Mondiali Antirazzisti: Liberi Nantes e il ministro Kyenge per i ‘‘migranti forzati’’
È possibile realizzare 61 punti durante un campionato di calcio, arrivare secondi nel proprio girone e ciò nonostante rimanere a zero punti? Certamente sì, se la squadra è composta da profughi o richiedenti asilo. È la storia della Liberi Nantes A.S.D, società sportiva affiliata all’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, nata nel 2007 con l’obiettivo dichiarato di promuovere e diffondere il diritto allo sport tra i cosiddetti ‘migranti forzati’.
Mercoledi prossimo, presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, l’Uisp-Unione Italiana Sport per tutti premierà la squadra di calcio dei Liberi Nantes con la Coppa Invisibili dei Mondiali Antirazzisti. In questa occasione verrà presentata anche l’edizione 2013 della manifestazione internazionale che si terrà a Castelfranco Emilia dal 3 al 7 luglio prossimi.
“L’Uisp, con questa iniziativa – ha spiegato Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp –, vuole dimostrare che i confini del diritto allo sport in Italia vanno estesi alle cosiddette seconde generazioni, alle persone migranti che risiedono nel nostro paese e ai cosiddetti ‘migranti forzati’. Dal 2008 i Liberi Nantes hanno partecipato a tutte le edizioni dei Mondiali Antirazzisti e hanno vinto nel 2009 la coppa Mondiali, il premio più prestigioso, dedicato a chi meglio rappresenta lo spirito della manifestazione. A loro verrà consegnata la Coppa Invisibili dei Mondiali Antirazzisti, destinata a tutte quelle squadre alle quali venga negato un diritto, in questo caso il diritto alla vittoria. Riteniamo – ha aggiunto il presidente dell’Uisp Manco – che lo ius soli possa essere finalmente riconosciuto e il diritto alla pratica sportiva possa essere riconosciuto in tutte le sue forme. Per il livello amatoriale chiediamo che vengano trovate forme di partecipazione che possano consentire a tutti i gli sportivi di aderire con pari dignità e in maniera visibile. La XVII edizione dei Mondiali Antirazzisti che organizzeremo a Castelfranco Emilia dal 3 al 7 luglio, è la manifestazione simbolo dell’inclusione e dello stop alla discriminazione attraverso lo sport”.
Nonostante il ruolo positivo svolto dalla Figc-Federazione Italiana Giuoco Calcio, che ha accordato loro la possibilità di giocare nel Torneo di terza categoria ‘fuori classifica’, l’Uisp ha chiesto, per voce del suo presidente, che questa eccezione possa diventare presto un diritto.