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Diritto di critica | November 25, 2024

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Bunga bunga IdV, una denuncia fa tremare il partito di Di Pietro - Diritto di critica

Bunga bunga IdV, una denuncia fa tremare il partito di Di Pietro

Nel tritacarne degli scandali sessuali ci finiscono tutti. Anche l’Italia dei Valori con il suo ex coordinatore regionale pugliese e attuale deputato, Pierfelice Zazzera e un suo senatore tra i più in vista, Stefano Pedica. La notizia – si badi bene – non la riporta (solo) Libero e i giornali della maggioranza ma anche L’Espresso in edicola oggi. L’accusa – è banale dirlo – va verificata e fino a prova contraria sono tutti innocenti. Lo scriviamo perché i diretti interessati avrebbero già minacciato querele.

La denuncia è partita dall’ex responsabile dell’Osservatorio pugliese dell’IdV sulla Legalità, Michele Cagnazzo. Zazzera avrebbe promesso l’assunzione di una giovane tarantina laureata in legge presso l’Ufficio legislativo del Parlamento. La denuncia parla poi di incontri, messaggi e appuntamenti “clandestini” in un albergo a Massafra, in provincia di Taranto. Una volta a Roma, invece, gli incontri tra i due si sarebbero verificati presso l’appartamento privato di Zazzera che non nega ma spiega: “era necessaria la presenza di lei sia perché consegnasse il curriculum sia per sottoscrivere alcune domande o moduli, insomma documenti finalizzati a perfezionare un rapporto di lavoro”. A questo punto sarebbe entrata la figura del senatore Pedica: “anche lui avrebbe messo una buona parola”.

Cagnazzo, però, già nel 2010 si era beccato una querela dal senatore IdV che anzi controbatte di essere stato tempestato di insulti dal suo accusatore su Facebook. Pedica ha fatto poi sapere di non temere alcunché da quest’inchiesta. A sostegno della denuncia ci sarebbe poi anche una minorenne che avrebbe subito avances da Pedica ma il cui nome non viene fatto.

L’impressione è che nell’Italia dei Valori si stia consumando una resa dei conti a suon di colpi bassi, capace di far tremare lo stesso Antonio Di Pietro che intanto tace. La palla adesso passa alla Procura di Bari.

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