Quelle insostenibili contraddizioni quando parliamo di droghe leggere e pesanti
Abolita la legge Fini-Giovanardi che equiparava la detenzione di uno spinello allo spaccio, si è tornati al far west, con una legge obsoleta
Il ritorno ad una legge obsoleta. Del resto, come già aveva sottolineato il capo del Dipartimento politiche antidroga di Palazzo Chigi, Giovanni Serpelloni, ora bisognerà ridefinire le norme perché la realtà è profondamente cambiata: «La ‘Jervolino-Vassalli’ è stata fatta quando c’erano certe droghe che non esistono praticamente più, quando la percentuale di Thc (il principio attivo, ndr) nella cannabis era del 5% mentre oggi siamo arrivati al 55. E soprattutto per l’arrivo sul mercato di nuove droghe sintetiche che ai tempi non esistevano». Ad ogni modo, non è solo il buon senso ad uscire sconfitto da questo cambio di rotta, pure la politica sembra soccombere, in balìa di decisioni altrui. Non è la prima volta, del resto, che una sentenza della magistratura scavalca la decisionalità parlamentare: forse è tempo che la politica si riprenda la propria autonomia.
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Il ritorno ad una legge obsoleta. Del resto, come già aveva sottolineato il capo del Dipartimento politiche antidroga di Palazzo Chigi, Giovanni Serpelloni, ora bisognerà ridefinire le norme perché la realtà è profondamente cambiata: «La ‘Jervolino-Vassalli’ è stata fatta quando c’erano certe droghe che non esistono praticamente più, quando la percentuale di Thc (il principio attivo, ndr) nella cannabis era del 5% mentre oggi siamo arrivati al 55. E soprattutto per l’arrivo sul mercato di nuove droghe sintetiche che ai tempi non esistevano». Ad ogni modo, non è solo il buon senso ad uscire sconfitto da questo cambio di rotta, pure la politica sembra soccombere, in balìa di decisioni altrui. Non è la prima volta, del resto, che una sentenza della magistratura scavalca la decisionalità parlamentare: forse è tempo che la politica si riprenda la propria autonomia.