Dracma 5 Stelle, Grillo sbarca ad Atene
Il boom elettorale del Movimento 5 Stelle ha stupito (e preoccupato) l’Europa. Al punto che qualcuno sta cercando di esportare il marchio ideato da Beppe Grillo. In Grecia, ad esempio, è appena nato “Dracma – Movimento democratico 5 stelle”, formazione con una chiara vocazione di protesta. D’altronde la difficile situazione socioeconomica di Atene è terreno fertile per nutrire iniziative politiche anti-sistema.
Antipolitica da esportazione. Referendum per uscire dall’euro, rifiuto dell’austerità imposta dalla Troika, sviluppo sostenibile, incentivi alle energie rinnovabili, giustizia sociale. Questi i punti programmatici di “Dracma 5 Stelle”; l’ossatura è chiaramente quella dei grillini italiani. A dare vita alla nuova formazione è stato un gruppo di intellettuali, tra cui Theodoros Katsanevas, professore universitario ed ex cognato dell’ex premier socialista Giorgios Papandreou. Non proprio una faccia nuova del panorama politico ellenico, visto figura anche tra i fondatori del Pasok (socialisti).
Disoccupazione alle stelle. L’obiettivo dei grillini greci è dare voce all’insofferenza sempre più diffusa, alimentata da una crisi economica che non accenna a rallentare. A febbraio, in Grecia, il tasso di disoccupazione ha fatto registrare un nuovo record, toccando quota 27%. Ed i dati che riguardano i giovani sono ancora più disarmanti. Nella fascia 15-24 anni, i senza lavoro sono il 65%; che diventano il 36% nel segmento 25-34 anni. Nel complesso, nel giro di 5 anni, il numero do coloro che non hanno un impiego è più che triplicato, passando da 390mila a 1,32 milioni di persone.
Il terzo incomodo. Fino ad oggi, ad Atene, il malcontento causato dalla crisi e dalle rigide politiche europee per risolverla, ha notevolmente rafforzato il partito di ultradestra “Alba Dorata”, terza forza politica del paese, con un programma dai tratti marcatamente razzisti. Sul versante opposto, del malcontento popolare ha beneficiato anche la formazione di sinistra Syriza. “Dracma 5 Stelle”, che peraltro con Syriza condivide molti punti programmatici, tenterà di infilarsi in questo spazio, convogliando su di sé gran parte del voto di protesta. E se da una parte questo potrebbe portare ad un ridimensionamento della destra estrema, dall’altra potrebbe acuire l’instabilità politica, ormai strutturatasi sul dualismo Nea Demokratia (centrodestra) – Syriza.