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Diritto di critica | November 21, 2024

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Renzi e Vendola vincono le tele-primarie

Renzi superstar. Vendola fa sognare. Bersani dorme. Il dibattito sulle primarie è stato un grande momento di informazione e di democrazia. Niente interruzioni, niente parlar sopra. Un confronto chiaro senza il papocchio di Ballarò. Vincono i più comunicativi: il sindaco di Firenze e il presidente della Regione Puglia, perde la Puppato.

Lavoro e pensioni. Tutti i candidati hanno proposto di cambiare la riforma del lavoro. Per quanto riguarda la riforma pensionistica, l’unico sostenitore è Renzi: “Bisogna alzare l’età pensionabile visto che si vive un po’ di più”. E cita Ichino. Gaffe della Puppato che va in confusion.

Tasse e patrimoniale. Tutti sono stati concordi sulla necessità di abbassare le tasse. Scontro tra Vendola, contrario all’Imu e favorevole alla patrimoniale, e il sindaco di Firenze, favorevole all’odiata imposta. “Questa è una patrimoniale sui poveri”, ha spiegato il presidente pugliese.

Giovani. “Questo è un paese fondato sulla rendita. Vorrei rendere più facile fare impresa, incentivare lavoro femminile. E dico ai giovani: voglio un paese dove per lavorare devi conoscere qualcosa, non conoscere qualcuno”, spiega Renzi. Dall’altra parte Vendola invita i giovani “a ribellarsi” allo status quo. Bersani, invece, parla di diritto allo studio e spiega: “Sì, alla meritocrazia, coniugata con l’uguaglianza”.

Diritti. Bersani e Renzi propongono la civil partnership, Vendola e Puppato il matrimonio omosessuale. Tabacci è più vago anche se è d’accordo a riconoscere i diritti delle coppie gay. Sulle adozioni da parte di coppie omosessuali, Tabacci è contrario, Puppato, Vendola e Bersani favorevoli, senza opinione Renzi.

Fiat e Marchionne. Botta e risposta tra Vendola e Renzi su Marchionne. Il conduttore chiede di rivolgersi alla telecamera per un appello all’ad della Fiat. Tabacci e Puppato sono molto a disagio, Bersani ci prova con qualche difficoltà, Renzi e Vendola incisivi e convincenti: “Caro Marchionne, mi ha deluso, io che credevo in lei”, inizia il sindaco di Firenze che riserva dure stoccate. Ma Vendola riesce a recuperare a stretto giro su un tema che gli è a cuore con un’ottima dialettica: “Ingegner Marchionne, io, invece, non ho mai creduto in lei. Fabbrica Italia era un libro con solo la copertina”.

Alleanze e governo. Duro botta e risposta tra Renzi da una parte e Tabacci e la Puppato dall’altra. “Io governerò con 10 persone, no a Casini in alleanza”, spiega il sindaco di Firenze. Tabacci chiede la replica: “Non dobbiamo fare promesse impossibili da mantenere. È impossibile governare con 10 persone”. Solo Renzi chiede l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

Crisi economica e Europa. Tranne Tabacci che ha sfiorato l’argomento, non si è parlato di Europa e di crisi. L’impressione è che manchino idee in merito, al di fuori dell’agenda Monti, al di là delle dichiarazioni di facciata.

I VOTI

Tabacci. Voto 7 – Parte male. Poco incisivo. Recupera con sua competenza e con una chiusa da gran signore. Corre per far vincere il centro-sinistra. Una sorpresa.

Puppato. Voto 5,5 – Troppo fredda e vaga. Si lascia andare a momenti di acidità. Fa molti errori e confonde la riforma del lavoro con quella pensionistica. Poi parla di Bil (benessere interno lordo), non apprezzano i mercati.

Renzi. Voto 8,5 – Molto incisivo, preciso sui tempi, chiaro e comunicativo. Cade sulle adozioni gay (“Non abbiamo ancora un’idea”) ma recupera con un affondo perfetto contro Marchionne. Abile e spigliato.

Vendola. Voto 9 – È il migliore anche se Renzi gli ha dato filo da torcere. Molto comunicativo. Sa far sognare la platea con un linguaggio aulico ma chiaro. Finale lento e un po’ vago. Bravo quasi quanto Checco Zalone

Bersani. Voto 6 – Troppo ingessato e serioso. Poco comunicativo e soporifero ma recupera sul finale: “Con la rabbia non si risolvono i problemi. Ci vuole un cambiamento forte. Cambiamo subito linguaggio, basta con le illusioni”. Concreto e zero ideologia. Vero amministratore.

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Comments

  1. Veramente Renzi ha detto che deve decidere ancora sulle adozioni alle coppie omosessuali, ma sulle coppie in sé è favorevole da sempre (civil partnership).