Con Alfano il Pdl diversifica l'offerta: ecco la tattica sottesa alla "rottura" con Berlusconi
L’ANALISI – Il Pdl in una brochure: per gli elettori di destra non proprio estremi ci sono i Fratelli d’Italia, per i berlusconiani tutto d’un pezzo è tornata Forza Italia mentre per gli elettori più moderati e ormai delusi dal Cavaliere da ieri c’è il nuovo gruppo parlamentare di Angelino Alfano, il delfino mai promosso che ha però alimentato le speranze di molti per un Pdl non più incatenato alle beghe giudiziarie del Cav.
Se sulla carta tutti hanno parlato di scissione, quanto sta avvenendo nel Pdl è un gioco ben orchestrato e molto più fine di quanto non appaia, una dinamica volta a cambiare tutto senza cambiare niente. E a fronte di una coalizione in caduta libera, la tattica è chiara: ricostruire un nuovo centrodestra che sappia raccogliere il maggior numero di voti possibili alle prossime elezioni, puntando su più “uncini” elettorali, con argomentazioni apparentemente differenti ma capaci di capitalizzare al meglio le percentuali dei singoli leader. E se Berlusconi e Alfano – secondo gli ultimi sondaggi – valgono circa il 16% e il 12% in termini di personalità politica tradotta in voti, questa scissione permetterà ai due di non “inquinarsi” reciprocamente, illudendo l’elettore della purezza di messaggi e intenzioni. Un gioco ben calcolato per cui Berlusconi ufficialmente non taglia i ponti con il suo ec-delfino ma, anzi, sottolinea come si stia tutti sotto lo stesso cappello.
L’obiettivo è quello di arginare l’emorragia di elettori che potrebbero scegliere adesso di dare il proprio voto a quel Beppe Grillo che è un’opzione sempre possibile, capace di parlare alla pancia degli italiani pur senza approdare ad alcunché di concreto. Tutto già visto, d’altronde: nel Pd di Bersani una parte del partito parlava agli elettori di centro, mentre con Fassina si cercava di tirar dentro il voto di chi altrimenti avrebbe rimpolpato le fila di Vendola e compagni. Si diversifica l’offerta per parlare ad una platea il più ampia possibile: si cambia tutto per non cambiare niente.
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