Sul rinvio a giudizio di De Magistris, per Di Pietro "ci sono persone e persone". Poi scappa - Diritto di critica
Qualche giorno fa avevamo analizzato la candidatura improvvisa di Luigi De Magistris (IDV) a sindaco di Napoli, muovendo qualche dubbio non tanto sulla sua levatura morale, quanto sulla sua particolare condizione di eurodeputato (carica che dovrebbe lasciare in caso di elezione) e di rinviato a giudizio per omissione di atti d’ufficio. Per dirimere ogni perplessità, ci siamo rivolti al presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, in visita a Bari, per rivolgergli (o tentare di farlo) poche domande al riguardo. Ecco il risultato.
Presidente Di Pietro, dopo la notizia della candidatura del prefetto Morcone per il PD, a Napoli si faranno di nuovo le primarie?
Assolutamente no!
E allora andrete da soli con De Magistris?
No, no. Semmai sarà il PD ad andare da solo… Le primarie sono state un disastro e l’hanno fatto tutto da soli. Il giudice Cantone non ha accettato la candidatura perché il PD stesso non lo voleva. Ci sono andato a parlare persino io e c’è andato pure De Magistris, ma non c’è stato niente da fare. Siamo alleati col PD in 1.500 città, tranne una: Napoli. De Magistris raccoglie il consenso di tanti cittadini, di tante realtà civiche della città.
Sì però…
Mi faccia finire! Ascolti, ascolti…
Prego.
Fino all’ultimo la nostra porta sarà aperta per accogliere il PD e chi vorrà rompere col passato napoletano, sostenendo De Magistris, visto che non vogliamo che regnino né i casalesi né i “cosentiniani”. Non sarà certo facendo un torto all’IDV che il PD vincerà a Napoli. De Magistris concentra in sé competenze, idee nuove e grande visibilità.
Ma il suo rinvio a giudizio non è un motivo ostativo alla candidatura, per voi che siete così restrittivi sull’argomento?
Non è affatto ostativo! Quella è una punizione che ha subito per aver fatto il suo dovere!
Allora ci sono reati e reati…
No! Ci sono persone e persone!
A quel punto avremmo voluto chiudere il sillogismo, chiedendo al presidente dell’IDV cosa succederebbe all’ex pm della procura di Catanzaro in caso di condanna passata in giudicato, per discutere di un’eventuale (legittima) flessibilità del concetto di ineleggibilità per chi ha sentenze definitive per reati lievi.
Onorevole, un’ultima domanda su De Magistris: in caso di…
No, no… Le ho già risposto sull’argomento, basta.
Ma…
E che, tutte a me?!
Fino a concedersi il bagno di folla dei militanti accorsi a salutarlo. Incontrare un politico faccia a faccia, come insegnano tanti video caricati su youtube, è molto diverso rispetto a quando li si guarda in tv. Evidentemente gli argomenti meno graditi (spinosi sarebbe davvero eccessivo, visto che i nostri dubbi erano davvero semplici) non fanno piacere a nessuno, persino a chi si proclama da sempre difensore della libera informazione. Per dirla (come dice lui stesso) in “dipietrese”, ci sono domande e domande. O forse, ci sono politici e politici.
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