"Scuole senza riscaldamento", ma le province taglino gli sprechi
“Non abbiamo soldi, spegneremo i riscaldamenti nelle scuole”. Così i presidenti delle Province hanno attaccato qualche giorno fa il governo sulla spending review. Un messaggio chiaro: “Se proseguiamo su questa strada a rimetterci saranno addirittura i nostri figli”. Ma i soldi per il riscaldamento scolastico ci sarebbero eccome. Basterebbe risparmiare tagliando sprechi e privilegi carte alla mano.
Tanti, troppi consulenti. Le province italiane danno lavoro a circa 61mila dipendenti. Ma nonostante l’elevato numero dei lavoratori pubblici al soldo delle province, esiste anche un esercito di consulenti, spesso presi con chiamata diretta dagli stessi organi politici. Consulenti “necessari” perché mancherebbero le professionalità interne. Difficile da credere. Le province complessivamente spendono per loro dal 200 ai 300 milioni di euro l’anno.
Nuove sedi e sedi doppie. Le province di Roma e Milano avranno a breve nuove (e costosissime) sedi. Se Milano spenderà circa 43 milioni di euro, Zingaretti e i suoi successori si doteranno di una super-sede dal costo di 263 milioni. In tempi di crisi era una spesa da evitare o quantomeno da rinviare. Poi ci sono anche le province doppie o triple che hanno doppie o triple sedi. Per non scontentare nessuno. È il caso di alcune nuove province sarde, oltre alla mitica BAT (Barletta, Andria e Trani). Eliminare i doppioni, secondo alcuni analisti, potrebbe far risparmiare almeno 5 milioni di euro.
Uffici stampa e vanità. Le province spendono tantissimo in comunicazione istituzionale ed eventi. Quella di Carbonia-Iglesias in Sardegna spende, come ricorda il Giornale, ben 100mila euro in uffici stampa, convegni e patrocini. Tanto perché la piccola provincia ospita 130mila abitanti. Ci sono poi anche altre province che hanno istituito addirittura anche web-tv e sponsorizzano regolarmente eventi e convegni. L’importante per i presidenti è riuscire a spuntare una piccola comparsata in televisione.
Gli stipendi dei politici provinciali. Farsi eleggere in provincia conviene. Fare il presidente frutta ben 11 mila euro lordi al mese. Ma anche gli assessori e i consiglieri non se la passano male: rispettivamente 5.500 e 3.800 euro lordi. Complessivamente le province spendono 113 milioni di euro l’anno per pagare gli stipendi degli eletti, ai quali vanno aggiunti altri 300 milioni per il funzionamento complessivo della macchina (soldi a gruppi consiliari ecc.). Con qualche taglio si potrebbero risparmiare tra i 100 e i 200 milioni di euro. Insomma, basterebbe poco per continuare a garantire il riscaldamento alle scuole. Ma guai a toccare i privilegi e gli sprechi. Quelli mai.
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Dopo questa ennesima provocazione se davvero si azzardano a fare una cosa del genere dobbiamo TUTTI prelevarli dalle varie provincie vicino le nostre case e menarli di santa ragione…Non è più sopportabile una cosa del genere……
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Se si azzardano a toccare il riscaldamento nelle scuole ……………..scendiamo tutti in piazza andiamo a prelevare tutti i genitori casa x casa adesso e’ troppo BASTA
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