In Sicilia i 5 Stelle ridotti al lumicino. Ma Grillo ribatte: "Cammino lento ma inesorabile" - Diritto di critica
IL GRAFFIO – Quello tsunami che era partito dalla Sicilia, proprio in Trinacria pare essersi ridotto a una modesta mareggiata, almeno a guardare i risultati delle amministrative. A Catania l’M5S è passato dal 30% al 3%, a Siracusa (dove il conteggio è in ritardo) Santi Pane viaggia intorno al 6,5%. Ancora peggio a Messina dove Maria Cristina Saija arriva al 3 per cento. Dal canto suo Beppe Grillo, il comico genovese a capo dei 5 Stelle, ha fatto sapere che “il cammino del MoVimento 5 Stelle all’interno delle istituzioni è lento, ma inesorabile” ed esulta dopo la conquista di Assemini e Pomezia. Forse ha dimenticato che l’M5S è già nelle istituzioni, addirittura in Parlamento.
L’unica nota positiva è che questa volta Grillo pare non essersela presa con i cittadini che non l’hanno votato, un po’ come è accaduto alla scorsa tornata delle amministrative e ha invece calcato la mano sulla presenza del MoVimento nelle istituzioni. Di certo non sembra più essere – quello dei Cinque Stelle – uno tsunami. Arrivati in Parlamento, infatti, il tutto si è trasformato in una pigra mareggiata. E gli italiani sembra se ne siano resi conto.