Analisi di una sconfitta: tutti gli errori di Grillo e Casaleggio
Dall'intervista con Mentana fino al salotto di Vespa, passando per piazza San Giovanni, i due guru del M5S non si sono accorti di tanti - troppi - sbagli
di Virgilio Bartolucci | 26 Mag 2014Aggiungi questo articolo al tuo Magazine su Flipboard
Invece Grillo e Casaleggio hanno scelto il linguaggio esasperato da battaglia ultimativa: “o noi o loro”. Commettendo un altro errore: cercare sempre di far sentire colpevole e colluso chi ha un’idea diversa. Un messaggio molto violento che ha caricato i 5 stelle più imbevuti di “grillismo” per l’altro scontro. Quello combattuto su ogni social media nella terra di mezzo del web. Una massa di integralisti, cresciuti al grido di “andate e diffondete”, che hanno prodotto più danni che altro. Rendendosi capaci di monopolizzare l’intero elettorato pentastellato, qualificandolo – suo malgrado – come una massa indistinta e acefala di assetati di sangue virtuale.
In mezzo a tutta questa confusione una sola cosa è chiara: come un Robespierre “de no’antri” sul banco degli imputati dinanzi alla ghigliottina scintillante, stavolta c’è Beppe Grillo.
Il problema, in mezzo a tanti etero-diretti, sarà trovare qualcuno disposto a giudicarlo. Come ha detto Casaleggio chiudendo a San Giovanni “che la forza sia con voi…”
@virgiliobart
di Virgilio Bartolucci | 26 Mag 2014Aggiungi questo articolo al tuo Magazine su Flipboard
Invece Grillo e Casaleggio hanno scelto il linguaggio esasperato da battaglia ultimativa: “o noi o loro”. Commettendo un altro errore: cercare sempre di far sentire colpevole e colluso chi ha un’idea diversa. Un messaggio molto violento che ha caricato i 5 stelle più imbevuti di “grillismo” per l’altro scontro. Quello combattuto su ogni social media nella terra di mezzo del web. Una massa di integralisti, cresciuti al grido di “andate e diffondete”, che hanno prodotto più danni che altro. Rendendosi capaci di monopolizzare l’intero elettorato pentastellato, qualificandolo – suo malgrado – come una massa indistinta e acefala di assetati di sangue virtuale.
In mezzo a tutta questa confusione una sola cosa è chiara: come un Robespierre “de no’antri” sul banco degli imputati dinanzi alla ghigliottina scintillante, stavolta c’è Beppe Grillo.
Il problema, in mezzo a tanti etero-diretti, sarà trovare qualcuno disposto a giudicarlo. Come ha detto Casaleggio chiudendo a San Giovanni “che la forza sia con voi…”
@virgiliobart