Se il Santo patrono diventa Social
E’ stata la prima manifestazione religiosa cittadina a sbarcare sui socialnetwork. Facebook, Twitter e Instagram, la diretta è stata continua. E’ accaduto in Sicilia, con le celebrazioni per S. Agata, patrona della città di Catania, considerata la terza festa al mondo per partecipazione popolare. La processione si svolge ogni anno dal 3 al 5 febbraio, per tre giorni e due notti, e trascina la gente per le strade della città; lo spirito della manifestazione è semplice ed essenziale: i devoti portano le reliquie della Santa lungo un giro esterno e uno interno di Catania.
Molto attese sia dai siciliani che da turisti di tutto il mondo, dal 1991 una buona parte delle celebrazioni agatine vengono trasmesse su Antenna Sicilia, prima emittente della regione; nel 2011, però, la diretta è approdata sul satellite, quindi allo streaming on line, il che ha permesso a chi non si trovasse in Sicilia di seguire l’evento anche a distanza.
Quest’anno la festa di Sant’Agata ha dilagato sui social network con altrettanta partecipazione, dopo la proposta da parte della redazione di Antenna Sicilia, dell’hashtag #wsantagata; si è trattato di un vero e proprio progetto, per cui le celebrazioni agatine sono divenute il primo evento del genere vissuto sul web: dal 3 febbraio, la sera degli spettacolari fuochi d’artificio a ritmo di musica, nella piazza del Duomo, fino all’alba del 6 febbraio (quando si conclude la festa), l’hashtag era entrato nei trend topic, al sesto posto. Secondo gli esperti, raramente un trend topic dura più di qualche ora, quello proposto per l’evento è stato utilizzato per tre giorni, l’intero periodo dei festeggiamenti: 3018 tweet, con un picco il 5 febbraio, in contemporanea alla diretta TV, per cui si sono registrati 88mila accessi allo streaming; si sono contati inoltre 39000 utenti connessi alla pagina internet del sito Siciliaweb. Questi i numeri della prima festa popolare religiosa vissuta in chiave social, costantemente monitorata sul sito creato appositamente, che costituisce parte integrante del progetto di Tecnomedia: Davide Bennato, docente di Sociologia dei Media Digitali dell’Università di Catania, ha guidato il team coinvolgendo gli studenti che twittavano dai loro profili mentre partecipavano alla festa.
Il sito – wsantagata.com – riportava il link per la diretta streaming e gli spazi dedicati a socialnetwork come Instagram, Twitter e Facebook, in cui il tema della festa ha avuto più risonanza. L’hashtag #wsantagata, su Twitter ha costituito la parola d’ordine per giornalisti, testate e amanti della festa e su Facebook ha dato il nome alla pagina dedicata alla Santa; il sito riporta inoltre i grafici Keleyo, che analizzano il flusso delle conversazioni che si sviluppano nei principali social network.
Per essere stata al centro dell’attenzione in un modo così completo e partecipato, la festa di Sant’Agata è stata giustamente definita dai tecnici un evento mediale multipiattaforma, ovvero seguito sia da emittenti televisive e giornali, che dai social network. Anche i Santi diventano Social.
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