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Diritto di critica | November 22, 2024

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Dopo i "fucili" di Becchi, la base grillina attacca i parlamentari M5S

Dopo i “fucili” di Becchi, la base grillina attacca i parlamentari M5S

Paolo BecchiC’è un po’ di maretta nel MoVimento 5 Stelle. E non si tratta di un problema legato alla recente espulsione di Marino Mastangeli senatore M5S e gran presenzialista tv. Nonostante le minacce di voler creare una “minoranza 5 stelle” in Parlamento, la vicenda pare si sia conclusa qui. Magari qualche altra comparsata tv e tutto si spegnerà sul viso di Barbara D’Urso. Chi da qualche giorno sta creando qualche problemino è Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto all’Università di Genova.

Ideologi a 5 stelle. Becchi è stato più volte definito come ideologo del MoVimento 5 Stelle. A lui la definizione non dispiace e nemmeno a Beppe Grillo. Ovviamente nessuno lo ha nominato tale, visto che essere “ideologo” non è una carica elettiva ma uno stato di fatto. Nel mondo dei 5 Stelle è conosciuto da qualche anno per il suo libro in vendita su Amazon (il sito di libri online che, guarda caso, vende anche sul sito del comico genovese) “Scritti corsari”, una specie di Bibbia 5 stelle dalla quale Beppe Grillo attinge e piene mani. Inoltre, ha trovato spesso e volentieri spazio sul sito Byoblu di Claudio Messora, oggi responsabile della comunicazione del MoVimento, e nella trasmissione l’Ultima Parola. Il professore è noto per aver dichiarato: “Sputerei in faccia a Monti”. Ma è diventato ancor più famoso qualche giorno fa quando, durante la trasmissione radiofonica la Zanzara insinuava la possibilità che Luigi Preiti fosse stato mandato davanti Palazzo Chigi con una pistola dal “potere invisibile” e che in fondo- ridendo – non ci si dovrebbe stupire “se alla fine qualcuno prende i fucili”.

Crimi e Lombardi si dissociano e la base li insulta. Le dichiarazioni di Becchi hanno fatto molto scalpore e poco dopo i senatori e i deputati del MoVimento si sono immediatamente dissociati dalle sue parole, spiegando – sul blog di Beppe Grillo – che “il professor Becchi non è un ideologo del M5S, si tratta semmai di un’etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto.” Un putiferio. Più di 800 commenti favorevoli al docente ligure e tanti contro i parlamentari 5 stelle.

Pace fatta? Così sabato Grillo corre ai ripari e pubblica una lettera di scuse di Paolo Becchi. Ovviamente non chiede scusa per le parole pronunciate ma per essere “caduto in trappola” e “finire nel tritacarne del circo mediatico del nostro paese”. Un motivo in più “per suggerire a tutti di non partecipare a programmi radiofonici o televisivi”. La colpa, come sempre, è dei giornalisti…

(Leggi qui la trascrizione completa dell’intervista di Giuseppe Cruciani (La Zanzara) a Paolo Becchi)

E i parlamentari si ribellano a Grillo. Intanto, i parlamentari 5 stelle nel weekend hanno votato una mozione che sconfessa la posizione di Grillo e Casaleggio sulla diaria. Questa rimarrà per intero ai parlamentari che avranno il solo “obbligo” di rendicontarla. Facoltativa, invece, la possibilità di devolverla ad un fondo da destinare per un uso sociale.

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Comments

  1. Romeogiulietto Miao

    ma ripulitevi il cervello che è meglio!

