica, non l’avete capito?

    Poi, per carità, se la lista non è vera: pazienza.

    Ma il significato della pubblicazione era proprio in questo senso: ci sono politici che per convenienza di rapporti con l’elettorato e la Chiesa fanno gli omofobi ma sono omosessuali (sempre ammesso che sia vero).

    Su, dai! Era così facile capirlo…!

    • Poi, per carità, se la lista non è vera: pazienza.

      Quindi se è diffamazione, pazienza? Immagino lei abbia una schiera di ottimi avvocati a buono prezzo.
      La mancanza di buon senso ha un costo.

  10. Tomraybans

    Paura delle liste di proscrizione, in un paese di fascisti camuffati da democratici, come tutti gli ex DC, già esistono, gli omosessuali italiani, sono tutti schedati fatevene una ragione!
    Poveretti gli Scalfarotto e la Concia, nemmeno degni di essere paragonati a Don Chisciotte, per quanto inutili e vani siano stati fino ad ora i loro tentativi politici,di migliorare le nostre condizioni, loro immersi nell’ipocrisia e i ridolini che li circondano, che sono solo dei politici inetti ed incapaci, dovrebbero tacere al riguardo emagari occuparsi di smantellare le liste che il ministero degli interni conserva gelosamente, buffoni!
    Ritengo assolutamente lecito, anzi doveroso questo ATTO DI GIUSTIZIA, si deve sapere chi nascondendosi ipocritamente, si oppone al miglioramento delle condizioni riguardanti i DIRITTI UMANI degli omosessuali, e non una minestrina, come il suo articolo vuol far apparire! Questa lista é UN DOVERE POLITICO RENDERLA PUBBLICA!
    Troppo spesso, questi BUFFONI DI UNA FALSA SINISTRA, si dimenticano, quanto siano differenti le condizioni di vita frà un’omosessuale borghese e benestante, e quelli delle classi operaie e lavoratrici, ma che lo si faccia all’interno di un partito come il PD-L, questo é indicativo del livello infimo in cui sono precipitati?
    Questi stupidi politicanti, tendono a considerare, il gran numero do coming-out nelle classi meno abbienti, come se questi debbano affrontare minori difficoltà, deformando completamente la realtà, ed in questa consapevole squalificazione umiliandoli ulteriormente! Sono i borghesi che non hanno gli attributi per affrontare le inevitabili umiliazioni quotidiane, proprio loro ed io sono fra questi, che in un modo o nell’altro, sono già abbondantemente protetti dal loro status privilegiato!
    La gravità patologica, di chi essendo omosessuale privilegiato, si opponga anche politicamente al riconoscimento DEI DIRITTI CIVILI é un’atto gravissimo che và denunciato, pubblicamente, non tanto per la sessualità ma per QUESTA SUPREMA IPOCRISIA POLITICA, questa si contronatura, che siano esposti al pubblico ludibrio e giustificatissima derisione, gente senza vergogna, come tutta la loro parte politica!

  11. dario

    Ma che cessi.Non uno che si salvi. Adesso manca solo la Papessa Ratzinger.