Quasi amici, è pace tra D'Alema e Renzi
Cinquanta minuti per fare la pace. Dopo la sfida all’ultimo sangue durante le primarie, il “vecchio” Massimo D’Alema e il “nuovo” Matteo Renzi hanno firmato l’armistizio. Per il bene del partito e per quello dell’Italia. Dicono. Ma soprattutto per salvare il salvabile e firmare quella tregua che porterà il Pd a stipulare un accordo con Berlusconi per il Quirinale, prima, e per palazzo Chigi, dopo.
“Escludere Matteo è stato un errore”. Il ruolo di ambasciatore è riservato proprio a Massimo D’Alema, principale candidato a ricoprire la carica di Presidente della Repubblica, personaggio che piace soprattutto al Cavaliere, “un uomo che può offrirmi garanzie”. La visita fiorentina dell’ex presidente del Consiglio arriva all’indomani delle polemiche sull’esclusione del sindaco di Firenze dai “grandi elettori” della Toscana. È lo stesso D’Alema, sembra, ad aver cercato Renzi. “Escludere Matteo è stato un errore – si è scusato l’ex premier – ma da Roma non è arrivato nessun ordine”. Insomma, pace fatta, sembra.
D’Alema chiede i voti a Renzi? Molto dipende in realtà da ciò di cui hanno parlato nell’incontro a porte chiuse. Certamente, all’ordine del giorno, non è mancata un’analisi comune sulle totonomine per il Quirinale. E non è escluso che lo stesso D’Alema abbia chiesto a Renzi un appoggio attraverso i suoi uomini in Parlamento, per essere eletto capo dello Stato, in cambio di un via libera per una scalata ai vertici del partito e alla leadership del centro-sinistra.
La contropartita di Berlusconi. Rimane, però, dopo l’autoesclusione dei grillini, l’incognita Berlusconi. Il Cavaliere, negli ultimi giorni, avrebbe offerto un piano a Bersani in funzione anti-Renzi. In primo luogo il Cavaliere si è detto disponibile a votare un governo Bersani, ma poi lo ha addirittura promosso per il Colle. E poiché in politica nulla si fa per nulla, non è da escludersi che Berlusconi chieda in cambio una consistente contropartita.
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se fosse tutto vero, ci saranno ottime possibilità per far scrivere nei libri di storia un ennesimo atto di autolesionismo del partito più masochista che c’è…..
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