Isis, quanto è reale la minaccia per l'Italia?
I bersagli primari dell’Isis potrebbero piuttosto essere britannici, francesi e statunitensi, nonché quei paesi arabi che partecipano attivamente alla coalizione. La decapitazione dello scalatore francese Herve Gourdel lo dimostra chiaramente e vale la pena tener presente che l’attacco è comunque avvenuto fuori del territorio dell’Ue. Un chiaro segnale, per l’Isis è più facile colpire obiettivi fuori dall’UE; questo non significa che in Europa non vi siano rischi, ma non bisogna neanche cadere nella trappola dell’allarmismo perché è questo che l’Isis cerca, ovvero trasformare un razionale timore in paura irrazionale. Da sempre le organizzazioni terroriste cercano di minare la quotidianità della popolazione ritenuta nemica e i media dovrebbero evitare di prestare involontariamente il fianco.
In aggiunta, vale la pena dare all’Isis tutta questa visibilità mediatica? Nel periodo precedente alle Olimpiadi invernali di Sochi diversi media russi evitarono accuratamente di dare spazio alle minacce dell’Emirato del Caucaso, il quale cercò di farsi pubblicità nei mesi precedenti all’inizio dei Giochi con le bombe di Volgograd, ma non riuscì ad andare molto oltre; al resto pensarono le forze di sicurezza della Federazione Russa.
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