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Diritto di critica | December 22, 2024

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C'è evasione e evasione. Ma la sinistra non l'ha capito

C’è evasione e evasione. Ma la sinistra non l’ha capito

FassinaIL GRAFFIO – A sinistra, per una volta, ne hanno detta una giusta. Sulle tasse il viceministro Fassina ha sottolineato ieri ciò che tutti sanno ma nessuno dice, preferendo fare di tutta l’erba un fascio: “In Italia c’è un’evasione di sopravvivenza”. Una dichiarazione talmente onesta e – se vogliamo – scontata che a sinistra ha scatenato un putiferio. Già perché quella sull’evasione “di sopravvivenza”, a voler guardare lo storico di certa retorica politica, è una tematica cara al Pdl di Silvio Berlusconi e Renato Brunetta, non certo al Partito democratico dove l’evasione è un Babau avversato da tutti, Cgil in primis.

E il putiferio a sinistra è stato tanto più chiassoso al progredire dell’imbarazzo per l’indicibilia pronunciata da Fassina. Il tutto mentre su Twitter si scatenavano le accuse al viceministro: “Sei berlusconiano!”, come se dell’evasione fiscale si potesse parlare in modo così semplicistico, banalizzando il piombo che grava su molte piccole imprese. Eppure, pare che quella di ieri sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Fassina, infatti, non è nuovo a dichiarazioni di questo tipo, in precedenza aveva già sostenuto la necessità di ridurre il carico fiscale per professionisti e imprese e, soprattutto, aveva spiegato come fosse necessario mandare in cantina gli studi di settore. Tutti discorsi poco graditi là dove si va a braccetto con la Cgil. E infatti la scomunica di Susanna Camusso non si è fatta attendere, così come la crocifissione su Twitter che accusava il viceministro di “berlusconismo”. Ennesimo esempio di quella miopia “di sinistra”, sbagliata almeno quanto la continua dialettica piddiellina che troppo spesso tende a giustificare (ove non tollerare) ad ampio raggio, certe “evasioni”.

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Comments

  1. qualcuno spieghi a fassina che se un imprenditore evade fa un torto agli altri imprenditori che le tasse le pagano poichè questo acquisice un vantaggio illegittimo nei loro confronti. Non è un concetto difficile eh!

    • ErPanfi

      Se il sistema OBBLIGA un imprenditore ad evadere per tenere in piedi il business è un sintomo che andrebbe diagnosticato e considerato, perché segnala un malessere, non bollato come “berlusconismo” e accantonato.

      Ovvio che guadagna un vantaggio extra sui competitor, ma credimi che se è lì lì per fallire i competitor neanche se ne accorgono di lui, dato il pool di clienti misero.

      • più il mercato si stringe, più i clienti sono preziosi. In ogni caso un viceministro dell’economia non può neanche pensare di fare un’uscita come quella di fassina. Dovrebbe sapere che qualsiasi forma di evasione alza l’imposizione su chi le tasse le paga, persone ed imprese.

        • ErPanfi

          Vero, ma di quanto? Si può tranquillamente dire che alza le tasse in misura di quanto evaso: quello che non fatturi non è imponibile…Però le tasse su altro, come quelle sullo stipendio erogato ai dipendenti e quelle derivanti dagli studi di settore restano inalterate.Il fallimento dell’impresa, invece, alza l’imposizione su chi paga le tasse molto di più, perché l’erario perde diversi contribuenti in un colpo solo, non senza essere passati da stadi intermedi come cassa integrazione e altri ammortizzatori sociali. In proporzione questo costa molto di più.

          • l’impresa concorrente che le tasse è abituata a pagarle, se ha concorrenti evasori che le tasse non le pagano, ha una maggior probabilità di fallire.

            • ErPanfi

              Se avesse concorrenti evasori competitivi sì, ma visto che parliamo di “evasione di sopravvivenza” si può tranquillamente supporre che il concorrente evasore sia a un passo dalla canna del gas: non è probabile che inizi la “reazione a catena” che paventi.

              Ma, nell’ipotesi che questo si verifichi, anche l’altra azienda,che ha sempre contribuito regolarmente,potrebbe iniziare a cercare di evadere per non fallire.
              A questo punto abbiamo un circolo vizioso,non virtuoso,dove non è minimamente incentivato il restare in regola,quanto l’evadere,anche se su poche briciole.
              Il sistema che permette un simile circolo vizioso è un sistema che ha una o più falle che vanno tappate (quello che dicevo prima sul sintomo da non ignorare).

              • siamo già nel circolo vizioso che descrivi. Ma il vincolo è dato dalla spesa, è da li che si deve partire. altrimenti non ha senso. Sopravvivenza mia morte tua.