Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Diritto di critica | December 22, 2024

Scroll to top

Top

Scacco matto a Renzi

Renzi_soloL’ANALISI – Lo spazio di manovra di Matteo Renzi è minimo. Il neosegretario del Pd, infatti, nonostante la sua sicumera politica, è quanto mai impantanato in quel partito che credeva di poter guidare con il cipiglio del leader giovane e rampante. Peccato che quel modo di fare inizia a convincere sempre meno, così come l’altalena di dichiarazioni sul futuro del governo Letta.

E se nel partito del sindaco di Firenze c’è chi lo vorrebbe fuori dai giochi per autocombustione, anche la situazione fuori dal Pd non è semplicissima. Secondo le migliori intenzioni del neosegretario, il Partito democratico dovrebbe vincere praticamente da solo contro l’armata Brancaleone – incerta sì ma pur sempre numerosa – che si sta assiepando a destra, attorno all’eterno Silvio Berlusconi: Lega, Fratelli d’Italia, gli alfaniani del Nuovo centro destra e il figliuol prodigo Pierferdinando Casini e chi più ne ha più ne metta. Il rischio è addirittura che la coalizione guidata dall’ex Cavaliere raggiunga il fatidico 37% già al primo turno e vada a governare da sola, con la legge promossa proprio da Matteo Renzi.

Come ovvio, Silvio Berlusconi sapeva benissimo che un po’ tutti, sotto elezioni e con l’obbligo di riunirsi in coalizione, sarebbero tornati all’ovile. Dall’altra parte, a sinistra, invece, il Pd non può contare che su eventuali alleati come la debole Scelta Civica o Sel di Nichi Vendola, entrambi partiti in  declino. E dopo che Casini si è fatto traghettare sull’altra sponda, non esiste più nemmeno un centro cui fare riferimento: l’alternativa impossibile è Beppe Grillo.

Renzi, dunque, sembra aver commesso l’errore dei suoi predecessori:  sottovalutare Silvio Berlusconi. Mentre infatti a sinistra in questi ultimi anni tutte le forze politiche si sono concentrate e riunite attorno e all’interno del Partito democratico o di movimenti che non sono riusciti a entrare in Parlamento (Di Pietro e i suoi, per citarne uno), a destra Berlusconi ha diversificato l’offerta, moltiplicato gli interlocutori, creato più di un bacino di potenziali elettori  marcando differenze lievi. Il risultato è che adesso il Pd si ritrova praticamente solo davanti alle prossime elezioni, mentre il centrodestra è attrezzatissimo con Alfano a fare addirittura da ago della bilancia del governo Letta.

L’unica alternativa – ma anche questa presenta più contro che pro – è la staffetta tra Renzi e Letta, soluzione ben vista ieri dai mercati ma poco gradita ai cittadini che, dopo lo smacco della sparizione delle preferenze dall’Italicum, si ritroverebbero adesso con l’ennesimo governo calato dall’alto, creato ad arte mischiando le carte. Il tutto dopo gli slogan ripetuti fino alla nausea sull’incoronazione popolare del neosegretario e dei tre milioni di elettori che hanno votato alle primarie del Pd. In caso di staffetta, Renzi confermerebbe quanto già si vocifera: non ha rottamato nessuno e, anzi, si è fatto cooptare nel “sistema”. Senza dimenticare che l’Italia avrebbe a quel punto cambiato il quarto premier in un anno, di cui solo uno nominato dopo elezioni politiche

Lo spazio di manovra, dunque, per il “giovane” Renzi sembra essere ormai ridotto al minimo. E da homo novus che era, quasi un re eletto prima del tempo, rischia adesso di perdere scettro e corona proprio quando tutti credevano che fosse a un passo dal trono.

Twitter@emilioftorsello

Comments

  1. Nedo

    E’ fantastico come in queste Profondissime e Articolate Analisi e Proiezioni su alleanze, coalizioni & spartizioni non si menzioni quasi mai il movimento, se non con un fugace ‘quelli di Grillo’.

    Sig. Torsello, ma sinceramente, onestamente, rileggendo non sente che sta trascurando un pezzo – forse il più grande – del puzzle? Davvero non crede che queste Profondissime e Articolate Analisi e Proiezioni non stiano più in piedi, e lo staranno sempre meno a causa (o grazie, dipende dalla prospettiva) del Movimento 5 Stelle?

  2. Diagor74

    Renzi è il cavallo di Troia di Berlusconi, le sue frequentazioni di Arcore la dicono lunga, l’unica alternativa sono i 5 Stelle, sono convinto che basterebbero 6 mesi di governo pentastellato, che le persone archivierebbero i partiti definitivamente, perchè non farli provare? In fondo abbiamo fatto provare tutti, perchè loro non possono?Paura che siano capaci?

  3. abitante

    Per come la vedo io, ora ce lo becchiamo come minimo fino al 2018 con il bene placito della finanza, (che è il vero elettore), a meno che alle europee gli italiani abbiano un sussulto di dignità e votino in maggioranza M5S, a quel punto il re e il principe di Firenze sarebbero denudati, ci spero, ma so che le nostra battaglia era per riacquistare dignità per noi stessi ma non tutti ne fanno un principio imprescindibile.

  4. abitante

    Ora ce lo becchiamo come minimo fino al 2018 con il bene placito della finanza, (che è il vero elettore), a meno che alle europee gli italiani abbiano un sussulto di dignità e votino in maggioranza M5S, a quel punto tutti i re e i principi sarebbero denudati, ci speriamo, ma lo sapevamo che le nostre battaglie erano per riacquistare dignità per noi stessi ma non tutti ne fanno un principio imprescindibile

  5. Michele Barberi

    RICORRENZE !!! – 14 FEBBRAIO 1929 AL CAPONE FA STRAGE DEGLI UOMINI DI BUGS MORAN ; 14 FEBBRAIO 2014 RENZI FA STRAGE DEGLI UOMIN DI ENRICO LETTA !!!!