E se questa volta avesse ragione Bersani?
Il governo annuncia la volontà di voler innalzare il limite all'uso dei contanti a 3mila euro. ''Un regalo agli evasori''
Questa volta ha ragione Pierluigi Bersani. La decisione di innalzare a 3mila euro il limite di legge per l’uso dei contanti è un regalo agli evasori e ai riciclatori di denaro sporco. La decisione del governo Renzi di innalzare il limite, oggi fissato dal governo Monti a 1.000 euro, potrebbe vanificare i successi ottenuti in questi ultimi anni contro l’evasione fiscale. Lo stesso premier qualche giorno fa a Verona ricordava come l’evasione dell’Iva si è ridotta sensibilmente. Certo, non solo grazie al limite del pagamento in contanti, ma anche grazie all’uso incrociato di dati bancari dei furbetti del fisco.
Brindano gli evasori. Mantenere il limite a 1.000 euro è necessario in un paese in cui l’uso della moneta elettronica (con pagamenti attraverso bancomat e carte di credito) è ancora piuttosto limitato. Colpa delle banche che applicano tassi troppo alti, ma colpa anche dell’atteggiamento dei cittadini, poco propenso ad usare carte e pagamenti elettronici. La scelta del governo Monti ha creato alcuni problemi ai pensionati, per l’accredito della pensione, in assenza di conto bancario. Tutto, però, si è risolto al meglio. Gli unici ai quali il limite continua a non andare giù sono le associazioni del commercio e dell’edilizia.
Alleati, ma a che prezzo? “È un piccolo aiuto all’economia”, spiega Matteo Renzi. Già, ma anche a costo di favorire il nero e l’evasione. Solo di IIva lo Stato italiano perde ogni anno 40 miliardi di euro, soldi che potrebbero, questi sì, rilanciare l’economia con un radicale taglio del costo del lavoro. Su questo il governo non può e non deve cedere. L’innalzamento del limite non era nell’agenda del Pd, ma è stata messa sul tavolo da Ncd di Angelino Alfano e potrebbe essere la chiave per far passare in Parlamento la legge sulle unioni civili. In fondo l’alleato va accontentato soprattutto quando è in difficoltà. Ma a che prezzo?
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Questa volta ha ragione Pierluigi Bersani. La decisione di innalzare a 3mila euro il limite di legge per l’uso dei contanti è un regalo agli evasori e ai riciclatori di denaro sporco. La decisione del governo Renzi di innalzare il limite, oggi fissato dal governo Monti a 1.000 euro, potrebbe vanificare i successi ottenuti in questi ultimi anni contro l’evasione fiscale. Lo stesso premier qualche giorno fa a Verona ricordava come l’evasione dell’Iva si è ridotta sensibilmente. Certo, non solo grazie al limite del pagamento in contanti, ma anche grazie all’uso incrociato di dati bancari dei furbetti del fisco.
Brindano gli evasori. Mantenere il limite a 1.000 euro è necessario in un paese in cui l’uso della moneta elettronica (con pagamenti attraverso bancomat e carte di credito) è ancora piuttosto limitato. Colpa delle banche che applicano tassi troppo alti, ma colpa anche dell’atteggiamento dei cittadini, poco propenso ad usare carte e pagamenti elettronici. La scelta del governo Monti ha creato alcuni problemi ai pensionati, per l’accredito della pensione, in assenza di conto bancario. Tutto, però, si è risolto al meglio. Gli unici ai quali il limite continua a non andare giù sono le associazioni del commercio e dell’edilizia.
Alleati, ma a che prezzo? “È un piccolo aiuto all’economia”, spiega Matteo Renzi. Già, ma anche a costo di favorire il nero e l’evasione. Solo di IIva lo Stato italiano perde ogni anno 40 miliardi di euro, soldi che potrebbero, questi sì, rilanciare l’economia con un radicale taglio del costo del lavoro. Su questo il governo non può e non deve cedere. L’innalzamento del limite non era nell’agenda del Pd, ma è stata messa sul tavolo da Ncd di Angelino Alfano e potrebbe essere la chiave per far passare in Parlamento la legge sulle unioni civili. In fondo l’alleato va accontentato soprattutto quando è in difficoltà. Ma a che prezzo?