L’editoria online che fattura più del cartaceo, l’esempio del primo editore europeo Springer - Diritto di critica
La profezia del New York Times, che alcuni anni fa preannunciava la scomparsa totale del cartaceo, sta per avverarsi. O almeno, nei fatturati dei gruppi editoriali la voce digitale sta facendo registrare utili migliori rispetto al quotidiano tradizionale. La divisione internet del gruppo Springer, il primo editore europeo per fatturato, ha aumentato i ricavi del 22% arrivando fino a 1,17 miliardi. Allo stesso tempo, quelli dei giornali sono scesi del 3,3% toccando quota 1,12 miliardi.
Il numero uno del gruppo, Mathias Dophner, ha annunciato che l’anno prossimo saranno destinati nuovi investimenti per “accelerare la trasformazione dell’intero gruppo”. Tradotto, maggiori tagli e “ristrutturazioni” nell’editoria tradizionale, perché meno produttiva, e più risorse da destinare all’online. E’ stato proprio il digitale e i suoi positivi risultati ad ammorbidire le perdite, grazie a investimenti in Polonia e Belgio. A colpire è la diminuzione nella vendita di quotidiani storici come la Bild e il Die Welt.
In Italia, non sono molte le iniziative per dare sostegno all’editoria online. Una su tutte è quella che istituisce un bando regionale da 285mila euro per finanziare le micro, piccole e medie imprese operative nel settore dell’informazione online regionale. A quelle aziende editoriali proprietarie di testate regolarmente registrate in Toscana, che intendono investire nella diffusione su rete di informazioni aggiornate con contenuto giornalistico originale. Il target è, chiaramente, giornalistico e si ispira ai criteri definiti dalla legge n.233 del 2012, sull’ “Equo compenso nel settore giornalistico”, entrata in vigore il 18 gennaio scorso.
Il mercato dell’editoria online in Italia si è consolidato, ultimamente, con alcune operazioni. Internet bookshop Italia (Ibs.it, azienda di Emmelibri-gruppo Messaggerie), specialista delle vendite online di libri, home video e prodotti musicali, ha incorporato il sito Libraccio.it, al primo posto in Italia nelle vendite online di volumi scolastici. La fusione consentirà, secondo le previsioni del gruppo, dei ricavi per il 2013 oltre i 100 milioni di euro. “Particolare attenzione – si legge in una nota del gruppo – sarà riservata alla prossima diffusione dei testi scolastici in formato digitale (ebook)”.