Maltempo: alluvione a Carrara, il disastro annunciato
Non c'è pace per il territorio toscano. Colpita duramente la città di Carrara con esondazioni e allagamenti. Allerta anche in Piemonte e Liguria
I lampi e tuoni che si sono susseguiti per tutta la notte non facevano prevedere nulla di buono. E ancora una volta, come molte altre purtroppo, Carrara si è svegliata sott’acqua. Nonostante i tanto proclamati lavori di messa in sicurezza degli argini, qualche anno fa, il fiume Carrione è esondato trascinando con sé detriti, alberi e 200 metri, ben 200 metri di muro d’argine, completamente distrutto dalla furia delle acque, all’altezza di Avenza. Proprio lì accanto, in una segheria, alcuni operai sono stati recuperati dall’elicottero della Protezione Civile. Si erano rifugiati sul tetto del capannone quando il muro dell’argine aveva cominciato a cedere. Dal centro della città la piena è così scesa velocemente fino a Marina di Carrara, allagando l’abitato. Esondato anche il torrente Parmignola, al confine con la Liguria.
Per fortuna nessuna vittima, i due cittadini stranieri che risultavano dispersi sono stati infatti ritrovati vivi; la loro abitazione è una delle tante vecchie casupole che si affacciano proprio sul fiume, a rischio costante di piena.
Centinaia di famiglie non possono uscire di casa e decine di persone sono sui tetti delle loro abitazioni in attesa dei soccorsi. Già predisposti alcuni centri di accoglienza per la notte. Per bloccare la falla dell’argine servirebbero blocchi di marmo ma, con il centro storico allagato, è impossibile raggiungere le cave. Se qualcosa non ha funzionato, si saprà nelle prossime ore. Certo è che l’allerta è stata data in tempo dalla Protezione Civile; bisogna ora capire se la manutenzione del fiume e degli argini è stata efficiente.
Il maltempo sta flagellando anche il resto della Toscana, Liguria e Piemonte.
Arianna Pescini, corrispondente da Carrara
I lampi e tuoni che si sono susseguiti per tutta la notte non facevano prevedere nulla di buono. E ancora una volta, come molte altre purtroppo, Carrara si è svegliata sott’acqua. Nonostante i tanto proclamati lavori di messa in sicurezza degli argini, qualche anno fa, il fiume Carrione è esondato trascinando con sé detriti, alberi e 200 metri, ben 200 metri di muro d’argine, completamente distrutto dalla furia delle acque, all’altezza di Avenza. Proprio lì accanto, in una segheria, alcuni operai sono stati recuperati dall’elicottero della Protezione Civile. Si erano rifugiati sul tetto del capannone quando il muro dell’argine aveva cominciato a cedere. Dal centro della città la piena è così scesa velocemente fino a Marina di Carrara, allagando l’abitato. Esondato anche il torrente Parmignola, al confine con la Liguria.
Per fortuna nessuna vittima, i due cittadini stranieri che risultavano dispersi sono stati infatti ritrovati vivi; la loro abitazione è una delle tante vecchie casupole che si affacciano proprio sul fiume, a rischio costante di piena.
Centinaia di famiglie non possono uscire di casa e decine di persone sono sui tetti delle loro abitazioni in attesa dei soccorsi. Già predisposti alcuni centri di accoglienza per la notte. Per bloccare la falla dell’argine servirebbero blocchi di marmo ma, con il centro storico allagato, è impossibile raggiungere le cave. Se qualcosa non ha funzionato, si saprà nelle prossime ore. Certo è che l’allerta è stata data in tempo dalla Protezione Civile; bisogna ora capire se la manutenzione del fiume e degli argini è stata efficiente.
Il maltempo sta flagellando anche il resto della Toscana, Liguria e Piemonte.
Arianna Pescini, corrispondente da Carrara