La battaglia delle foto: il partito di Mursi usa le immagini dei bambini uccisi in Siria - Diritto di critica
Ancora una volta la disinformazione diventa un utile strumento per cercare consensi evidentemente difficili da ottenere in altro modo.
E’ così che il Freedom and Justice Party, il partito islamista di Mohamed Mursi, ha pubblicato sulla propria pagina di Facebook alcune foto di bambini siriani morti, spacciandoli per bambini egiziani uccisi nella giornata di lunedì al Cairo davanti alla caserma della Guardia Repubblicana durante alcune proteste da parte degli islamisti, che hanno tentato di assalire il compound per liberare l’ex presidente Mursi, il quale si troverebbe agli arresti all’interno dell’edificio.
La Fratellanza ha accusato l’esercito di aver aperto il fuoco mentre i manifestanti erano in preghiera; notizia smentita dall’esercito che ha a sua volta mostrato dei filmati dove risulta evidente come miliziani islamisti si siano infiltrati tra la folla ed abbiano aperto il fuoco contro i militari, costringendoli a rispondere. Secondo fonti ufficiali i morti sarebbero 51.
E’ ormai noto a tutti come basti veramente poco per decontestualizzare immagini e fatti, travisando il contesto e attribuendo agli eventi una falsa realtà, priva di utilità dal punto di vista informativo, e che rischia di far precipitare la situazione egiziana in una ulteriore spirale di violenza.
Una decontestualizzazione attuata in questo caso da un partito che si dichiara religioso ma che, a quanto pare, utilizza metodi molto poco leciti e ben lontani dall’etica religiosa; metodiche che mirano soltanto a modificare la realtà a proprio piacimento per cercare disperatamente di ottenere consenso.
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Le stesse cose hanno fatto e continuano fare in Siria. Purtroppo in quel caso non interessa a nessuno sbugiardarli anche se le prove sono alla portata di tutti. Anzi già dall’ inizio questi falsi vengono diffusi dalle principali agenzie e riportati su tutti i media che contano per plasmare la opinione pubblica a seconda dei desideri dei soliti noti.
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