Donne in Aeronautica, quando il cielo si tinge di rosa
In occasione della Festa delle Donne ricordiamo tutte quelle che rivestono ruoli e compiti da sempre appannaggio degli uomini
L’Aeronautica militare è sempre più rosa. Se solo nel 2012 le donne arruolate come volontarie rappresentavano il 7,2% della truppa, oggi raggiungono il 9,6%. Una crescita costante registrata anche ai vertici. Il segno che quei lavori considerati qualche tempo fa prerogativa esclusiva degli uomini, oggi possono essere svolti senza problemi anche dalle donne.
Nessun ruolo è precluso. In Aeronautica militare come nelle altre forze armate non ci sono ancora generali donne. Ma la presenza femminile anche tra gli ufficiali sta crescendo. Le donne ufficiali nel 2012 erano il 3,3%, mentre due anni dopo sono il 4,3%. Dal 2000, anno in cui il cosiddetto gentil sesso è stato ammesso al servizio militare, la presenza femminile in Aeronautica è costantemente aumentata. Sono meteorologhe, addette stampa, ma anche fucilieri dell’aria, piloti di elicotteri e di caccia. Insomma, non c’è più un ruolo che gli viene precluso.
Tra gli ufficiali sempre più donne. Anche se la presenza femminile è più evidente nella truppa, la percentuale delle donne ai vertici sembra destinata ad aumentare velocemente. Non solo perché dal 2012 al 2015 le domande di ammissione all’Accademia aeronautica di Pozzuoli da parte di giovani ragazze è pari a circa il 17% del totale, ma anche perché, confrontando i dati delle ammissioni, le donne che hanno vinto il concorso negli ultimi anni sono in continua crescita. Se nel 2009 il 9,3% degli ammessi era donna, lo scorso anno la percentuale ha raggiunto il record del 24,7%. Il segno che nei prossimi anni la presenza femminile in questa forza armata diventerà veramente importante.
Samantha e la sfortunata Mariangela. La presenza delle donne in Aeronautica, soprattutto di quelle donne che rivestono oggi ruoli prima impensabili, è emersa prepotentemente agli occhi dell’opinione pubblica lo scorso agosto quando due Tornado in addestramento sui cieli di Ascoli si sono scontrati, esplodendo in volo. Ai comandi di uno dei due caccia c’era Mariangela Valentini (nella foto), 31 anni, corpo minuto, capelli biondi rigorosamente raccolti e occhi profondamente azzurri. Qualche mese dopo sotto i riflettori c’è ancora una donna dell’Aeronautica: Samantha Cristoforetti, primo astronauta donna italiana, impegnata oggi sulla base spaziale internazionale.
Niente quote rosa. Ma la strada è tutt’altro che in discesa. In Aeronautica, come nelle altre forze armate, non esistono quote rosa. La selezione non tiene conto del sesso ma solo dei risultati. Così, ad eccezione del 2014 quando la percentuale delle allieve sugli ammessi in accademia ha superato per la prima volta quello delle iscritte alle selezioni rispetto al totale delle domande, le donne nelle selezioni precedenti hanno faticato un po’ di più rispetto agli uomini.
L’Aeronautica militare è sempre più rosa. Se solo nel 2012 le donne arruolate come volontarie rappresentavano il 7,2% della truppa, oggi raggiungono il 9,6%. Una crescita costante registrata anche ai vertici. Il segno che quei lavori considerati qualche tempo fa prerogativa esclusiva degli uomini, oggi possono essere svolti senza problemi anche dalle donne.
Nessun ruolo è precluso. In Aeronautica militare come nelle altre forze armate non ci sono ancora generali donne. Ma la presenza femminile anche tra gli ufficiali sta crescendo. Le donne ufficiali nel 2012 erano il 3,3%, mentre due anni dopo sono il 4,3%. Dal 2000, anno in cui il cosiddetto gentil sesso è stato ammesso al servizio militare, la presenza femminile in Aeronautica è costantemente aumentata. Sono meteorologhe, addette stampa, ma anche fucilieri dell’aria, piloti di elicotteri e di caccia. Insomma, non c’è più un ruolo che gli viene precluso.
Tra gli ufficiali sempre più donne. Anche se la presenza femminile è più evidente nella truppa, la percentuale delle donne ai vertici sembra destinata ad aumentare velocemente. Non solo perché dal 2012 al 2015 le domande di ammissione all’Accademia aeronautica di Pozzuoli da parte di giovani ragazze è pari a circa il 17% del totale, ma anche perché, confrontando i dati delle ammissioni, le donne che hanno vinto il concorso negli ultimi anni sono in continua crescita. Se nel 2009 il 9,3% degli ammessi era donna, lo scorso anno la percentuale ha raggiunto il record del 24,7%. Il segno che nei prossimi anni la presenza femminile in questa forza armata diventerà veramente importante.
Samantha e la sfortunata Mariangela. La presenza delle donne in Aeronautica, soprattutto di quelle donne che rivestono oggi ruoli prima impensabili, è emersa prepotentemente agli occhi dell’opinione pubblica lo scorso agosto quando due Tornado in addestramento sui cieli di Ascoli si sono scontrati, esplodendo in volo. Ai comandi di uno dei due caccia c’era Mariangela Valentini (nella foto), 31 anni, corpo minuto, capelli biondi rigorosamente raccolti e occhi profondamente azzurri. Qualche mese dopo sotto i riflettori c’è ancora una donna dell’Aeronautica: Samantha Cristoforetti, primo astronauta donna italiana, impegnata oggi sulla base spaziale internazionale.
Niente quote rosa. Ma la strada è tutt’altro che in discesa. In Aeronautica, come nelle altre forze armate, non esistono quote rosa. La selezione non tiene conto del sesso ma solo dei risultati. Così, ad eccezione del 2014 quando la percentuale delle allieve sugli ammessi in accademia ha superato per la prima volta quello delle iscritte alle selezioni rispetto al totale delle domande, le donne nelle selezioni precedenti hanno faticato un po’ di più rispetto agli uomini.