Pistorius e quell’omicidio che gli costerà la libertà e la carriera
Poche ore dopo la morte di una delle modelle più conosciute e affermate del panorama internazionale si è capito subito che le prime ipotesi, omicidio colposo, non avevano un grande fondamento. Oscar Pistorius, l’atleta che ha sdoganato l’immagine della disabilità nello sport, è accusato di omicidio volontario e in queste ore è nel tribunale di Pretoria per essere interrogato dalla polizia. La morte della fidanzata Reeva Steenkamp non sarebbe un incidente, una conseguenza di un’errata valutazione, ovvero che la donna fosse stata scambiata per un ladro nell’abitazione a Silver Lake.
La dinamica del presunto incidente, infatti, non ha convinto da subito gli inquirenti. Il ritrovamento del cadavere della donna si è avuto alle ore 4 del mattino. La modella è stata colpita al capo e a un braccio, per un totale di quattro volte. La polizia ha riferito di aver ricevuto una chiamata di mattina presto e, quando è giunta sul posto, ha trovato i paramedici impegnati a salvare la ragazza, morta poco dopo. Nella casa è stata trovata una pistola calibro 9 e Pistorius è l’unico fermato, non ci sono altri sospetti, anche perché l’atleta paralimpico e la compagna erano gli unici presenti in casa al momento degli spari.
La polizia ha comunicato, inoltre, di essere a conoscenza di precedenti “incidenti domestici”. Il Daily Mail, in un profilo dedicato lo scorso anno a Pistorius, riportava che l’atleta disabile teneva mazze da baseball e da cricket all’ingresso della casa, una mitraglietta vicino alla finestra e una pistola vicino al letto. Lo scorso anno a Pretoria scattò l’antifurto di casa e l’atleta – pistola alla mano – scese al pianterreno dell’abitazione per controllare, ma era un falso allarme. Molti atleti sudafricani, a causa della criminalità nel paese, hanno numerose armi in casa. Nel 2004, un giocatore della nazionale di rugby sudafricana, Rudi Visagie, aveva ucciso la figlia 19enne scambiandola per un ladro.
A inchiodare Pistorius è l’accusa formalizzata dal giudice davanti al quale il velocista biamputato si è presentato ieri mattina, dopo il ritrovamento del cadavere della modella. A causa di precedenti denunce per violenze domestiche, sarà difficile per Pistorius anche il rilascio su cauzione. I testimoni, interrogati ieri dalla polizia, hanno riferito di aver udito delle urla già dalla sera prima e nella mattinata della sparatoria. L’atleta paralimpico ieri è stato portato in ospedale per accertamenti medici, per verificare l’eventuale uso di alcol e droga.
Tra le possibili cause dell’omicidio spicca la gelosia. Un sentimento morboso che Pistorius non è riuscito a contenere nei mesi scorsi. Secondo il portale sudafricano IOL News, l’atleta avrebbe minacciato un uomo dopo i Giochi per aver scoperto il tradimento della fidanzata. Pistorius, dopo le pesanti insinuazioni, è stato accusato di diffamazione. Già nel 2009, inoltre, il runner sudafricano aveva passato una notte in carcere per aver colpito con una porta un’ospite sgradita a una festa vicino casa sua. La vicenda, poi, si era conclusa senza conseguenze giudiziarie.