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Diritto di critica | November 5, 2024

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Quello che Grillo non dice sul finanziamento pubblico ai partiti

Beppe Grillo in un comizioUn po’ come per il finanziamento pubblico ai giornali, anche per i contributi pubblici alla politica ci sono cose che il comico genovese, a capo del MoVimento e dei grillini, non dice.

Quando si parla di abolire il finanziamento pubblico ai partiti (qui la proposta del MoVimento 5 Stelle) – anche se pochi pare se ne rendano conto – il rischio è di “privatizzare” la politica con finanziatori esterni ben più “pesanti” rispetto a quelli in campo oggi. La macchina partitica nostrana, infatti, anche in assenza di soldi pubblici, avrà comunque bisogno di fondi per far funzionare la struttura organizzativa, dare uno stipendio ai funzionari, pagare gli eventi. E se adesso a sovvenzionare il tutto c’è l’odioso finanziamento pubblico, la sua paventata soppressione – la notizia infatti è falsa – rischia di rendere i partiti schiavi delle lobby e dei grandi finanziatori.

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Ma c’è dell’altro. Abolendo il sovvenzionamento pubblico, infatti, potranno permettersi di fare politica solo i Berlusconi o i Grillo di turno, i ricchi capaci di finanziare e strutturare una macchina mediatica e organizzativa tale da reggere il confronto nazionale. E non si dica che i grillini con il loro comico hanno pagato le campagne elettorali con le sole donazioni dei cittadini perché è di tutta evidenza come, senza il traino dei V-Day degli anni precedenti e la capacità mediatica di Grillo (certo non a costo zero!), il Movimento Cinque stelle non sarebbe quello che oggi vediamo: se un qualsiasi cittadino si fosse messo in rete lanciando proclami o promuovendo spettacoli di tasca propria, non avrebbe certo ottenuto l’eco che ha avuto il comico genovese e che ha poi portato alla nascita del MoVimento Cinque Stelle.

Privatizzare la politica, dunque, rischia di mettere i partiti in mano ai ricchi e alle lobby. E a poco varranno eventuali soglie di finanziamento: come spesso accade, basterà cambiare la società o l’associazione “benefattrice” per parcellizzare le donazioni.

La domanda è: cosa diranno i difensori dell’abolizione del finanziamento pubblico quando le grandi lobby del tabacco o del petrolio o – ancora – le banche inizieranno ad aprire in modo ben più copioso di quanto già non accada i rubinetti delle sovvenzioni? Quanta libertà di manovra avranno i politici nel fare le leggi e regolamentare la società? E non si dica che il MoVimento cinque Stelle funziona senza finanziamento pubblico perché può contare sulla macchina mediatica e la visibilità del comico con il suo blog, ricco di pubblicità e clic, ormai divenuto uno dei principali – se non l’unico – strumento di comunicazione dei Cinque Stelle, capace di generare vasta eco mediatica, rlanciare campagne, fare da collettore per le iniziative del MoVimento. Un po’ come il simbolo del M5S: di proprietà di Beppe Grillo. Come dire: se il comico che li guida all’improvviso sparisse – con tutta la sua macchina mediatica e organizzativa e con il suo blog – e se il MoVimento Cinque Stelle fosse “ridotto” a quello che siede in Parlamento, allora avrebbero ragione.

E lo stesso discorso sul finanziamento pubblico ai partiti andrebbe fatto per i giornali: abolendo le sovvenzioni statali all’editoria resterebbero in piedi solo i grandi gruppi e morirebbero i giornali minori. Ma anche questo Beppe Grillo non lo dice, anzi.

Twitter@emilioftorsello

 

 

Comments

  1. Perchè ora i Partiti non sono in mano alle Lobby ?
    Ora credi che tutti quei milioni e milioni di Euro servano SOLO a fare politica ?
    Quei soldi ingrassano ingranaggi che, senza, morirebbero e non li sosterrebbero più.
    I giornali ? Scrivessero meglio, forse, la gente li comprerebbe: come chi vende qualsiasi cosa. Se vendi a qualità/prezzo onesto…resti in piedi…sennò chiudi.
    Ma anche qua….vedo che le fette di salame son sempre sugli occhi di chi vuol continuare a campare sulla pelle degli altri…come sempre.
    Continua a scrivere cazzate…vai :)

    Distinti saluti.

  2. Bin

    Ma che cazzate di interventi, basta che le donazioni siano limitate ad un massimo di poche migliaia di Euro, e vedi che i Partiti si mettono a dover fare sforzo di fund raising come si deve, nelle strade e per le porte chiedendo l’attenzione ai cittadini ed ai loro iscritti.

