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Diritto di critica | November 24, 2024

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Doppio raid americano in Africa, forze speciali USA in Libia e Somalia

Navy_SealsDuplice raid statunitense in Africa: in Libia è stato arrestato un leader di al-Qaeda mentre sarebbe fallita l’operazione in Somalia contro al-Shabaab. Il primo raid ha avuto luogo a Tripoli intorno alle 6:30 della mattina di sabato quando un gruppo di dieci uomini della Delta Force su tre veicoli hanno accerchiato Nazih Abd al Hamid al Ruqhay, 49 anni, meglio noto come “Abu Anas al-Libi”, mentre stava rientrando a casa dopo essersi recato in moschea per la preghiera del mattino. Il ricercato ha tentato di afferrare la propria arma ma è stato immediatamente neutralizzato dai militari che lo hanno caricato su uno dei veicoli e portato via.

Proteste del governo libico che ha definito l’arresto un sequestro di persona e ha chiesto chiarimenti alle autorità americane; fonti del Pentagono sostengono però che l’esecutivo di Tripoli era a conoscenza dell’operazione. Al-Libi era nella lista nera dell’Fbi da circa dieci anni e su di lui pendeva una taglia di 5 milioni di dollari in quanto considerato uno degli organizzatori degli attentati alle ambasciate Usa in Kenya e Tanzania del 1998 nei quali persero la vita più di 220 persone.

Oscura la vita di al-Libi, ex membro della Al-Jam’a al-Islamiyyah al-Muqatilah libica, un’organizzazione jihadista presente in Libia già negli anni 80 e nota per i numerosi scontri con le forze di sicurezza dell’ex rais Muhammar Gheddafi. Nel 1995 fuggì dal paese alla volta del Regno Unito dove fece richiesta di asilo politico.

Ricercato dai servizi egiziani per un eventuale ruolo nell’attentato a Hosni Mubarak nel giugno del 1995 ad Addis Abeba, al-Libi sarebbe anche stato coinvolto in un presunto piano britannico per assassinare Gheddafi nel 1996, anno in cui si sarebbe trasferito in Sudan per unirsi ad al-Qaeda e diventarne uno degli elementi di spicco per il Nord Africa.

Il libico sarebbe poi rientrato nel Regno Unito e avrebbe vissuto a Manchester fino al maggio del 2000 quando se ne persero le tracce, poco prima che la polizia britannica effettuasse un raid nella sua abitazione, trovandovi documenti legati ad al-Qaeda, tra cui un manuale di addestramento.

Nel dicembre 2010 le autorità libiche avvisarono l’Onu che Abu Anass al-Libi si trovava a Tripoli e fornirono anche il suo indirizzo. Anass al-Libi si troverebbe attualmente in località sicura fuori dal territorio libico e potrebbe essere a breve trasferito negli Stati Uniti.

In Somalia invece un raid dei Navy Seals Team Six, quasi in contemporanea con quello libico, sembra non essere andato a buon fine. Secondo quanto affermato da fonti statunitensi le forze speciali hanno assaltato un’abitazione a Barawe, nel sud del paese, dove si trovava il leader degli al-Shabaab, Ahmed Abdi Godane. Gli americani sarebbero però stati costretti a ritirarsi a causa della forte resistenza dei jihadisti e per evitare vittime tra i civili. La notizia del tentato raid è stata confermata dal Dipartimento di Stato americano il quale ha anche confermato che i Seals non sono riusciti ad identificare l’obiettivo, Godane, ricercato in quanto ritenuto l’organizzatore del sanguinoso assalto di due settimane fa al Westgate Mall di Nairobi, messo in atto da terroristi del gruppo jihadista somalo.

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