La Russa lascia il Pdl, la strategia di Berlusconi per vincere
Così risorse la destra. Quella un po’ fascista e un po’ berlusconiana. Risorge An anche se si chiamerà diversamente. E a guidarla sarà Ignazio La Russa, l’ex ministro della Difesa. Non una vera spaccatura con il Pdl. Piuttosto, l’operazione appare come il tentativo di recuperare i voti a destra. La prima scissione pilotata del Pdl. E c’è chi giura che ce ne saranno altre.
Le scissioni pilotate. Nessun litigio interno, si badi bene. La Russa non ha mai goduto di un rapporto così privilegiato con Silvio Berlusconi. Anzi, si vocifera che dietro a tutto questo ci sia la manovra dello stesso Cavaliere, intenzionato a giocarsi la carta delle “tre (o quattro) punte” per recuperare voti. Infatti, oltre a La Russa con il suo “Centrodestra nazionale” (nome tutt’ora provvisorio), potrebbero uscire anche Guido Crosetto con Giorgia Meloni e i filo-Monti come l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini. I primi potrebbero fondare una lista per il rinnovamento, il secondo potrebbe rappresentare quella parte del centro-destra più dialogante, il giusto ponte nel momento in cui si dovesse immaginare una grosse coalition, in caso di pareggio al Senato.
Giocarsi il tutto per tutto. Per ora si tratta solo di ipotesi ma, a sentire uomini vicini al Pdl e a Berlusconi e a leggere l’annuncio di La Russa, potrebbe essere qualcosa di più. Si tratterebbe dell’ultimo tentativo per cercare di frenare l’avanzata del Pd verso Palazzo Chigi, dopo il fallito “effetto-Berlusconi” sui sondaggi. Infatti, il ritorno del Cavaliere non sembra aver sconvolto l’orientamento dell’elettorato, facendo crescere il Pdl di uno o due punti percentuali. Insomma, spacchettare e provarci. E se si perde ognuno a casa propria. Un tentativo ad alto rischio che, in caso di sconfitta, lascerebbe un centro-destra in mille pezzi, pezzi che per ora sono tenuti insieme – tra un mal di pancia e qualche lamentela – ancora una volta da Silvio Berlusconi.
I formattatori indecisi. “Ieri (domenica scorsa – ndr) c’è stato l’appuntamento di un movimento parallelo degli amici Meloni, Crosetto, Rampelli, Cossiga”, ha spiegato La Russa. “Un movimento che ha bisogno ancora di qualche ora per poter insieme a noi dare vita ad un movimento autonomo che non sarà composto solo da ex An. Il nome non sarà necessariamente centrodestra nazionale. L’intenzione è quella di dare più forza al centrodestra”. Insomma, quindi, a sentire l’ex ministro della Difesa i “formattatori” potrebbero confluire con gli ex An in questo nuovo soggetto. Ma non è affatto escluso che la Meloni e Crosetto andranno per una loro strada. Ma poi tutti alleati con Silvio.