    Anche negli Stati Uniti il limite di donazione ai partiti e’ di $123k ed ai candidati e’ di $2.6k.

  3. Paolo Ciofi

    Basta istutuire un tetto massimo alle donazioni ed il gioco e’ fatto. Volere e’ potere. Ma non giriamoci intorno, nemmeno Re Giorgio vuole abolirli… ci sguazza pure lui.

  4. Giuseppe Torri

    Credo che sia un pretesto per incassare soldi furbescamente,
    chi fa politica deve preoccuparsi di recuperare i fondi dai propri elettori,
    lo Stato sostiene economicamente (equamente e senza opulenza),
    le istituzioni parlamentari ministri ecc.
    In conclusione la politica non c’entra nulla con lo Stato,
    infatti le istituzioni non sono uffici di partito,
    un partito serio costruisce politici che;
    la Costituzione Italiana, le leggi italiane, le regole istituzionali e le regole morali,
    le assimila come fondamenta,
    per poter rappresentare politicamente i colleghi cittadini.

  5. Mirco

    Basta parlare di spendere soldi per la politica, ce la gente senza lavoro, casa, speranza. Quel articolo è vergognoso come la politica in ultimi 20-30 anni.

  6. Manuel Xueref

    la proposta dei 5Stelle pone un tetto massimo delle donazioni da parte dei privati. Problema risolto. Adesso impegnamoci a riprenderci il miliardo che ci hanno levato in 20 anni illegalmente. Quando i 5Stelle usano parole come “ladri” e “disonesti” in parlamento, hanno tutto il diritto di farlo visto che 1 miliardo ci e stato rubato in modo disonesto.

    • Vinicio

      … in 20 anni… meno di 1€ a testa x 20 anni… Le frodi di Berlusca ci sono costate di più

  7. cirifischio

    Allora, intanto iniziamo a togliergli tutti i soldi, i privilegi, i compensi ecc. ecc. e facessero come i 5 Stelle. Poi se le banche, le lobbies finanzieranno in modo illecito qualsiasi politico per il proprio tornaconto, si possono inasprire le leggi per metterli in galera e buttare la chiave.

  8. Fabio Cavallazzi

    Ma andiamo un minimo e dico minimo di informazione. Ma che e’ spazzatura mediatica. Io sono un’ attivista di lecco. Bene caccio ogni settimana di tasca mia 15-20 euro per andare ai gazebo , per stampare in casa volantini ( i toner costano ) ecc. Ma la politica e’ questo , e’ volontariato, e’ giustizia , equita’ e trasparenza. ma se uno fa il volontario alla croce rossa allora non lo dovrebbe fare perche’ costa esempio andare dove e’ quella sera parcheggiata l’ ambulanza? Perfavore e chiedo perfavore siate un poco meno faziosi. La nostra campagna regionale e nazionale nel lecchese a febbraio ci e’ costata incluso il palco e serata per beppe grillo manifesti ecc..euro 825 e tutti dico tutti, coperti abbondantemente da vendita spillette , ecc. Ma qual’ e’ lo sto costo. La campagna del movimento a livello nazionale e’ costata sui 400000 euro tutti ricavati dai proventi vedi sopra. Non abbiamo sedi , solo internet. Ci riuniamo una volta al mese in un circolo a gratis. Ma allora a chi la raccontate. La politica costa solo se la vuoi far costare e magari arricchire. Tutto il resto e’ aria fritta

    • Fabio Cavallazzi

      Ah dimenticavo, ti chiami diritto di critica e allora poniti un problema in merito ai finanziamenti. Il pd ha migliaia di assunti , ha beni immbili per 1.2 miliardi di euro da mantenere. Detto questo prova a chiederti perche’ ha cosi bisogno del finanziamento. Un partito serio direbbe al proprio enturage. Guardate i tempi sono cambiati e non possiamo piu’ tenervi. Accettiamo solo volontari che si vogliono riappropriare della cosa pubblica come era una volta per il pci. Vendiamo il nostro patromonio e lo devolviamo agli italiani nelle casse dello stato perche’ sono soldi, loro visto che non eravamo tenuti a prenderli i finanziamenti pubblici ( erano illeciti – corte costitruzionale ). Mi aspetterei ora per par condicio da parte tua un’ articolo di questo tipo grazie

