Italia, prima al mondo per energia solare
Il nostro paese può vantare il primato mondiale per percentuale di impiego del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica
L’Italia è il paese del solare. Dopo anni di incentivi, i pannelli fotovoltaici sono oggi realtà e producono l’8% dei consumi energetici degli italiani. Seguono in classifica la Grecia con il 7,4% e la Germania con il 7,1%. Lo rivela un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), organizzazione intergovernativa dell’Ocse, sui 29 paesi più industrializzati al mondo.
La classifica dei virtuosi. Dopo Italia, Grecia e Germania, i paesi che utilizzano di più il fotovoltaico sono il Belgio e il Giappone (intorno al 4%), poi la Bulgaria, la Repubblica ceca e l’Australia (intorno al 3,5%). La Cina è al ventunesimo posto, con solo l’1% del suo fabbisogno coperto dal sole, con evidenti ripercussioni sull’inquinamento atmosferico. Peggio della Cina fanno gli Usa, al 25° posto con meno dell’1%.
Una rendita di posizione. L’Italia può vantare una rendita di posizione per le politiche attuate tra il 2007 e il 2012. Oggi gli incentivi sono drasticamente ridotti, anche se il governo sembra intenzionato a portare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dall’attuale 43% al 50% nei prossimi anni.
Una crescita globale dell’energia solare. Il rapporto dell’IEA “Snapshot of Global PV Markets” mette in luce come non solo l’Italia sia il paese che più di tutti sfrutta l’energia fornita dal sole, ma anche una positiva crescita globale del fotovoltaico pari a 50 gigawatt nel 2015, per un totale di circa 227 gigawatt. La crescita maggiore è stata in Cina, con 15,3 gigawatt in più nel 2015, seguita da Giappone (11 GW), Usa (7 GW), Ue (7 GW) e India (2 GW).
L’Italia è il paese del solare. Dopo anni di incentivi, i pannelli fotovoltaici sono oggi realtà e producono l’8% dei consumi energetici degli italiani. Seguono in classifica la Grecia con il 7,4% e la Germania con il 7,1%. Lo rivela un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), organizzazione intergovernativa dell’Ocse, sui 29 paesi più industrializzati al mondo.
La classifica dei virtuosi. Dopo Italia, Grecia e Germania, i paesi che utilizzano di più il fotovoltaico sono il Belgio e il Giappone (intorno al 4%), poi la Bulgaria, la Repubblica ceca e l’Australia (intorno al 3,5%). La Cina è al ventunesimo posto, con solo l’1% del suo fabbisogno coperto dal sole, con evidenti ripercussioni sull’inquinamento atmosferico. Peggio della Cina fanno gli Usa, al 25° posto con meno dell’1%.
Una rendita di posizione. L’Italia può vantare una rendita di posizione per le politiche attuate tra il 2007 e il 2012. Oggi gli incentivi sono drasticamente ridotti, anche se il governo sembra intenzionato a portare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dall’attuale 43% al 50% nei prossimi anni.
Una crescita globale dell’energia solare. Il rapporto dell’IEA “Snapshot of Global PV Markets” mette in luce come non solo l’Italia sia il paese che più di tutti sfrutta l’energia fornita dal sole, ma anche una positiva crescita globale del fotovoltaico pari a 50 gigawatt nel 2015, per un totale di circa 227 gigawatt. La crescita maggiore è stata in Cina, con 15,3 gigawatt in più nel 2015, seguita da Giappone (11 GW), Usa (7 GW), Ue (7 GW) e India (2 GW).