Novant'anni fa l'omicidio Matteotti, quel socialista contro il fascismo
Il 10 giugno del 1924 veniva ammazzato il politico che denunciò il fascismo. «Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non l’ucciderete mai», diceva
L’omicidio Dieci giorni più tardi Matteotti venne rapito sul lungotevere mentre si recava a Montecitorio, e ucciso di lì a poco. La sua morte scatenò un’ondata di sdegno nelle forze dell’opposizione e in tutto il Paese, e per il nascente fascismo fu il momento più delicato: per un attimo, ma solo per un attimo, si pensò che soprusi e illegalità di quel partito avessero i giorni contati. Come andò la Storia, è noto.
Oggi in varie parti d’Italia fondazioni, associazioni e gruppi di studiosi ricordano la figura del deputato antifascista, e ne svelano vari aspetti: in particolare a Milano, presso la biblioteca Sormani, fino al 28 giugno è visitabile la mostra “1924-2014: attualità di Giacomo Matteotti”, che raccoglie monografie, opuscoli, giornali e documenti d’archivio sulla vita politica e i discorsi del socialista.
L’omicidio Dieci giorni più tardi Matteotti venne rapito sul lungotevere mentre si recava a Montecitorio, e ucciso di lì a poco. La sua morte scatenò un’ondata di sdegno nelle forze dell’opposizione e in tutto il Paese, e per il nascente fascismo fu il momento più delicato: per un attimo, ma solo per un attimo, si pensò che soprusi e illegalità di quel partito avessero i giorni contati. Come andò la Storia, è noto.
Oggi in varie parti d’Italia fondazioni, associazioni e gruppi di studiosi ricordano la figura del deputato antifascista, e ne svelano vari aspetti: in particolare a Milano, presso la biblioteca Sormani, fino al 28 giugno è visitabile la mostra “1924-2014: attualità di Giacomo Matteotti”, che raccoglie monografie, opuscoli, giornali e documenti d’archivio sulla vita politica e i discorsi del socialista.