  2. ho proposto di pubblicizzare che i votanti m5s non acquistano i prodotti
    ed i marchi di chi fa pubblicità sui giornali e sulle emittenti che
    pubblicano falsità tendenziose sul movimento…solo questo dovrebbe
    preoccupare le agenzie di pubblicità perchè 8 milioni e piu di utenti
    fanno preoccupazione a perderli …trasformiamoci in un embargo attivo
    colpo su colpo il primo libero, poi l’espresso e repubblica….se
    trovano delle cose che non vanno bene sul movimento li ringraziamo anche
    ma se gettano solo fango allora…embargo…

  3. A “lui non dispiace”: è falso e suggestivo. Questa qualifica è stata creata dai media, che avevano interesse a crearla, per poi infine sfruttarla come abbiamo visto. Becchi è soltanto un filosofo che dice quel che pensa e lo dice a chiunque glielo chiede. Non ha mai pensato di ergersi al ruolo di “ideologo” perché il Movimento è anti-ideologico e perché il termine “ideologo” ha una accezione negativa e deteriore, che nessuno accetta per sé… Del pari, nessuno del Movimento ha mai indicato nessuno come Ideologo… Il Movimento in quanto tale non è rappresentabile…

  4. Oggi Mario Dragi ha evocato gli stessi scenari “distruttivi” evocati da Becchi: non ha usato la metafora dei “fucili”, ma la sostanza non cambia… Perché non danno addosso a Draghi come hanno fatto con Becchi?

  5. Crimi e Lombardi si dissociano e la base li insulta. = Anche questo falso e suggestivo. Si tratta di due livelli di responsabilità diversa. I parlamentari non possono assumersi la responsabilità di dichiarare la guerra civile, distribuendo i “fucili” e quant’altri, che Francia, Inghilterra e Italia complice hanno fatto con Libia e Siria, per rovesciare col la violenza governi legittimi… La “base”, costituita da 800 commenti, dà invece una valutazione di buon senso sulle parole espresse da Becchi. Non vi è contrasto fra “base” e “Movimento”. La prova ne è il fatto che è apparso proprio nel blog di Grillo una dichiarazione di Becchi che separa la distinzione dei ruoli e delle responsabilità. Ogni persona di giudizio è in grado di valutare che si è trattato di una operazione mediatica, caratterizzata dalla consuetà disonestà di stampa, televisioni e conduttori televisivi.

  6. Certo, la colpa è sempre dei giornalisti, vil razza dannata e venduta! Vi è bisogno di dimostrarlo? Quale funzione hanno i giornalisti? Non sono un’emanazione dei poteri dai quali dipendono? Esiste forse un giornalismo davvero indipendente e d’inchiesta? E quando le fanno, quali inchieste fanno? Io mi auguro che questa figura professionale scompaia del tutto… Non solo è inutile, ma in larga parte dannosa e criminogena…

    • PaoloRibichini

      Il suo commento si commenta da solo. Par di sentire Mussolini….Dannosi e criminogeni? Non più di chi sputa veleno sui giornalisti perché non è abituato al confronto

  7. Sul blog di Grillo è appena apparso una dichiarazione che denuncia le manovre di stampa per creare un dissidio fra Beppe Grillo e i Parlamentari: un dissidio che non esiste affatto, ma che è creato dai media per meri fini di guerra mediatica ed ideologica….

    • PaoloRibichini

      Certo Antonio, creda a Beppe Grillo e non a noi della stampa. Liberissimo di farlo. Peccato che Grillo abbia in tutto questo i suoi interessi economici.

      • italia71

        E voi non pensate per un attimo che siete solo di parte, perchè magari avete i vostri interessi? E non voglio criticarvi, perchè magari difendete il vostro lavoro e forse avete famiglia e figli ma fermatevi, contate fino a 10 e provate a farvi un esame di coscienza, qui c’è in ballo il futuro di tutti noi, che siamo lo specchio che lo rifletterà quindi ne siamo responsabili. Dopo aver pensato questo potete dire o non dire la vostra che sia un giudizio buono o no,ma che sia un giudizio che crediamo davvero leale.

        • PaoloRibichini

          Di quali interessi parla?

  8. Per carità, il “diritto di critica” è sacrosanto, ma qui in questo articolo mi pare si tratti di falsità, distorsione, manipolazione, suggestione dell’incauto lettore privo di autonomia critica di giudizio…. Decisamente, un articolo da bocciare, di nessun valore giornalistico.