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Diritto di critica | December 22, 2024

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M5S: A difesa di Adele Gambaro

beppe-grillo-adele-gambaro-copIL GRAFFIO – La Gàmbaro non dovrebbe essere espulsa. E non perché non ha violato alcun regolamento interno del MoVimento 5 Stelle ma perché ha espresso una critica più che legittima. La sua unica “colpa”, infatti, allo stato dei fatti sarebbe quella di aver criticato il comico e fondatore del M5S, Beppe Grillo. La reazione è stata immediata e ha ricordato un detto padano che suona così: “o mangi questa minestra, o giù dalla finestra”.

Eppure, se – per citarne uno – del Pdl i grillini hanno sempre criticato la “trazione” e la figura del carismatico Silvio Berlusconi, dovrebbero adesso sapersi comportare in modo diverso: accettare le critiche, analizzarle, meditare e agire di conseguenza. Anche prendendo le distanza da quanto detto dalla Gambaro ma senza espellerla. L’impressione, invece, è che la linea sia molto netta: o si condivide tutto del MoVimento oppure la porta d’uscita è giusto lì in fondo.

La politica genuina e la democrazia insegnano però un modus operandi diverso: chi non infrange i regolamenti che ha condiviso e firmato, dovrebbe poter esprimere critiche senza subire processi per espulsione ma – di contro – dando il via a tavoli di discussione aperti, costruttivi, capaci di far maturare le idee portate avanti da leader e militanti. E quindi – nel caso della Gambaro – la discussione dovrebbe vertere sul pensiero espresso dalla senatrice e non sulla sua espulsione. La Gambaro, infatti, non ha violato alcun regolamento, ha espresso invece una critica al leader del MoVimento, senza mai dire di voler abbandonare i 5Stelle o di aver perso la fiducia nel loro operato (ad eccezione di Crimi colpevole, secondo la senatrice, di aver reso pubblico un sms personale che lei gli aveva inviato). «Sì, io ho espresso il mio disagio per i toni della comunicazione – ha spiegato poco fa la Gambaro – Lavoro molto bene con i miei colleghi qui». E di certo la senatrice non se ne andrà di sua sponte.

Per migliorare Movimenti, partiti o istituzioni che siano, d’altronde, la buona prassi vuole che si lavori dall’interno. Che si accettino le critiche e non si mettano in atto espulsioni delle voci “più scomode”. Per questo siamo certi che il MoVimento 5 Stelle non espellerà Adele Gambaro.

Twitter@emilioftorsello