L’Italia e il suo debito: dopo la Grecia sarà la prossima vittima? - Diritto di critica
Un enorme debito pubblico. L’agenzia di rating Standard&Poors ha definito l’indebitamento dello Stato italiano “preoccupante”. Questo è pari al 120% del Pil. Un dato che mette in allarme gli analisti internazionali, considerando che la Grecia, l’Irlanda ed il Portogallo hanno chiesto aiuto all’Europa con percentuali inferiori. Gli esperti sostengono, però, che il caso italiano non possa essere confrontato agli tre.
Dalla Grecia all’Italia, passando per la Spagna. La crisi del debito della Grecia ha fortemente scosso l’Unione Monetaria europea, obbligandola ad adattarsi ad una nuova era caratterizzata da una solidarietà finanziaria prima di oggi sconosciuta e mai neanche ipotizzata. La Grecia però è stata solamente la prima di una serie di paesi, con ultimo il Portogallo, la cui richiesta di salvataggio è stata immediatamente accolta dalle autorità europee. La situazione comunitaria è però ancora parecchio instabile. Secondo gli esperti, il prossimo Stato che probabilmente chiederà di essere finanziariamente soccorso sarà la Spagna. In questo caso l’intervento europeo potrebbe essere decisamente più costoso se paragonato a quello per il Portogallo, ma sostenibile. Mentre a far tremare l’Unione Monetaria sono alcune previsioni riguardanti l’Italia, troppo grande per essere salvata.
I risparmiatori, la salvezza dell’Italia. Il Belpaese attualmente sembra non avere alcuna difficoltà a finanziare il proprio debito. Questa situazione rimarrà stabile e dunque non presenterà alcun pericolo finché i tassi di interesse sui titoli di stato rimarranno bassi. La differenza fondamentale tra il caso italiano e gli altri paesi in crisi riguarda il risparmio privato. Nel nostro Paese questo è decisamente molto elevato. E’ questa la sua salvezza. In Italia, la ricchezza finanziaria privata, nonché quella immobiliare, compensa pienamente il debito pubblico estero in modo persino migliore di quanto avvenga in Francia ed in Germania. Un altro punto a favore dell’Italia è la prudenza delle banche italiane addirittura superiore a quella delle banche tedesche e britanniche.
L’Italia in bilico tra debiti e virtù. Al momento della creazione dell’Unione Monetaria Europea, la preoccupazione principale della Germania era proprio l’Italia nota per la sua storia di svalutazioni monetarie e di inflazioni. Tuttavia, fino ad oggi il nostro Paese ha dimostrato di riuscire ad andare avanti nonostante tutto e di convivere con il suo enorme debito in modo relativamente tranquillo e per il momento non preoccupante.
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