Flop dell'Italia calcistica, è l'Anno zero
Il secondo fallimento consecutivo ai mondiali riapre il dibattito sulla crisi del calcio italiano. Dopo quattro anni di belle parole non è cambiato nulla
Ricominciare dai campi di terra. È tutto da rifare questo calcio all’italiana. Ma si deve ripartire dalle società. Gli stadi sono vuoti e le squadre sono sotto il giogo delle tifoserie violente. Quello che è accaduto nella finale di Coppia Italia è il segno del declino del calcio e delle istituzioni che lo rappresentano, ancor più del flop mondiale. Va ricostruito tutto dalle fondamenta: ridare il calcio (giocato e guardato) ai giovani, emarginando le tifoserie e ridimensionando il peso delle società. Poi va ridiscussa la formula (massacrante del campionato) e anticipata la sua fine nell’anno del mondiale e dell’europeo. E poi vanno finanziati i settori giovanili. Perché i campioni come Paolo Rossi nascono sui campi di terra battuta con le reti bucate e i pali arrugginiti. Non su Twitter, tra creste, orecchini, tatuaggi e macchine potenti.
Ricominciare dai campi di terra. È tutto da rifare questo calcio all’italiana. Ma si deve ripartire dalle società. Gli stadi sono vuoti e le squadre sono sotto il giogo delle tifoserie violente. Quello che è accaduto nella finale di Coppia Italia è il segno del declino del calcio e delle istituzioni che lo rappresentano, ancor più del flop mondiale. Va ricostruito tutto dalle fondamenta: ridare il calcio (giocato e guardato) ai giovani, emarginando le tifoserie e ridimensionando il peso delle società. Poi va ridiscussa la formula (massacrante del campionato) e anticipata la sua fine nell’anno del mondiale e dell’europeo. E poi vanno finanziati i settori giovanili. Perché i campioni come Paolo Rossi nascono sui campi di terra battuta con le reti bucate e i pali arrugginiti. Non su Twitter, tra creste, orecchini, tatuaggi e macchine potenti.