  9. nakazora17

    Non sviamo. La Politica non é soldi e complessità: ci hanno fatto credere fosse complicata e avesse bisogno di valangate di soldi per funzionare, quelle stesse valangate che si sono sbafati in tutti questi anni, cambiandosi nomi e facce – non certo i loro comportamenti mafiosi/disonesti – istituendo un Sistema-Casta distante anni luce dal popolo e chiudendosi nel loro Castello Dorato. No, non é così che funziona la politica.
    I fatti (veri) sono che il M5S (M come Movimento non come partito!) ha già dimostrato che con pochissimi soldi si può fare Politica (per intenderci quella dei cittadini per tutti i cittadini, non quella dei politici-corrotti per se stessi) e con essa ottenere già i primi importantissimi risultati.
    Ha già dimostrato (pur essendo solamente all’opposizione!) che con pochissimi soldi si possono ottenere quei risultati che in decenni la politica-corrotta non ha mai voluto ottenere per ovvi motivi di sopravvivenza, di difesa della poltrona, dei propri interessi di partito.
    La verità é che hanno paura, una paura fottuta. Hanno paura di scomparire (e scompariranno) perché fino ad ora hanno vissuto artificialmente (cft. referendum popolare tradito=NO AI FINANZIAMENTI ELETTORALI, trasformato poi truffa-rimborsi, ora 2×1000 = dei “contributi-volontari” ma comunque detratti dalle imposte dovute quindi venuti meno alle casse dello stato e pagati/dovuti da tutti gli altri!
    Non prendiamo in giro la gente. La Politica continuerà a esistere soprattutto senza finanziamenti-contributi-rimborsi-2xmille ed altre baggianate, in primo luogo perché il popolo ha già deciso così (volontà popolare) e in secondo luogo perché Politica é Servizio, Politica é Semplicità, Politica é Onestà.
    E in Politica meno soldi girano meglio é!

  10. Neil68

    Potrei concordare con l’articolo se non fosse perchè negli USA questo avviene da secoli, le campagne sono autofinanziate con raccolte fondi, mettendo limiti alle donazioni si risolve il problema……
    Obama da che Lobby è stato finanziato ??
    Porgo la domanda al giornalista….

    • Emilio Fabio Torsello

      Se avesse letto l’articolo, avrebbe già trovato la risposta: basta cambiare nome o società e si possono parcellizzare le donazioni in tutta tranquillità. Per quel che mi riguarda, inoltre, che lo si faccia negli USA non è in automatico sinonimo di correttezza.

  11. luigitoso

    e che cavolo torsello! schiavi delle lobbies lo sono già i partiti, nonostante il finanziamento pubblico. scuse miserelle, affermazioni false (come: il m5s fa risultati perchè grillo è ricco) titolo che con corrisponde al contenuto, questa è disinformazione bella e buona, manipolazione asservita agli interessi del partito dei partiti

  12. luigitoso

    uh, uh, leggo i commenti e li trovo tutti anche più incazzati del mio mi sa che si sta giocando la credibilità… stavolta ha pestato una merda, torsello!

    • Che poi è sovvenzionato e/o sopravvive con “L’Espresso” e “Il Sole 24 Ore” :)

    • Solo stavolta ? Poi comunque ne basta una :)

  13. Pensate che su Google Plus, a questo articolo, ho commentato additandolo come Piddino….e m’ha minacciato di denuncia per diffamazione…eheheheh :)

  14. Fortunato Bartone

    L’autore di questa specie di articolo non ci ha capito davvero niente, o sicuramente poco, di come funziona il m5s e di come si autofinanzia.
    Per fare politica non servono finanziamenti pubblici.
    Con soli 300 mila euro (di donazioni private) il M5S ha preso il 25% alle elezioni, altri partiti non ci riescono nemmeno con 40 milioni di euro.
    Quindi è proprio necessario questo finanziamento?

  15. Luigi Fabozzi

    carissimo collega, le vorrei ricordare che i partiti già adesso sono finanziati da lobby potenti, vedi Letta e co, o forse non lo sa? Anche adesso per legge i partiti possono essere finanziati dai privati. Però non c’è una rendicontazione,
    A Livello Teorico il sistema del finanziamento doveva consentire a tutti (cosa secondo me bellissima e auspicabile) la possibilità di andare e entrare in politica senza la preoccupazione del proprio censo. Benissimo. Conosce molti POVERI che nella storia sono andati in politica? Adesso come adesso? Io NO.
    Il finanziamento pubblico è stato ampiamente sperimentato ed è stato ahimè perdente e la scusa ufficiale per regalare questi denari è proprio quello che sostiene lei che si toglie la possibilità di far partecipare tutti alla vita politica… Ma è una balla buonista usata dai partiti stessi. Detto ciò è vero che le lobby di potere finanzieranno e già di fatto lo fanno ma magari, e dico magari, sapremo chi sono. (Non lo sapremo lo stesso). Ridetto questo il risultato sarebbe ALMENO NON SI FREGANO I NOSTRI SOLDI. E non mi sembra poco.
    Luigi Fabozzi