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Diritto di critica | November 22, 2024

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Parentopoli in salsa leghista, Verona come Roma - Diritto di critica

Parentopoli in salsa leghista, Verona come Roma

Poco meno di un mese fa lo scandalo romano degli assunti all’Atac e all’Ama, due municipalizzate della Capitale, faceva gridare ai leghisti: “Roma ladrona”. Eppure quando la cosa avviene nel profondo nord nessuno grida, nessuno parla di “parentopoli” e i tg preferiscono ignorare. Eppure a Verona, città guidata dalla giunta Tosi, assunzioni sospette fanno tremare la Lega. O per lo meno dovrebbero.

La moglie del capo. Prima la moglie del sindaco Flavio Tosi e poi compagni di partito. Una serie di promozioni e di incarichi senza trasparenza e senza concorsi. La signora Tosi, Stefania Villanova, immediatamente dopo l’elezione del caro marito nel 2007 è stata promossa senza concorso a dirigente della sanità locale. Prima era una semplice impiegata sprovvista di laurea, necessaria per il posto che attualmente ricopre Lo stipendio venne triplicato: da 25mila euro lordi l’anno a 70mila. L’opposizione gridò allo scandalo dichiarando che si trattava di un vero e proprio scambio di favori. Fino al 2007, infatti, l’assessore regionale alla Sanità era lo stesso Tosi che, secondo quanto sostenuto dal centro-sinistra veronese, in cambio della promozione della moglie avrebbe rinunciato a correre per la carica di segretario regionale della Lega in Veneto, in favore della leghista Francesca Martini succedutagli come assessore alla Sanità.

E i compagni di partito? Ma non c’è solo la moglie di Tosi nel grande calderone della parentopoli veronese. L’azienda muncipale per il trasporto pubblico l’Atv, era guidata fino a qualche mese fa da Gianluigi Soardi, tessera della Lega e sindaco di Sommacampagna. Ha dovuto dimettersi di fronte alle accuse di truffa aggravata e abuso di atti d’ufficio. Secondo l’accusa, Soardi avrebbe utilizzato il Telepass pagato dai contribuenti per uso privato. Non solo: sembra che lo abbia utilizzato anche la moglie. E questa, giustamente, ha ricevuto recentemente un incarico di prestigio all’Amia, la municipalizzata addetta alla pulizia delle strade e alla nettezza urbana.

Parenti nelle municipalizzate. Ma di casi ce ne sono tanti altri. Sempre all’Amia (e società controllate) sono entrate la moglie e la sorella del sindaco di Sona e assessore provinciale (di area leghista), Gualtiero Mazzi. Le due donne sono in buona compagnia: un posto all’Amia lo ha trovato anche la sorella del segretario organizzativo provinciale del Carroccio, Giannino Castagna, insieme con il fratello del vicesindaco di San Giovanni Lupatoto e consigliere provinciale, Giuseppe Stoppato, e a Sardos Albertini, nipote di un noto avvocato inserito nella Lista Tosi alle passate elezioni comunali. In un’altra municipalizzata, la Amt, azienda addetta alla mobilità, è stata recentemente assunta la sorella dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, anch’egli della Lega Nord.

Insomma, tutti a bordo del Carroccio, c’è posto.

Comments

  1. idelbo

    cambiano i nomi o i simboli …ma non le malefatte! Ma visto che parliamo di Lega…come lo inquadriamo Renzo Bossi? Delfino ( sempre per rimanere in tema!)? E la signora Bossi? L’istruzione ha ricevuto tagli…e li hanno dati alla sua scuola!
    E’ la maledizionedel potere….o la “benedizione”…per il tempo che si stanno!!

  2. Mario

    E pensare che Tosi viene considerato un seghista non radicale!A me non me ne può fregare di meno….Tanto fra 6/10 anni resteranno i “4 seghisti al bar…!!!!!!!!!!”